Guardialfiera: contributo post sisma alla farmacia comunale, interviene la Procura della Corte dei Conti

Si tratta di una vicenda che, in esclusiva, aveva trattato questa testata. Nell’ambito dei fondi gestiti dal comune di Guardialfiera per la ricostruzione post terremoto avevamo segnalato, oltre a numerose altre anomalie che poi hanno portato al recente intervento della Procura e della Guardia di Finanza, anche la questione relativa ai sussidi in favore delle attività commerciali colpite dal sisma del 2002.

In particolare avevamo segnalato come il sussidio, inteso come sostegno al reddito dei piccoli imprenditori nell’immediatezza dell’evento sismico e in presenza di chiari danni all’attività, venisse a distanza di anni ancora erogato ad attività che comunque avevano regolarmente ripreso l’attività. Avevamo in particolare segnalato un caso, quello della farmacia presente nel comune di Guardialfiera che risultava dopo anni dall’evento sismico ancora tra i beneficiari del sussidio erogato dal comune. Ebbene tutte queste nostre segnalazioni, nonostante le proteste dei diretti interessati, erano fondate. Lo scopriamo leggendo la relazione del procuratore regionale della Corte dei conti, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile, il 14 marzo scorso. “Si segnala- si legge nella relazione- una citazione emessa nei confronti degli amministratori e dipendenti del comune di Guardialfiera che avevano erogato un contributo di Euro 28.500,00 a favore della farmacista comunale, violando le disposizioni impartite della Protezione Civile con l’art. 3 dell’ordinanza 3253 del 29 novembre 2002. Quest’ultima, infatti, in dipendenza del sisma verificatosi il 31 ottobre 2002, autorizzava i sindaci alla corresponsione dei suddetti contributi purchè fossero rispettate due condizioni: l’avvenuto sgombero dei locali ritenuti inagibili, la sospensione delle attività produttive. Tali condizioni, infatti, non si erano verificate con riferimento alla farmacia comunale”. Non per appuntarci una medaglia sul petto (non è il compito di chi informa, né l’obiettivo) ma solo per segnalare come l’informazione basata sui fatti e sulla trasparenza, quella che informamolise.com pratica da sempre, è il miglior modo per aumentare la qualità della vita pubblica e reprimere distorsioni e deviazioni da parte di chi amministra la collettività per conto dei cittadini.

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