Nuovo allarme bomba in Puglia, biglietto davanti a ingresso scuola Andria

(Adnkronos) – In una scuola secondaria di primo grado di Andria oggi gli studenti non sono entrati nell'istituto per un allarme bomba scattato dopo il ritrovamento di un biglietto davanti all'ingresso che preannunciava la presenza di un ordigno. Si è preferita la scelta prudente di evitare l'ingresso in attesa delle verifiche del caso.  Le verifiche eseguite dagli artificieri e dai cinofili anti-esplosivo della questura di Bari nella scuola Vittorio Emanuele su un muro in via Genova hanno poi dato esito negativo. Tutte le operazioni di cinturazione e bonifica sono state svolte con l'ausilio del reparto prevenzione crimine di Bari. Sul posto anche le volanti della polizia e la Digos di Andria che si occupa delle indagini. Sul biglietto lasciato davanti alla scuola – scritto a mano su foglio di quaderno a righe, con alcuni errori, e attaccato con scotch da pacchi – era scritto: ''A Trani ci avete scoperto così abbiamo cambiato obbiettivo, se ci tenete alla pelle vostra e dei ragazzi controllate bene perché è bene nascosta!!!Siete degli insetti. In nome di Halla''. Gli investigatori non escludono nessuna ipotesi ma il fatto che il messaggio sia sgrammaticato, che il nome Allah sia scritto in modo scorretto e il riferimento allo slogan della campagna di Netflix 'Siete insetti' portano a pensare che si tratti di un gesto emulativo. L'altroieri per alcuni biglietti e una borsa fatti ritrovare in due stazioni, che preannunciavano ordigni biologici nelle stesse stazioni e nelle scuole, è stata interrotta per diverse ore la linea ferroviaria e sono stati evacuati alcuni istituti scolastici specie a Trani.  ‘’Se si tratti di una bravata o di uno spirito di emulazione lo si scoprirà a breve. Siamo fiduciosi sul lavoro immediato e tempestivo che è stato posto in essere dalle nostre forze dell’ordine, quindi attendiamo le evoluzioni’’. Così la sindaca di Andria, Giovanna Bruno, per la quale è stata "un’altra sorpresa che getta nel panico e nello sconforto perché viviamo in una condizione di elevatissima tensione’’. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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