Il 3 settembre del 1495, il re di Francia Carlo VIII di Valois valica le Alpi presso il passo del Monginevro alla testa di un potente esercito per rivendicare i suoi diritti dinastici sul Regno di Napoli, all’epoca sotto il dominio aragonese. L’Italia è divisa politicamente in tanti piccoli Stati e soprattutto troppo debole per resistere militarmente agli invasori d’Oltralpe. Il Re Cristianissimo, inoltre, porta nella nostra Penisola la guerra moderna fatta di saccheggi brutali, distruzioni spesso intimidatorie e violenze di ogni sorta contro militari e civili.
La discesa di Carlo VIII verso Napoli si trasforma ben presto in una vera e propria passeggiata. I vari signori italiani si precipitano ad aprirgli le porte delle proprie città. I borghi che intendono minimamente resistergli vengono rasi al suolo senza pietà. I loro abitanti barbaramente trucidati.
Il sovrano francese entra a Napoli tra il giubilo della popolazione il 22 febbraio del 1495. Il 31 marzo dello stesso anno, i vari Potentati italiani ed europei, spaventati dalla possibilità di ulteriori conquiste dei transalpini in Italia, stringono un’alleanza per ricacciarli oltre le Alpi. Carlo VIII è così costretto a rimettersi immediatamente in marcia per evitare di rimanere intrappolato nei territori appena conquistati. Tuttavia, lascia un discreto numero di truppe alla cui testa pone alcuni suoi fedelissimi. E’ il 20 maggio. Mentre il re francese è in viaggio verso casa, stavolta tra mille difficoltà, gli eserciti avversari aggrediscono le città e i presidi francesi del Regno di Napoli, abbandonati oramai a loro stessi. L’intera Italia meridionale si trasforma ben presto in un grande campo di battaglia tra la fazione filofrancese e quella filoaragonese.
E’ in queste circostanze che il 13 e il 16 ottobre del 1495, le comunità di Capracotta e Vastogirardi sottoscrivono due accordi militari con la città di Agnone per proteggere la propria esistenza e i propri beni dalle minacce in corso. Agnone, in quell’anno, è una città demaniale e, in quanto tale, dipende direttamente dalla Corona aragonese. Dunque, dispone di uomini, fanti e artiglierie per difendere se stessa e le altre del comprensorio.
L’Associazione “Amici di Capracotta” ha scoperto i due sconosciuti accordi militari in altrettante inedite pergamene del Fondo Antico dell’Archivio Storico del Comune di Agnone. Domenico Di Nucci, Francesco Di Rienzo, Claudio Iannone e Franco Valente le hanno studiate per circa un anno pubblicando nel volume intitolato “Gli accordi militari del 1495 di Agnone, Capracotta e Vastogirardi” i risultati delle loro ricerche con tutta una serie di approfondimenti sugli eventi di quel travagliato periodo storico e soprattutto sui numerosi personaggi citati nei due documenti, cioè i più eminenti cittadini dell’epoca delle tre attuali cittadine altomolisane.
I quattro autori hanno allargato il proprio lavoro anche alla storia di Agnone, Capracotta e Vastogirardi nel Quindicesimo secolo e alle tracce tuttora esistenti nei tre borghi di quei primi anni dell’Età Moderna.
La pubblicazione gode del patrocinio dei Comuni di Agnone, Capracotta e Vastogirardi e ha visto il coinvolgimento della Curia vescovile di Trivento.
Sarà presentata nel mese di agosto ad Agnone( 10 agosto), Capracotta e Vastogirardi all’interno dei programmi ufficiali comunali degli eventi estivi 2018 secondo il seguente calendario:
Martedì 14 agosto, ore 18.00, presso la chiesa di san Nicola al Castello a Vastogirardi
Giovedì 16 agosto, ore 18.00, in via Carfagna (davanti alla Chiesa Madre) a Capracotta
Chi non potesse essere presente alle tre presentazioni, può ricevere il volume contattando l’associazione “Amici di Capracotta” via mail (associazioneamicidicapracotta@gmail.com) o attraverso i suoi canali social (pagina e gruppo facebook e profilo twitter).
A Vastogirardi lipotrete trovare presso la Pro loco Vastogirardi