100% Made in Italy. Incontro di riflessione, confronto e proposta per rilanciare il settore moda

madeinitalySabato 8 marzo alle ore 10,00, presso la Provincia di Isernia (sala gialla), si terrà un’incontro sul tema “100% Made in Italy – Un nuovo percorso di sviluppo per il sistema moda che valorizzi i territori e le competenze manifatturiere” promosso dall’associazione EURIDIT in collaborazione con la Provincia di Isernia (Centro per l’impiego – Politiche Attive del Lavoro). La scelta, non casuale, della data dell’incontro sottolinea la significativa presenza femminile nel sistema moda che, nel segmento relativo all’abbigliamento, raggiunge il 70%. La chiusura delle aziende del settore quindi penalizza, in primo luogo, proprio l’occupazione femminile.

L’incontro inoltre pone al centro dell’attenzione il tema del “rilancio del sistema manifatturiero” che rappresenta, nell’attuale dibattito politico ed economico in Italia e in Europa, il principale obiettivo di politica industriale. L’Italia negli ultimi 5 anni ha registrato un costante calo della produzione manifatturiera (-25% negli ultimi 5 anni) che ha spinto lo SVIMEZ, nel suo ultimo rapporto, ad evocare il “rischio desertificazione industriale”. Il nuovo percorso di sviluppo del sistema moda, che verrà illustrato nell’incontro, nasce proprio con il preciso scopo di valorizzare il nostro sistema manifatturiero moda attraverso un nuovo modello organizzativo di filiera caratterizzato da un’organica forma di cooperazione (rete) tra le aziende produttrici e tra il sistema produttivo ed il sistema distributivo/commerciale. Il Sannio, culla di importanti esperienze imprenditoriali nel settore moda, può rappresentare il “territorio” nel quale sviluppare questo progetto “pilota” teso a rilanciare un settore che ha rappresentato un importante fattore di crescita economica ed occupazionale per l’area in oggetto. Nel Sannio operano diversi “distretti/sistemi produttivi moda” che fondono “elementi comuni” (Isernia – S. Marco dei Cavoti per ciò che concerne la specializzazione produttiva) con “elementi complementari” (S.Agata de’ Goti nel quale si registra la forte e storica lavorazione dei tessuti). All’interno degli stessi “elementi comuni” si registrano percorsi diversi e, per alcuni aspetti complementari, per ciò che concerne il rapporto delle imprese operanti nel “distretto” con il mercato (vedi ricerca CCIAA di Benevento sul distretto di S. Marco dei Cavoti). Per questi motivi il progetto, nel promuovere le aggregazioni di imprese (rete), tende a favorire la creazione di “reti tra territori” attraverso i quali definire, in una logica di “best practices”, modelli di intervento che, arricchiti dal contributo delle diverse esperienze distrettuali maturate, sappiano caratterizzarsi per la innovatività e la trasferibilità in altri contesti territoriali.

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