Mancata autorizzazione allo Slalom di Cercemaggiore: De Matteis risponde all’Aci

In merito alla questione relativa alla mancata autorizzazione da parte della Provincia di Campobasso, per la disputa dello slalom di Cercemaggiore, in programma ieri, il presidente della Provincia Rosario De Matteis, sentito il personale dell’ente, replica al comunicato diramato dall’Aci e diffuso da alcuni organi di informazione. “La Provincia di Campobasso è proprietaria del patrimonio stradale più importante della Regione: ben 1500km di strade che, a causa dei tagli indiscriminati di risorse economiche, umane e strumentali degli ultimi anni, presentano gravi carenze manutentive. Lo stato della Termini – Convento, su cui doveva svolgersi la competizione, non è diverso: la strada, oltre ad essere più stretta delle altre, presenta altre carenze strutturali, quali ostacoli e fabbricati molto vicini alla carreggiata, scarpate non protette da barriere stradali, un muro di sostegno a rischio di crollo. Per questi motivi la strada è percorribile con un limite di velocità molto ridotto, di 50km/h, molto minore della velocità media della competizione, di 80km/h. Le suddette carenze sono state rilevate e segnalate dai tecnici della Provincia ben prima della richiesta di autorizzazione allo svolgimento della gara, per la quale sarebbe stato necessario certificare l’idoneità tecnica del tracciato. I dispositivi e gli approntamenti che l’organizzazione si era impegnata ad impiantare come new jersey di plastica e pneumatici legati tra loro, certo non potevano sostituire le barriere metalliche assenti e garantire la sicurezza dei piloti e dei terzi. La stessa normativa  – continua il presidente – invocata dall’ACI, Circolare 68/’62, prescrive i requisiti delle strade su cui possono svolgersi le competizioni sportive motoristiche, requisiti non presenti sul tratto in questione (art. 2, art. 4). Sorprende che sia proprio l’ACI, che impronta la propria attività alla sicurezza stradale, da sempre schierata al fianco della Provincia in tutte le iniziative comuni e condivise sul tema (vedi giornate dell’educazione stradale per gli alunni delle classi elementari), a stigmatizzare la legittima posizione della Provincia. Sconcerta che la mancata autorizzazione ad una pur importante manifestazione sportiva abbia un rilievo mediatico superiore a quello dello stato delle strade provinciali e dei pericoli per le migliaia di utenti che quotidianamente le percorrono”.

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