Creare Futuro strizza l’occhio ad altri movimenti civici regionali, Basta con i soliti volti noti

Durante l’assemblea di ieri all’Hotel Europa d’Isernia, Creare Futuro ha riunito il direttivo del movimento. Diversi e importanti sono stati gli argomenti all’ordine del giorno di cui si è discusso alla tavola rotonda. All’oggetto il panorama politico regionale, la legge elettorale, il lavoro e l’occupazione e i piani programmatici futuri.

“Ci stiamo attrezzando per partecipare alle prossime competizioni elettorali regionali, allargando le nostre intese e collaborazioni con altri movimenti civici di Termoli e Campobasso, che su alcuni punti la pensano come noi. Riteniamo che più movimenti civici in campo regionale possano giocare le proprie carte da protagonisti, senza assoggettarsi a partiti e simboli che ormai sono scatole vuote e che di fatto non esistono più.
Bisogna far emergere volti nuovi all’interno del panorama politico: c’è la necessità di un rinnovamento della classe dirigente. Purtroppo, anche nel centrodestra, si sta delineando il farsi avanti dei soliti volti noti: i molisani sono stanchi di queste puntuali riproposizioni e ciò si evince chiaramente anche dagli ultimi sondaggi elettorali, che hanno ‘bocciato’ la riproposizione di Michele Iorio e dell’attuale governatore Paolo Frattura. I molisani sanno bene che non vogliono più essere rappresentati dalle stesse persone che li hanno fatti allontanare dalla politica.

Il presidente della Regione Molise sta facendo incontri sul territorio su una bozza di proposta di legge approvata da una maggioranza. A nostro parere, dato che la legge stabilisce le regole del gioco, andrebbe condivisa il più possibile dall’intero Consiglio regionale e non solo da una ristretta maggioranza. Anche perché, alla vigilia delle elezioni, c’è il fondato sospetto che il gruppo uscente si disegni un sistema che favorisca la propria rielezione. Qualsiasi legge elettorale deve prevedere un meccanismo di riequilibrio della rappresentanza della provincia d’Isernia in Consiglio. Condividiamo, inoltre, l’abolizione del listino perché trattasi di un’elezione indiretta di soggetti non rappresentativi.

Un altro argomento cruciale trattato durante l’incontro è stata l’ennesima beffa del governo regionale alla provincia d’Isernia in merito ai tirocini formativi. La nostra è una critica forte soprattutto perché non si può penalizzare un intero territorio, con 196 soggetti ammessi in provincia di Campobasso (nel giro di appena 8 minuti) e 0 in provincia d’Isernia.

L’isolamento del territorio pentro è ormai sotto gli occhi di tutti: vogliamo ridare dignità ad una provincia che lo merita. C’è il tempo per organizzare una compagine regionale che dia non solo sfogo alla protesta, ma che fornisca anche i contenuti per un programma serio di rilancio.

Durante la riunione e non solo, sono stati tanti i consensi e gli innesti, che abbiamo accolto con orgoglio, di singoli cittadini, amministratori locali e provinciali, professionisti, imprenditori, che proprio nei movimenti civici vedono un’opportunità di portare al governo regionale persone serie, oneste e preparate per poter finalmente cambiare rotta e viaggiare verso lo sviluppo. Le liste civiche hanno una forza in più che viene dal basso, direttamente dalla gente, che aggrega e coinvolge le persone più facilmente.

Se scendiamo in campo lo facciamo seriamente. Lo facciamo per risolvere in maniera concreta i problemi della società. Lo facciamo per risolvere la minaccia dello spopolamento, per dare uno stop alla disoccupazione, per alimentare il turismo, per risollevare la sanità, per potenziare i settori dell’agricoltura e dell’artigianato, facendone una risorsa importante per l’economia regionale.

Diciamo basta alle solite lobby, ai soliti personaggi, che si attivano soltanto in campagna elettorale. Siamo per un’inversione di marcia totale, non cambiando solo le guarnizioni, ma l’intera auto che sta portando al progressivo declino del territorio”.

 

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