Fino a maggio 2013 l’attività di gestione delle tasse automobilistiche è stata svolta in Molise, per conto della Regione, da una società privata: Esattorie Spa. Per le problematiche che sono intervenute nella gestione dei servizi relativi alle tasse auto e ad altri tributi, la Regione e alcuni Comuni hanno sospeso i loro rapporti contrattuali con Esattorie spa. Pertanto dal mese di maggio 2013, Esattorie non ha più svolto né l’attività di riscossione, né quella di assistenza e consulenza all’utenza.
Sono stati avviati una serie di incontri e colloqui tra la Regione Molise e l’ACI, ente pubblico non economico senza scopo di lucro, che già svolge l’attività di gestione delle tasse auto in numerose Regioni d’Italia. L’ACI si è reso immediatamente disponibile a collaborare con la Regione per affrontare e risolvere le problematiche relative alla tassa auto in Molise, ben consapevole dell’enorme difficoltà di subentrare ad una gestione in corso d’opera e in una situazione di rapporti con la precedente società, che la stessa Regione definiva a dir poco complessi.
Dopo i numerosi incontri e valutazioni tecniche ed economiche, la Regione ha approvato, lo scorso 29 ottobre, una legge regionale che ha previsto la possibilità di affidare all’esterno l’attività di gestione delle tasse auto.
Successivamente e, più precisamente il 10 novembre 2013, la Giunta Regionale ha approvato il testo della Convenzione di affidamento all’ACI dell’attività di gestione delle tasse auto, che poi è stata materialmente sottoscritta tra le parti nei giorni successivi.
Come è ben evidente i tempi – per le strutture tecniche dell’ACI e della Regione – sono stati strettissimi per mettere in piedi tutta la macchina organizzativa e per consentire alla Regione stessa di non incorrere nei termini di prescrizione degli accertamenti relativi agli anni 2008, 2009 e 2010 e di conseguenza garantire il gettito previsto nelle casse regionali e quindi della collettività molisana. In pochi giorni si sono dovuti incrociare i dati dell’archivio regionale, assai carente in quanto non alimentato costantemente con le precedenti esazioni ed esenzioni, l’archivio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che è quello che fa fede come riferimento formale, nonché i dati che era possibile desumere dal PRA e dalla Motorizzazione.Nonostante la assoluta ristrettezza dei tempi, l’ACI ha provveduto a predisporre un nuovo archivio informatico, che rappresentava la sintesi e l’incrocio di tutti i dati contenuti negli archivi sopra descritti, ed ha postalizzato, il 31 dicembre 2013, e quindi entro i termini previsti per evitare la prescrizione, tutti gli avvisi di accertamento predisposti e relativi ai mancati o errati versamenti riferiti all’anno 2010 ed ha provveduto a postalizzare gli avvisi relativi agli anni 2008 e 2009 precedentemente notificati ai fini dell’interruzione dei termini di prescrizione, ma a cui non era stato dato il seguito necessario per il recupero delle somme dovute dai contribuenti.
Chi, in questi giorni, insinua il dubbio che le notifiche siano irregolari, e invita gli automobilisti a non pagare o a non regolarizzare gli avvisi di accertamento, dovrà anche poi assumersi, nei confronti degli stessi cittadini, l’onere e la responsabilità delle successive cartelle esattoriali ingiuntive che perverranno a quegli stessi contribuenti che non avranno regolarizzato la propria posizione e ai quali sarà richiesto il pagamento supplementare di ulteriori sanzioni, interessi e costi di notifica. Un lavoro immane quello che si sta gestendo in questi giorni da parte dell’ACI e della Regione, che avrebbe richiesto, in condizioni normali e al fine di garantire la certezza nella qualità dei dati, mediamente circa otto mesi di lavoro, con un’accurata bonifica dei dati e degli archivi, e con partenze degli avvisi scaglionate nel tempo.
In tal senso l’ACI, oltre a dedicare un’apposita struttura centrale amministrativa ed informatica, ha immediatamente predisposto una task force locale -altamente qualificata e formata- di personale degli Uffici Provinciali, degli Automobile Club e delle delegazioni presenti sul territorio molisano: 10 punti di servizio per la riscossione e l’assistenza ai contribuenti, per un totale di oltre trenta persone a disposizione degli utenti, un call center (tel. 199.728.181) a cui far riferimento per qualsiasi problematica, e una serie di ulteriori accessi ai quali inviare le proprie memorie difensive, ossia i semplici moduli già predisposti da compilare per spiegare le proprie ragioni. Sono state così attivate due caselle di posta elettronica, una ordinaria: contenzioso@molise.aci.it ed una certificata: contenzioso@pec.molise.aci.it. E’ stato inoltre attivato un apposito conto corrente bancario per poter effettuare, senza file, i bonifici bancari per sanare la propria posizione debitoria.
Inoltre, al fine di favorire la riscossione ordinaria dei bolli, che nel mese di gennaio ha la sua punta massima, l’ACI ha anche attivato Bollonet, che consente il pagamento via internet con carta di credito ed ha attivato la possibilità di pagare attraverso gli sportelli Bancomat convenzionati. Tutte novità di quest’anno che sono state predisposte proprio per semplificare la vita ai cittadini in un momento che certamente è di forte disagio, proprio perché ACI – prima ancora di essere un ente di riscossione o di assistenza bolli- è l’Associazione degli automobilisti e quindi cerca sempre di facilitare il più possibile la vita e gli adempimenti degli automobilisti e degli utenti più in generale.
L’ACI, ha infatti predisposto anche un ulteriore servizio dedicato ai propri Soci, per il rinnovo automatico della tassa automobilistica con addebito diretto sul conto corrente del Socio, che consente, ancora una volta, semplificazione – in quanto non si corre il rischio di dimenticare le scadenze e fa saltare la fila agli sportelli, consente la correttezza e garanzia dell’esatto pagamento, e quindi la certezza che successivamente non potrà arrivare un avviso di accertamento per omissioni o errori di pagamento.
Anche successivamente alla postalizzazione degli avvisi, l’ACI, di concerto con la Regione, ha continuato, e sta ulteriormente continuando, nell’attività di bonifica dei dati ed ha già provveduto ad annullare d’ufficio numerosi avvisi di accertamento per i contribuenti che avevano diritto all’esenzione per eco-incentivi e per storicità dei veicoli. A questi cittadini è già stata inviata una apposita comunicazione dell’avvenuto annullamento dell’avviso. Il controllo e la bonifica degli archivi continuerà, anche tenendo conto che, man mano che i contribuenti presenteranno le proprie osservazioni, l’ACI non solo sta provvedendo all’annullamento degli avvisi di accertamento irregolari, ma sta anche provvedendo ad aggiornare gli archivi tributari, per evitare che i contribuenti possano ricevere in futuro avvisi per le stesse motivazioni di oggi.
L’ACI ha ereditato anche centinaia di richieste di rimborso e richieste di esenzione per disabilità, per storicità e per vendita a concessionari o rivenditori di auto, precedentemente presentate dai contribuenti e non ancora evase. Anche su questo fronte si sta lavorando al fine di poter rimborsare ai cittadini quanto loro spettante. Analogo discorso è riferito agli utenti del cosiddetto “cratere”, ossia tutti gli automobilisti interessati dal terremoto dell’area di san Giuliano del Sannio, per i quali l’ACI sta predisponendo l’esame delle documentazioni al fine di poter procedere, anche nei loro confronti, al rimborso alle somme spettanti. Tutto questo, deve essere sottolineato, con uno spirito di abnegazione e sacrificio di tutto il personale degli Uffici e Delegazioni dell’ACI e della Regione Molise, che sta lavorando ben oltre il normale orario, con ritmi assolutamente frenetici e sta collaborando alacremente per ridurre il più possibile i disagi per i cittadini.
Non si può dimenticare, infine che tutta questa operazione porterà nelle casse della Regione Molise diversi milioni di euro per il recupero di tasse evase e, soprattutto, consentirà alla Regione Molise e quindi alla intera collettività molisana, di risparmiare oltre un milione di euro l’anno che, per i quattro anni della Convenzione, significa un risparmio di circa cinque milioni di euro. Tanta è infatti la differenza tra ciò che la Regione spendeva precedentemente e quanto spende oggi con la gestione ACI delle tasse automobilistiche.