In mattinata bassa l’affluenza delle Primarie a Campobasso. A Di Pietro negato il voto.

foto 4Sono in corso di svolgimento le primarie per l’elezione del nuovo segretario del PD, in tutta Italia, come in Molise. Elezioni ampiamente anticipate da pungolamenti, battute e battutine, ma anche da vere e proprie bordate tra i due schieramenti concorrenti. In Regione l’uno vede il gruppo storico del Pd locale, con alle grandi manovre Ruta e Leva, assieme ai pilastri locali Petraroia, Battista, Scarabeo. Dall’altro i rottamatori molisani guidati da Frattura che è sceso in campo in prima persona, scatenando non poche polemiche, assieme all’antesignana renziana Micaela Fanelli, Maurizio Cacciavillani e Francesca Cosimi.

 

Una battaglia che, mentre sul nazionale secondo i sondaggi vedrebbe Renzi avanti e di parecchio, a livello locale ancora nasconderebbe qualche piccola sorpresa. Ma comunque, l’esito locale delle urne delle decine di presidi sparsi sul territorio si avrà già questa sera attorno alle 22, due ore dopo la chiusura dei seggi. Storia diversa per il nazionale che vedrà il risultato non prima di notte fonda. L’affluenza, attorno alle 12, nel capoluogo non era granché alta, forse anche perché diversi elettori si sono recati nel seggio sbagliato credendo di poter votare in uno qualunque dei gazebo, invece ognuno di essi può ospitare soltanto gli elettori di determinate sezioni. A Montenero di Bisaccia Antonio di Pietro si era recato al seggio per votare ma, come anticipato dal segretario organizzativo Antonio Battista, non gli è stato permesso. Avremmo voluto fornire qualche immagine più di circostanza, ma ci è stato vietato di varcare il tavolo del riconoscimento.  Alle elezioni, quelle vere, si può entrare nel seggio, nel rispetto della segretezza del voto e immortalare alcuni momenti. Al gazebo del Pd, invece, per le elezioni primarie, no. Comunque, premesso il piccolo disguido a rilento vanno avanti le votazioni con l’auspicio di tutti i componenti del Partito che si raggiunga un buon livello di partecipazione. Ma a parte il numero, in Italia come in Molise, l’augurio che si fanno tutti è vincere e basta.

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