“Banca della Terra del Molise”, approvato il Regolamento

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’Assessore alle Politiche Agricole Vittorino Facciolla, il regolamento che contiene le modalità di gestione e funzionamento della “Banca della Terra del Molise”. “Istituita con legge regionale 5 novembre 2014, n. 16 – dichiara l’Assessore Facciolla – la “Banca della Terra” rappresenta in primo luogo una concreta opportunità di lavoro per quanti intendano dedicarsi all’imprenditoria agricola.

Tale strumento, infatti, si propone di recuperare terreni incolti o abbandonati di proprietà pubblica o privata, per assegnarli prioritariamente ai giovani agricoltori. L’obiettivo è quello di promuovere la crescita occupazionale nel settore, favorendo, nel contempo, il ricambio generazionale in agricoltura. Il Regolamento – spiega l’Assessore Facciolla – prevede, infatti, che abbiano la priorità i giovani con meno di 40 anni che non hanno la qualifica di imprenditore alla data della richiesta, ma che si impegnino a conseguirla nei sei mesi successivi all’assegnazione del terreno; i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali associati (IAP) che non hanno compiuto quarant’anni alla data di presentazione della domanda di assegnazione; le imprese cooperative, dando priorità a quelle con l’età media dei soci più bassa. La gestione dei terreni – continua l’Assessore Facciolla – sarà affidata all’Arsiam, che provvederà al rilascio delle autorizzazioni e concessioni di beni di sua proprietà o affidati in gestione da Enti e soggetti inseriti nella Banca della Terra. Una volta completata l’operazione di censimento e inserimento dei terreni nella Banca, gli interessati potranno fare richiesta di assegnazione all’Arsiam, inoltrando uno specifico piano di sviluppo, contenente la descrizione del lotto, gli obiettivi produttivi, un cronoprogramma dei lavori previsti. Al proprietario del fondo spetterà un canone, che sarà determinato in base ai criteri definiti nel regolamento, o anche di comune accordo fra il proprietario e l’assegnatario. Attraverso la “Banca della terra” – conclude l’Assessore Facciolla – miriamo ad incentivare lo sviluppo produttivo nelle aree rurali, recuperando i terreni agricoli e forestali abbandonati, incolti o sottoutilizzati, il cui stato di degrado rappresenta un fattore di rischio per l’integrità del territorio. Non solo, dunque, si interviene affinché la terra torni nelle mani degli agricoltori, ma si agisce anche sul fronte della salvaguardia del suolo e degli equilibri idrogeologici, restituendo all’agricoltura l’importante ruolo di presidio ambientale e di volano per lo sviluppo dell’economia regionale che da sempre ad essa compete”.

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