Pasquale Guarracino (UilTuCS): Io sciopero anche perchè….in Molise così non va

Dello sciopero generale del prossimo 12 dicembre, indetto da CGIL e UIL, condivido ogni contenuto: ne condivido anche le modalità, perchè ritengo che ogni spicchio d’Italia debba scendere nella propria piazza ed urlare “COSi’ NON VA!”. Le motivazioni di questo sciopero generale sono tante e tutte ugualmente importanti: job acts, politiche economiche fallimentari, evasione, articolo 18 e così via e, come se non bastasse, anche negli ultimi giorni, il Premier orgogliosamente afferma: “io con i sindacati non parlo”, come se ciò rappresentasse motivo di vanto.  Bisogna risistemare alcuni concetti cardine sul rapporto tra parte datoriale, politica e mondo rappresentativo. Il Sindacato è la voce dei lavoratori, nient’altro. E il nostro caro Renzi quella voce non vuole sentirla, in special modo quando con un colpo di penna cancella il diritto al lavoro conquistato dopo anni di lotte, introducendo misure che faranno aumentare ancor di più la disoccupazione più alta che si ricordi negli ultimi 40 anni. Del resto, io sciopero anche perchè … IN MOLISE COSI’ NON VA.
Il Presidente Frattura, in più di una occasione, nei tavoli istituzionali, mi ha definito “filosofo”: io non so se la mia sia o meno filosofia, ma io credo profondamente in alcune cose. Io sciopero perchè il settore della vigilanza è in crisi, e perchè il buon Presidente Frattura, insieme all’ottimo Assessore Petraroia, più volte hanno glissato sulle nostre richieste di incontro, con l’unica conseguenza che i lavoratori del settore ancora non vedono risolvere né le loro problematiche sugli stipendi, né quelle sui TFR, né quelle sulle condizioni di lavoro, nonostante, nell’unico incontro svoltosi, sia stato il Presidente stesso a fare una proposta, condivisa con i sindacati che hanno partecipato a quella riunione,.
Io sciopero perchè i lavoratori di Esattorie sono ancora in attesa di una soluzione concreta al loro problema occupazionale ed è trascorso un anno dal pubblico proclama della nascita di “Molise Entrate s.p.a.”, senza che nessuna società venisse né costituita, né incaricata ed anche in questo caso il Presidente Frattura aveva fornito garanzie sul mantenimento dei posti di lavoro.
Io sciopero perchè i precari della Molise Dati, eterni ragazzi cinquantenni, faranno Natale fuori ai cancelli della Società e non dentro, come dovrebbe essere e come era stato loro garantito, mentre la dirigenza della Molise Dati banchetterà a caviale e champagne, al suon di migliaia e migliaia di euro all’anno.
Io scioperò perchè l’Autogrill di Termoli chiuderà ed i miei appelli all’Assessore Petraroia sono, alla data di oggi, caduti nel vuoto.
Io sciopero perchè i lavoratori delle Cooperative della Biblioteca Albino sono nella stessa situazione di precarietà in cui si trovavano un anno fa, ma con l’orario di lavoro ridotto e la Regione non si decide a comunicare a chi affiderà il settore cultura e che fine farà una Biblioteca storica come la Albino ed anche in questo caso, la legge regionale sulla cultura era pronta, era ai ritocchi finali, doveva essere solo approvata, invece, né di questa, né del Consigliere Ioffredi, si ha traccia.
Io sciopero perch・per i dipendenti di Korai, a distanza ormai di anni, nonostante le rassicurazioni, nonostante gli impegni presi, nonostante la soluzione a portata di mano, nulla ・stato fatto, i lavoratori continuano a non percepire lo stipendio e, peggio ancora, un’azienda in house al 100% della Regione Molise, che nei suoi scopi societari, ha come prioritaria la tutela e la valorizzazione dei settori turismo ed ambiente, resta senza commesse.
Io sciopero perchè la Regione Molise ritarda OLTREMODO i pagamenti ai fornitori dei servizi, ed in particolare pulizie e vigilanza, e ciò si ripercuote, come sempre, sui lavoratori, che percepiscono a distanza di molto tempo dalla maturazione i propri stipendi.
Io sciopero perchè siano ascoltati i lavoratori della mensa ospedaliera, che da mesi lamentano comportamenti discriminatori da parte dell’azienda, che unilateralmente riduce loro l’orario di lavoro, scalando le ferie del 2015 e nessuno, né la ASREM, né la Regione Molise, ha ritenuto di doverli sentire e sostenere, dando ancora una volta la possibilità ad un’azienda non molisana, di venire in Molise e di dettare legge nel nostro territorio.
Io sciopero perchè la politica molisana ha concordato più volte con noi sul fatto che la legge regionale del commercio facesse acqua da tutte le parti, ma, come al solito, la legge non è stata modificata ed il settore commercio è ormai ridotto all’osso, non si fa niente di concreto per le piccole e medie imprese, ma l’unico aspetto che pare interessare alla politica molisana è garantire il numero massimo di aperture festive e domenicali alla grande distribuzione, a discapito dell’unica cosa che ci resta: il senso della famiglia.
Io sciopero perchè, nonostante sia stata chiesta più volte, il Molise non ha alcuna azione programmatica in materia di turismo e, nonostante il Molise si dichiari regione a vocazione turistica, del delegato al turismo, il Consigliere Di Nunzio, non c’è traccia.
Io sciopero perchè vorrei davvero vedere solo e soltanto che il Consiglio Regionale ed i Consigli comunali di ogni città e paese molisano si soffermino, in maniera monotematica, sull’unica vera emergenza: il lavoro.
Io sciopero perchè, dopo un evento eccezionale come quello della venuta di Sua Santità in Molise, che davvero sembrava aver risvegliato le coscienze, tutti parlavano di dignità del lavoro, ma, a distanza di qualche mese, e lo vorrei dire a Papa Francesco, nemmeno una vertenza, che riporta dignità ai lavoratori ed al mondo del lavoro, è stata risolta.
Io sciopero perchè in Molise Frattura è come Renzi e COSI’ NON VA!

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