Oncologia del Cardarelli di Campobasso non va chiusa, appello di Tecla Boccardo

Nei giorni scorsi, per questioni strettamente personali, mi sono recata presso il reparto Oncologia del Cardarelli di Campobasso. Ho fatto visita ad una persona amica, ho incrociato qualche malato ed ho parlato con il personale del reparto, direttamente impegnato nelle cure. Ho sentito sul cuore il vivere quotidiano di molti pazienti, sia di lotta che di resa, ma ho colto indistintamente in loro la fiducia verso i professionisti della salute. Ho verificato di persona la sensibilità degli operatori sanitari, degli infermieri, degli ausiliari, dei medici e dei volontari che lì operano con dedizione.

Si è trattato di una ulteriore conferma delle prerogative di quel reparto, che mi portano ad affermare con convinzione che per la particolarità delle patologie trattate e per l’equilibrio che oggi c’è tra malattia ed esigenza di cura, fra sofferenza ed interventi per alleviarla, per garantire quel clima di fiducia e quasi di familiarità e confidenza reciproca che si instaura tra malato e operatori, per la delicatezza della situazione: IL REPARTO DI ONCOLOGIA AL CARDARELLI NON VA CHIUSO!

E su questa tipicità della sanità molisana, occorre praticare una scelta che non si ispiri solo sul risparmio economico con tagli lineari ma, semmai, di rimodulazione accorta del servizio, di razionalizzazione di strutture e interventi, di superamento delle inefficienze e soprattutto di eliminazione degli sprechi, evitando la chiusura di un reparto come quello di Oncologia del Cardarelli.

Proprio qui, proprio a favore di questi nostri concittadini e delle loro famiglie, va mostrata grande sensibilità di amministratori pubblici e della classe dirigente politica, nei confronti della sofferenza, garantendo ai pazienti la possibilità di continuare il loro percorso terapeutico e di cura, presso quella struttura, traendo sollievo da quei lavoratori sensibili, oltre che notevolmente capaci.

Sono consapevole che si tratta solo di una parte dei diversi problemi della nostra sanità e che questa è una delle tante peculiarità esistenti nel nostro sistema. Ma proprio per la sua particolare natura, personalmente e sindacalmente, ho intenzione di battermi fino in fondo per la sua salvaguardia.

Il mio appello alla struttura Commissariale, dunque, è semplice e chiaro: trattiamo con adeguata delicatezza e con il necessario pragmatismo un reparto di particolare impatto e ad alta sensibilità.

Commenti Facebook