Dissesto idrogeologico: Piano 2015 – 2020, 400 milioni di euro chiesti per il Molise

L’assessore regionale ai LL.PP. Pierpaolo Nagni ha partecipato ieri a Roma ad un’ importante riunione tra la Struttura di Missione e tutte le Regioni d’Italia utile a definire il piano 2015 – 2020 per il dissesto idrogeologico.
Un incontro nell’ambito del quale è emerso il quadro complessivo delle criticità presenti su tutto il territorio nazionale che ogni regione ha inserito nel programma del Ministero secondo la segnalazione di istituzioni di diverso ordine e grado tra Autorità di Bacino, Comuni e Consorzi di Bonifica.  15 miliardi, l’ammontare complessivo degli interventi richiesti – ha fatto sapere l’assessore – e compaiono tra questi, anche gli oltre 400 milioni di euro del Molise. Si tratta ovviamente di un’ istanza che potrà essere soddisfatta soltanto in parte – ha precisato – soltanto nella fase successiva, infatti, il sistema di controllo del Ministero, denominato RENDIS, individuerà, secondo criteri di cantierabilità, di rischio e di popolazione, le opere da finanziare.
Crediamo che la classificazione secondo i principi stabiliti sia positiva ma resta qualche dubbio rispetto al requisito di cantierabilità che potrebbe indurre a portare avanti progetti troppo datati e, probabilmente, non più corrispondenti alle reali priorità dei territori. Detto questo, entro il 15 dicembre p.v. ogni Regione potrà perfezionare le proprie richieste in vista della successiva convocazione della Struttura di Missione che stabilirà in maniera definitiva a quali interventi dare l’ok. Lo scopo principale della Struttura di Missione – ha ricordato Nagni – è quello di velocizzare il sistema e di dare immediato avvio ai lavori per il dissesto idrogeologico. In quest’ottica, al fine di snellire ulteriormente il quadro burocratico, si continuerà a procedere mantenendo la figura del Commissario Straordinario, ruolo che sarà ricoperto, per quanto ci riguarda, dal Presidente della Giunta Regionale Paolo Di Laura Frattura. Il Molise procede spedito rispetto agli adempimenti da portare avanti. Abbiamo infatti presentato per tempo un quadro completo e dettagliato delle tante criticità presenti sul nostro territorio. Ora – ha concluso – non ci resta che aspettare di conoscere il piano delle opere finanziabili che la Struttura di Missione stabilirà”.

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