Da una prima analisi dell’Osservatorio dell’agriturismo di AgrieTour, sulle tendenze delle prenotazioni in Italia per questa estate emerge che per l’estate 2016 le strutture italiane fanno registrare un tutto esaurito. Il numero degli agrituristi, cresce di pari passo con la qualità dell’offerta dell’agriturismo italiano e rappresenta sempre di più un’ottima alternativa in grado di coniugare mare, montagna e città d’arte”. In Italia, a oggi, sono presenti oltre 20 mila agriturismi per un fatturato annuo che supera il miliardo di euro,il 45,1% di questi si trova nel Nord del Paese, il 34,4% nel Centro e il restante 20,5% nel Mezzogiorno. In particolare, nelle regioni settentrionali e nel Mezzogiorno si concentra la percentuale più alta delle aziende con ristorazione (rispettivamente il 44,8% e il 32,1% del totale), mentre nell’Italia centrale è presente il 59,1% degli agriturismi con degustazione.La Toscana resta la regione leader del settore con 4.074 aziende agrituristiche, seguita dal Trentino Alto-Adige con i suoi 3.229 agriturismi e dal Veneto (1.222), quarto posto per la Lombardia (1.132 aziende) e quinto per l’ Umbria (1.052). Molto buone anche le cifre del Sud: la Calabria conta 466 strutture e la Sicilia 457.
Gli stranieri, in particolare, non sembrano sentire crisi: l’81% degli inglesi e il 78% dei tedeschi ha infatti scelto l’agriturismo senza farsi influenzare dalla situazione economica, aspetto che invece ha toccato di più gli italiani, 39%.Mare e monti, l’agriturismo è un’ottima base di partenza. Non basta più l’albergo, infatti, e sono sempre di più i turisti marittimi che preferiscono una sistemazione nei pressi delle località di mare, ma comunque restando in una dimensione rurale, grazie soprattutto al grado di attività collaterali presentate da questo genere di strutture. Col segno più, anche le strutture più vicine alle città d’arte, quindi quelle tradizionali della Toscana, dell’Umbria, delle Marche, del Veneto.In particolare, la preferenza degli agrituristi va verso le province toscane legate al mare (quella di Grosseto con la zona dell’Argentario), ma anche Siena (zona Chianti) e Livorno (fascia costiera). Ancora mare con le masserie in Puglia, il Salento e il Gargano in particolare. Quanto alle città d’arte, buona l’affluenza prevista in Umbria nella provincia di Perugia (zona Perugia-Assisi), in evidenza anche le località di montagna, con gli ‘agritur’ del Trentino e della Valtellina in testa. In crescita la richiesta di Sicilia e Lombardia, due regioni che negli ultimi anni hanno puntato molto sullo sviluppo dell’offerta agrituristica..Su un esercito totale di 5,4 milioni di agrituristi, 3,5 milioni hanno soggiornato negli ultimi 12 mesi e 4,8 milioni vorrebbero soggiornare nei prossimi 12 mesi.
L’86% di chi ha vissuto l’esperienza in campagna la vuole ripetere, mentre chi non ci è mai stato, 40%, lo ha fatto perché non conosce l’offerta o perché non ci ha pensato. Percentuale che sale al 65% tra gli under 30.Il grosso degli ospiti arriva per l’87% dall’Europa, l’8% dalle Americhe e il 5% è diviso tra Asia, Oceania e Africa. In Europa la parte del leone viene fatta dalla Germania, 35% dei turisti, seguita da Belgio e Olanda, 12%, e Regno Unito e Svizzera rispettivamente 8%, 6% Austria, 5% Francia. Tra le regioni preferite da italiani e inglesi prevale la Toscana, 54%, seguita da Umbria 34%, Marche e Sicilia. Per i tedeschi, in cima alla preferenze c’è ancora la Toscana, 35%, con la secondo posto Veneto, 20% e terza Friuli 14%.Le maggiori lamentele riguardano la banalità dei menù e dell’azienda, per il 40% dei tedeschi, 31% degli italiani e 24% degli inglesi.
Quanto all’identikit, ha più di 60 anni l’agriturista medio inglese, 57%, mentre la fascia più consistente degli italiani va tra i 50 i 59 anni, 35% così come i tedeschi, 33%. Scarsa la presenza sotto i 30 anni, attorno all’1% tranne che per gli italiani, 3%.Interessante anche il dato sull’approccio digitale e social dell’agriturista. Il 45% ha condiviso la propria esperienza su un social network, il 38% ha anche formulato una recensione. E se piace acquistare prodotti tipici durante la vacanza, una volta a casa soltanto il 4% fa acquisti online.
-Alfredo Magnifico-