In scadenza i contratti alla Protezione Civile.Cobas lancia l’ allarme

mluisacobasUn eventuale blocco porterà alla paralisi delle attività

Il 17 dicembre 2013 inizieranno  a scadere i contratti a tempo determinato dei lavoratori della Protezione Civile regionale. Il sindacato Cobas lancia il primo campanello d’allarme, Maria Luisa Di Bianco, rappresentante del sindacato  e Macchiarolo Filomena rappresentante della RSA denunciano l’assenza delle istituzioni in tale problematica, e la mancanza dell’istituzione di un tavolo tecnico regionale attraverso il quale poter pianificare la situazione occupazionale dei 218 vincitori del concorso stesso.

L’Agenzia di Protezione Civile è stata commissariata dopo l’uscita di Giuseppe Giarrusso, è stata nominata Presidente pro – tempore Alberta De Lisio, ma l’appello viene fatto al Governatore ed alla Giunta regionale. L’Agenza ha in forza 265 dipendenti che costano 7 milioni di euro all’anno, mentre i 218 tecnici hanno un costo di 4,9 milioni all’anno, inoltre la loro copertura finanizaria per i tre anni viene sancita dalla Legge regionale 12/2012. La stessa legge ha assegnato alla Giunta Regionale le competenze in ordine al reperimento ed all’assegnazione delle risorse del bilancio regionale, e quindi, alla programmazione e ripartizione dei fondi dedicati alle attività di Protezione Civile e ricostruzione post-sisma.
Avete lanciato un campanello d’allarme in anticipo. ” Abbiamo voluto anticipare il discorso – risponde Maria Luisa Di Bianco – non volevamo arrivare all’ultimo momento per affrontare un ennesimo problema, non ci sembra corretto, anche perchè il 17 dicembre è vicino. Abbiamo chiesto alle Istituzioni quale sarà la sorte dei lavoratori, che sono stati selezionati attraverso una selezione, come da articolo 16 legge 56, che regola l’entrata nelle Pubbliche Amministrazioni tramite una selezione pubblica, che dovrebbero sempre avvenire tramite il Collocamento. Anche perchè sono garantiti, requisiti di accesso, graduatorie, diritti. Le scadenze inizieranno a scaglioni, dal 17 dicembre fino a marzo del 2014″.
Quindi quale è l’appello che rivolgete alle istituzioni regionali? Il Governo – continua la Di Bianco –  ha dato gli indirizzi per la stabilizzazione dei precari, pertanto le graduatorie devono essere esaurite prima nei contratti a tempo determinato , a partire dal 2014 e fino al 2016, per poi poter avviare il percorso di stabilizzazione che viene indicato dalla legge. Vede come sempre il Molise è il fanalino di coda dell’Italia, chiediamo che questa volta si ponga maggiore attenzione a questa ma anche ad altre problematiche lavorative”.
Quindi oggi parliamo di precari a tempo determinato. “Esattamente, la legge dice che prima di essere stabilizzati bisogna prevenire da un contratto a tempo determinato. Presupposti, termini e diponibilità da parte nostra c’è, chiediamo di aprire un tavolo, prima che sia troppo tardi”.
Cosa succederà allora il 17 dicembre se non si interviene? A partire dalla data in cui scadranno i primi contratti di lavoro  degli addetti alle attività post-sisma- interviene Filomena Macchiarolo – si avrà un  blocco che  porterà,  come già successo nel 2012 con la chiusura della struttura Commissariale avvenuta il 30 aprile e fino alla prima contrattualizzazione dei vincitori del concorso, alla paralisi di tutte le attività inerenti la ricostruzione, ripercuotendosi su un tessuto sociale ed economico già fortemente provato e reso ancora più debole dal periodo di profonda crisi, risentita anche dalla nostra Regione. I lavoratori vanno tutelati, non esistono lavoratori di serie A e di serie B. Nonostante le richieste di confronto più volte avanzate al Governatore e al Consigliere Delegato non abbiamo avuto nessuna risposta. Ci auguriamo che entro tale data ci diano delle indicazioni in merito o quanto meno rispondano alle notre richieste”.
MDL

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