Delegazione Israele al Cairo, colloqui su accordo per tregua e rilascio ostaggi

(Adnkronos) – Una delegazione israeliana dovrebbe atterrare oggi al Cairo per portare avanti i colloqui per una tregua temporanea e il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce il notiziario libanese Al-Akhbar. Citando fonti egiziane anonime, il rapporto afferma che la delegazione avrebbe con sé un elenco di prigionieri palestinesi che Israele rifiuta di rilasciare e chiederà di vedere un elenco di ostaggi che da includere nell'accordo. "Un alto funzionario ha detto che, nonostante le notizie secondo cui i negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri a Gaza riprenderanno domenica al Cairo, nessuna delegazione israeliana parteciperà a meno che Hamas non fornisca i nomi degli ostaggi ancora vivi", scrive Ynet News. Almeno 17 cittadini palestinesi sono morti e decine di persone sono rimaste ferite, alcune delle quali gravemente, in seguito a nuovi attacchi compiuti dall'esercito israeliano a Deir al Balah e Jabalia, nella Striscia di Gaza, nelle prime ore di stamattina. Lo ha riferito la Wafa. Secondo l'agenzia palestinese, gli aerei da guerra delle truppe israeliane hanno bombardato due case nella parte orientale di Deir al Balah, nel centro della Striscia, provocando la morte di 15 persone oltre a decine di feriti e dispersi, che le squadre della protezione civile continuano a cercare tra le macerie. L'esercito israeliano ha inoltre bombardato una casa dove si trovavano circa 70 persone nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, dove altre due persone sono morte. In Cisgiordania, anche un adolescente di 16 anni ha perso la vita nelle prime ore di stamattina a causa degli spari dei soldati israeliani in un villaggio a ovest di Ramallah. Un missile lanciato da un drone dell'esercito israeliano ha quindi colpito un'auto nel centro di Rafah, ferendone gravemente i cinque occupanti e diverse persone che camminavano nelle vicinanze. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che i feriti sono stati portati all'ospedale Abu Youssef al-Najjar di Rafah. L’esercito israeliano ha poi annunciato oggi la sospensione delle "attività militari" a Rafah, nel sud di Gaza, e a Deir Al-Balah, fino al 7 marzo per “scopi umanitari”, ha reso noto il portavoce delle Idf Avichay Adraee, precisando che la sospensione sarà tra le 10 e le 14.  Il valico di Rafah, al confine con Egitto, dove avviene la consegna della maggior parte degli aiuti a Gaza, sta lavorando a un ritmo ridotto, e il valico alternativo di Kerem Shalom in Israele viene bloccato dai manifestanti che chiedono il rilascio di ostaggi detenuti da Hamas. L'aeronautica israeliana ha distrutto inoltre dei lanciarazzi nella Striscia durante la notte dopo che erano stati sparati proiettili sulle città al confine, di Sderot, giovedì, e Zikim, ieri. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane.  L'Idf ha anche affermato che le truppe di terra hanno ucciso almeno 28 militanti e trovato armi ed equipaggiamento militare nelle battaglie contro Hamas nel centro di Gaza e nelle parti occidentali di Khan Younis. L'esercito israeliano ha affermato di aver utilizzato un nuovo tipo di arma, senza fornire ulteriori dettagli Il capo dell’Unione africana Moussa Faki Mahamat ha accusato Israele di “uccisione di massa di palestinesi” e ha sollecitato un’indagine internazionale dopo la strage di civili in fila per gli aiuti alimentari. "Il presidente della Commissione dell'Unione africana Moussa Faki Mahamat condanna fermamente l'attacco delle forze israeliane che ha ucciso e ferito più di 100 palestinesi in cerca di aiuti umanitari salvavita", ha affermato l'organizzazione su X. Sarebbero 115 i morti palestinesi che giovedì erano in attesa degli aiuti a Gaza, rende noto il ministero della Sanità della Striscia, dopo la notizia secondo cui altre tre persone sarebbero morte nella calca. I feriti sono circa 760. Almeno tre persone sono state uccise in un attacco mirato di droni israeliani contro un'auto che viaggiava vicino a Nakura, nel sud del Libano. Secondo i media in lingua araba, uno dei morti sarebbe un alto funzionario di Hezbollah.  Almeno 30.320 palestinesi sarebbero stati uccisi e 71.533 feriti negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che 92 persone sono stati uccise e 156 ferite nelle ultime 24 ore. In seguito alla notizia delle autorità della Striscia secondo cui un decimo bambino è morto per malnutrizione e disidratazione, le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme sulla disperata insicurezza e sull’incombente carestia nell’enclave. "I documenti ufficiali di ieri o di questa mattina riportano della presenza di un decimo bambino morto per fame ufficialmente registrato in un ospedale", ha detto il portavoce dell'Oms Christian Lindmeier, aggiungendo che "si tratta di una soglia." molto triste, ma purtroppo ci si può aspettare che le cifre non ufficiali siano più alte". La notizia è arrivata dopo che i media hanno riferito che durante la notte quattro bambini erano morti all'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, oltre che di altri sei giovani morti mercoledì nello stesso centro e all'ospedale Al Shifa, della città di Gaza.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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