Gli alunni delle aree interne non sono cittadini di serie B. L’Adoc se ne faccia una ragione

“Gli alunni delle aree interne non sono cittadini di serie B. L’Adoc se ne faccia una ragione (anche a costo di scontentare qualche politico)”. Dimensionamento scolastico, i Sindaci di Palata e Montecilfone: “Tutelato il diritto all’istruzione degli alunni che era stato compromesso da istanze politico-campanilistiche”. I Sindaci replicano anche all’intervento dell’Adoc: “Incredibile: parlano senza aver neppure letto il ricorso. Difendono i consumatori o i politici?” Dopo l’accoglimento della domanda cautelare da parte del Tar Molise sul piano di dimensionamento scolastico, intervengono i Sindaci dei Comuni ricorrenti, Palata e Montecilfone.

In un comunicato stampa congiunto, Berchicci e Pallotta esprimono soddisfazione per l’esito della fase cautelare e colgono anche l’occasione per rispondere all’Adoc, associazione dei consumatori che in mattinata ha diffuso una nota con cui si condannava la scelta dei Comuni di far valere i diritti della rispettive comunità scolastiche con il ricorso al Tar. “Siamo soddisfatti per l’esito della fase cautelare incidentale che ripristina il diritto degli alunni, e delle rispettive famiglie, di Palata e Montecilfone a poter godere pienamente del loro diritto all’istruzione costituzionalmente riconosciuto. I cittadini e gli alunni delle aree interne non sono cittadini di serie B. Tale diritto sarebbe infatti compromesso se venisse confermata la scelta, contenuta nel piano, di aggregarli ad un istituto costiero, quale quello di Petacciato, che è praticamente irraggiungibile per le condizioni delle arterie viarie e per l’assenza dei trasporti pubblici. Per far valere queste istanze è stato necessario ricorrere alla giustizia, perché la politica le ha del tutto ignorate, nonostante fossero state opportunamente rappresentate anche con emendamenti bipartisan poi respinti” – spiegano i Sindaci di Palata e Montecilfone. “In qualità di Sindaci, abbiamo esercitato un diritto – dovere, quale quello di rispondere e difendere i bisogni delle nostre comunità. Ci chiediamo, invece, chi difendano certe associazioni di consumatori, quali l’Adoc, che a giudicare dal contenuto del comunicato stampa diffuso in mattinata parla senza neppure aver letto il ricorso e dunque completamente a sproposito. E’ pertanto il caso di puntualizzare quanto segue: il nostro ricorso non blocca un bel niente, come sostiene strumentalmente l’Adoc. Volutamente, proprio al fine di non compromettere l’assetto complessivo del piano, il dimensionamento è stato impugnato esclusivamente nella parte in cui sopprimere senza alcuna motivazione l’Istituto di Palata e ne aggrega illegittimamente gli alunni a Petacciato. Quindi a rimetterci è forse qualche politico interessato a tutelare esigenze campanilistiche, ma non certo gli alunni, che traggono invece dal pronunciamento giurisdizionale una piena soddisfazione dei propri diritti. Tale istanza avrebbe dovuto essere recepita dagli organi politico-istituzionali, che invece l’hanno ignorata completamente. Ma per fortuna il Tar ha riconosciuto, per quanto in via cautelare, le ragioni degli alunni e delle rispettive famiglie. Le decisioni dei giudici si rispettano, con buona pace di qualche associazione che si abbandona a dichiarazioni campate in aria che esorbitano completamente dal proprio fine statutario, forse per compiacere qualche esponente politico.”

Il Sindaco di Palata
Michele Berchicci
Il Sindaco di Montecilfone
Franco Pallotta

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