Inquinamento e controlli, Cotugno scrive all’Arpa Molise

Gent.mo Dott. Manoni,
Le scrivo a seguito dell’importante convegno tenutosi in Pozzilli alcuni giorni fa in occasione delle III Giornate Molisane Salute e Ambiente dal titolo “Ambiente, salute ed economia: correlazioni”. Convegno fortemente voluto e organizzato dall’Onlus “Mamme per la salute e l’Ambiente di Venafro” che da anni si batte per il potenziamento dei controlli sul nostro territorio. Ebbene, dagli interventi degli autorevoli relatori invitati è emerso un quadro allarmante che induce alla massima cautela.
In particolare, molte delle preoccupazioni espresse in quella sede riguardano la presenza di agenti inquinati riconducibili all’attività di impianti ricadenti nel territorio della piana di Venafro, più precisamente nelle zone dei Nuclei industriali di Pozzilli e di Sesto Campano. Emissioni che si vanno ad aggiungere a quelle derivanti dagli scarichi di autoveicoli, mezzi pesanti in transito, caldaie, etc.

In pratica, dal convegno promosso dalle “Mamme per la Salute” è emersa la necessità di attivare sul nostro territorio nuovi e ulteriori controlli su singoli agenti inquinanti (come le polveri PM 2,5), utilizzando forme di monitoraggio diversificate (come, ad esempio, il biomonitoraggio) e combinando nuove metodologie di studio per il loro rilevamento che tengano conto del “mix” ad oggi presente in atmosfera.

La Regione Molise è da tempo attiva nel potenziamento delle politiche in materia di prevenzione e tutela della salute e dell’ambiente e, in particolare, ha impegnato di recente ingenti fondi per l’accrescimento e l’ammodernamento degli strumenti di rilevazione e ricerca ambientale con l’acquisto di un analizzatore di polveri sottili PM 2,5.

In quest’ottica, nell’interesse specifico delle popolazioni residenti nei territori che compongono la piana di Venafro, mi preme osservare ai fini dei procedimenti di valutazione in corso (AIA), quanto segue:

1)    che – al fine di incrementare i controlli ambientali nelle aree in oggetto – si disponga in sede di valutazione l’attivazione nei Comuni di Sesto Campano, Venafro e Pozzilli di centraline idonee al rilevamento delle polveri PM 2,5;

2)    che i dati raccolti con le dette centraline siano convogliati all’analizzatore di polveri PM 2,5 con periodicità mensile e resi noti dall’ARPA mediante il proprio sito istituzionale;
3)    che si attivi il biomonitoraggio della piana di Venafro mediante apicoltura avvalendosi dei progetti già in corso che vedono il coinvolgimento, tra gli altri, anche di codesta spett.le Agenzia;

4)    che si promuova un piano di ricerca – anche coordinando altri enti e/o istituzioni – per la definizione dei possibili ambiti di rischio derivanti dal cosiddetto “MIX di agenti inquinanti” ovvero dalla presenza di più agenti inquinanti che, sebben singolarmente considerati risultino nella norma, potrebbero ugualmente provocare danni gravi alla salute e all’ambiente.

Vincenzo Cotugno

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