AreaDem: Se i competitor non rispettano le regole si annulli tutto

areademIn una società allo sbando, dove tutti si lamentano di tutto, dove il vento dell’antipolitica spira ancora sostenuto, il rispetto delle regole dovrebbe essere quell’ancora a cui far riferimento per non soccombere. Purtroppo così non è!  E se anche in un semplice congresso per l’elezione del Segretario regionale di un partito,  i competitor sono i primi a non rispettare le regole statutarie nazionali sulle quali si basano i principi fondativi del partito stesso, non rispettano le decisione di una Commissione regionale paritetica e si affidano “all’umore” politico del momento o a chi fa la voce più grossa, allora ritengo che vada tutto annullato.
La dialettica, l’attacco più o meno velato, il confronto su come affrontare le problematiche che assillano questa Regione, fa tutto parte del gioco per vincere questa sfida per la segreteria regionale del PD, ma se a monte c’è l’intento di delegittimare le regole di base non è accettabile e va denunciato in modo forte e chiaro al popolo delle primarie che si appresta a recarsi nei seggi per fare una scelta.
L’esclusione di due candidati per l’Assemblea regionale a sostegno di Micaela Fanelli,  che è avvenuta in base a quanto stabilito nello Statuto nazionale del PD (art. 2 – co.2), ha generato reazioni ed influenze per impedirlo che rasenterebbero il ridicolo, se la questione non fosse seria per la democrazia di un partito.
In sintesi, se non sei iscritto non ti puoi candidare per gli organismi dirigenziali interni, ma se ti sei candidato 11 mesi orsono in un altro partito (l’IDV) in competizione con la lista del PD, allora non puoi proprio iscriverti “… per l’anno in corso e per quello successivo”.
Inoltre, nel caso in specie, si aggiunge: 1) che il ricorso non è stato presentato, come da regolamento, alla Commissione regionale; 2) che è stato fatto e sottoscritto da soggetto non legittimato a farlo e per giunta ancora prima della presentazione della lista stessa (il 4 febbraio a fronte della scadenza regolamentare fissata all’8 febbraio); 3) che i due candidati non risultano essere iscritti nell’anagrafe certificata dalla Commissione provinciale per il tesseramento; 4) che tale non iscrizione non è mai stata obiettata e/o impugnata dai due interessati; 5) che non risultano versate le quote relative al tesseramento di ambedue; 6) che senza il versamento di cui al punto precedente, sempre secondo i regolamenti finanziario e per lo svolgimento della fase congressuale vigenti nel PD– riconfermati nei concetti, obblighi e contenuti  dalle delibere adottate dalla Commissione per le primarie – non si ha “..il perfezionamento dell’iscrizione al partito”.
Apostrofare tali violazione come semplici “vizi formali”, rappresenta un pericolo per la democrazia e, ancora peggio, un concetto di partito astratto, basato non su regole certe.
Oggi l’Assemblea nazionale ha una composizione bulgara, com’è giusto che sia dopo la schiacciante affermazione del Segretario Renzi, per cui si può tranquillamente provvedere alla modifica dello Statuto nazionale, del Codice etico, del Regolamento finanziario nazionale (e a cascata quello regionale) e delle regole imposte dalla Commissione di garanzia nazionale.
E ancora, si possono modificare – anzi lo ritengo auspicabile –  le norme oggi vigenti per la fase congressuale stabilite dai regolamenti, in quanto presto se ne potrebbe aprire una nuova, considerando che “qualcuno” spinge insistentemente per tornare la voto.
Del resto il dono dell’ubiquità lo ha avuto, e lo ha, solo nostro Signore e non certo il Segretario Renzi, che è – appunto – segretario, Sindaco uscente di Firenze e candidato alla stessa carica per le elezioni di maggio, come da sua affermazione, candidato premier o sostituto temporaneo dell’attuale Premier Letta.
Insomma oggi possono fare quel che vogliono e plasmare il PD a loro immagine e somiglianza, con un partito aperto, chiuso, a cerchi concentrici, appiattito su equilibri di altra natura o pronto a scalare montagne, ma fino a quando le regole non vengono cambiate, esistono, valgono e vanno rispettate!
 
Costanza Carriero
Coordinatrice Regionale  Molise AreaDem
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