Vertenza ATM/Il dire e il fare

La tutela dei lavoratori è  imprescindibile da ogni iniziativa sindacale, è il punto di partenza di ogni azione messa in campo per ripristinare legalità e rispetto delle norme contrattuali nonché delle norme di legge. Il pagamento degli stipendi è il primo tra i diritti dei lavoratori. E’ proprio partendo da questi principi che FILT CGIL e FIT CISL hanno messo in campo tutte le proposte possibili per garantire ai lavoratori ATM il sacrosanto diritto di ricevere puntualmente gli stipendi sapendo perfettamente cosa vuol dire lavorare senza essere pagati, cosa significa non poter far fronte al mantenimento delle famiglie perché un’azienda assume a sé il diritto di non pagare ciò che deve.

In quest’ottica l’applicazione del decreto Madia e il conseguente subentro della regione nel pagamento diretto degli stipendi alle maestranze, è stata una svolta importante per la garanzia del diritto alla legittima retribuzione. La FILT CGIL e la FIT-CISL, nel riaffermare con forza la validità del risultato ottenuto, sottolineano anche che la pratica dei decreti ingiuntivi portata avanti per anni ha avuto come effetto comunque il ritardo del pagamento degli stipendi ( ne è dimostrazione il fatto che ad oggi anche coloro che hanno attivato procedure ingiuntive attendono ancora la retribuzione delle mensilità di novembre – dicembre e tredicesima e per alcuni di essi persino ottobre! ).

In sostanza tale presunta soluzione che si tramanda ormai da un decennio non ha affatto inciso sulla pratica aziendale della mancata corresponsione delle spettanze favorendo, inoltre, un sistema di tutela che ha significato guadagno garantito per i legali coinvolti. Nessun beneficio concreto, quindi ai lavoratori che, nel caso del pagamento diretto, si vedrebbero invece riconosciute le mensilità con puntualità. E la nostra intenzione è quella di perseguire questa direzione avendo avuto in tal senso un riscontro diretto dall’Assessore Pallante il quale ha ribadito  proprio in queste ore l’intenzione da parte della Regione di continuare ad utilizzare il potere sostitutivo nei confronti dei lavoratori ATM che ne faranno richiesta in via esclusiva.

Resta inteso che la vera priorità per risolvere definitivamente il contenzioso con ATM è quella di accelerare i tempi della revoca della concessione e, nel frattempo, rendere per l’appunto strutturale il potere sostitutivo che resta la sola concreta strada da percorrere anche alla luce della posizione di ATM che, nonostante abbia ricevuto 451mila euro dalla Regione, continua ad esimersi dal pagamento delle mensilità ignorando gli obblighi contrattuali e di legge nonché  la responsabilità sociale in capo ad ogni azienda. Un fatto gravissimo che grava sulla vita dei lavoratori e delle loro famiglie e che impone risposte concrete e il più possibile repentine.

In Molise non esistono “uomini dei miracoli”, ma persone che hanno il senso della responsabilità. Esistono però i proclami degli urlatori a cui la sola cosa possibile è anteporre i fatti. FILT CGIL e FIT CISL assicurano la massima attenzione sulla vertenza ATM e si stanno già muovendo in queste ore per garantire ai lavoratori il pagamento diretto delle mensilità arretrate producendo istanze per  l’intervento sostitutivo della Regione e trasmettendo i contestuali cedolini paga degli interessati.       

FILT CGIL MOLISE (Lucia Merlo) – FIT CISL MOLISE (Simone Vitagliano)

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