Fondo non autosufficienza, Monaco: L’assessore Petraroia chiarisca la situazione

“La vicenda della esclusione di alcuni pazienti dal Programma Attuativo per la non autosufficienza non mi convince per niente e voglio vederci chiaro” – è quanto afferma il consigliere regionale Filippo Monaco che ha appreso dagli organi di informazione l’avvio del ricorso da parte di cinque pazienti esclusi dal fondo di sussidio economico per la non autosufficienza.
“Vi sono persone affette da gravi disabilità che si ritrovano a non esser state ammesse al finanziamento e le ragioni addotte, se verificate e pertanto risultassero veritiere, mi lasciano sconcertato se non esterrefatto. Ho bisogno di capire quali siano stati i criteri reali dell’assegnazione dei finanziamenti e perché persone affette da disabilità quali il Parkinson o l’Alzheimer si ritrovino senza alcun sussidio. E’ per questo che ho interrogato direttamente l’Assessore alle Politiche Sociali proprio per sapere, oltre ai criteri con cui si è provveduto alla compilazione della graduatoria, se è vero che talune domande siano state escluse a priori – adducendo motivazioni diverse come la non corretta compilazione della domanda – semplicemente perché la copertura finanziaria non avrebbe permesso di soddisfare tutte le richieste.”
“Ho chiesto all’Assessore Petraroia anche che la struttura competente renda pubblici, ai pazienti e familiari che lo richiedono, le motivazioni della esclusione con relativa presa visione degli atti contenuti nella domanda così come inviati alla struttura competente, per ovviare al dubbio – così come riportato da fonti giornalistiche- che chi, per conto terzi, abbia inviato la domanda l’abbia fatto escludendo documenti e atti che il paziente avrebbe invece fornito”.

“Non è possibile che siano sempre i più deboli a pagare. Coloro che hanno più bisogno delle istituzioni al loro fianco non devono sentirsi emarginati ed esclusi dalla società, quando ci sono già le loro disabilità invalidanti a chiuderli in un mondo asociale. Io sono al loro fianco, e mi batterò perché i loro diritti vengano riconosciuti, in nome soprattutto della trasparenza e della onestà”.

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