Mobilità/ DDL di modifica del codice della strada, l’ASAPS: “bene a metà”

da Asaps.it).

ASAPS, Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale commenta l’approvazione, in prima lettura alla Camera dei Deputati, del disegno di legge di modifica del codice della strada e di tutela della sicurezza stradale. Un provvedimento che dovrà passare ora all’esame del Senato della Repubblica, e nel caso siano modificati alcuni articoli, dovrà poi ritornare nuovamente alla Camera, con la possibilità che si arrivi all’estate per l’approvazione definitiva.

“ASAPS, che ha partecipato alle audizioni in Commissione Trasporti dando un importante contributo alla stesura  alcuni articoli del disegno di legge, apprezza l’inasprimento delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza, l’introduzione dell’alcolock per i recidivi, la semplificazione negli accertamenti per la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, gli obblighi di assicurazione, targhino e assicurazione per i monopattini, la novità finalmente della sospensione della patente alla prima violazione per l’uso del cellulare alla guida e  con gli smartphone, il vero “virus” stradale di questi anni, causa di migliaia di sinistri stradali anche gravi – afferma Giordano Biserni, Presidente ASAPS. Riteniamo invece che non sia stata data la giusta attenzione all’altra importante causa di incidente, come la velocità, perché è stata prevista un norma che va ad “annacquare” anche uno dei più efficaci strumenti contro l’alta velocità come il sistema “tutor”. Viene infatti introdotto un “liberi tutti” nell’ora successiva la prima violazione per eccesso di velocità, una sorta di “jolly” che porterà a far pagare solo una multa maggiorata di un terzo, rispetto a tutte le violazioni comminate nell’ora successiva nel percorso autrostradale. Non si trova poi un reale superamento della questione legata agli autovelox, con la mancata equiparazione tra omologazione ed approvazione, oltre al decreto in arrivo che – è noto – ridurrà e di molto la possibilità di installare le postazioni fisse dove veramente necessario. In tema di tutela dei ciclisti si poteva certamente aumentarne la sicurezza, con un primo timido passo per l’introduzione della distanza di sicurezza laterale di 1,5 metri  da parte dei veicoli a motore in funzione della velocità reciproca e dell’ingombro del veicolo a motore, per tener conto della ridotta stabilità dei velocipedi, ma solo ove le condizioni della strada lo consentano. Maglie larghe nelle città per gli ingressi in zone a traffico limitato, con una sola sanzione  nelle 24 ore, e per la gestione delle aree di sosta, con rischi di aumento degli incidenti nei centri storici dove aumenterà il traffico. ASAPS è poi critica verso l’ulteriore novità della minisospensione della patente per una lunga serie di violazioni, destinata però solo per chi possiede meno di 20 punti, 818.000 conducenti su 34 milioni di utenti, poteva invece essere  un segnale forte a tutti i patentati. Così rischia di essere di impatto molto limitato per l’insicurezza stradale. Ci aspettiamo ora che in Senato siano migliorate le norme appena approvate e che i tempi per l’entrata in vigore si riducano, perché la primavera è arrivata e con essa un aumento di incidenti e morti sulle strade, in modo particolare degli utenti vulnerabili come pedoni e ciclisti”– conclude Biserni.

Commenti Facebook