Il sindacato CONAPO interviene sulla convenzione Regione – Cnsas

Riceviamo e pubblichiamo la replica ai comunicati dei media del 25 e 26 gennaio 2018, che vedrebbero l’associazione dei volontari del Soccorso Alpino quale soggetto di riferimento esclusivo negli interventi di soccorso tecnico urgente in montagna.

L’ Organizzazione Sindacale CONAPO (Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco), non può che accogliere con totale disappunto la notizia riportata nella giornata del 25.01.2018, su diverse testate giornalistiche locali oltre che sui canali televisivi regionali e relativa alla firma di una specifica convenzione tra la Regione Molise e l’associazione di volontariato del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, convenzione stipulata, molto probabilmente, a seguito dell’approvazione della Legge Regionale n. 13 del 22 settembre 2017, varata in favore del CNSAS (Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico) che sembra metta quest’ultima associazione di volontari a capo del coordinamento delle operazioni di soccorso tecnico urgente, compreso la ricerca di dispersi ed eventuali recuperi di persone infortunate, dimenticando che tali compiti sono già demandati dallo Stato al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Ad affermarlo è Stefano Mignogna, Segretario Regionale del CONAPO, sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco, oggi primo sindacato autonomo, per numero di iscritti, nel Molise.
Sul come la Regione Molise intenda impegnare le proprie risorse -continua il segretario del CONAPO- non è interesse di questa Organizzazione Sindacale, pertanto se l’intenzione è quella di sostenere con specifici fondi il C.N.S.A.S. affinché si doti di adeguate attrezzature per poter intervenire in determinati scenari di soccorso, bene lo faccia, però come rappresentanza sindacale, non possiamo tollerare la diffusione di notizie improprie ed infondate che demanderebbero alla citata associazione di volontari le competenze che lo Stato invece svolge ed assicura tramite l’operato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
La diffusione di tali notizie forvianti, appaiono ancor più intollerabili soprattutto per la loro pubblicazione all’alba dell’emissione del Decreto Legislativo n. 224 del 02.01.2018, pubblicato su Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie Generale n. 17 del 22.01.2018 che finalmente ed inequivocabilmente ha stabilito all’art.10, comma 1 che, “in occasione degli eventi calamitosi di cui al presente decreto, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, quale componente fondamentale del Servizio nazionale della protezione civile, assicura, sino al loro compimento, gli interventi di soccorso tecnico indifferibili ed urgenti, e di RICERCA e SALVATAGGIO ASSUMENDONE LA DIREZIONE E LA RESPONSABILTA’ nell’immediatezza degli eventi, attraverso il coordinamento tecnico-operativo e il raccordo con le altre componenti e strutture coinvolte”.
Componenti e strutture – sottolinea Stefano Mignogna- tra le quali rientrano appunto, anche “il volontariato organizzato di protezione civile iscritto nell’elenco nazionale del volontariato di protezione civile, l’Associazione della Croce rossa italiana e il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico” così come stabilito all’art. 13 comma 1) lettera e) del citato D.Lgs. n. 224.
Sia chiaro nessun vigile del fuoco intende sminuire le specifiche competenze dei volontari del Cnsas cui riconosciamo il preziosissimo apporto al sistema soccorso, ma un conto è operare, anche congiuntamente, ed un altro invece è pensare di poter sostituire un organo dello Stato con una Associazione di volontari, commenta il responsabile del sindacato Conapo.
Considerato il fatto che il succitato disposto è solo l’ultimo di quelli che definiscono e mettono a tacere una annosa diatriba istauratasi negli anni tra il CNSAS e questa Organizzazione Sindacale, non ci si può esimere dall’evidenziare –aggiunge Mignogna- che la Segreteria Generale del CONAPO Nazionale, con specifica nota prot. n. 196/17 del 1 agosto 2017 (rintracciabile sul sito ufficiale www.conapo.it) ha chiesto al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Interno, al Ministro per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione e quant’altri in indirizzo, di impugnare tutte le leggi regionali nelle quali sono contenute norme che regolamentano in qualsiasi modo l’attività di soccorso pubblico, non competenti alla funzione legislativa regionale e rappresentanti un chiaro sconfinamento nell’ambito dei poteri di esclusiva competenza dello Stato.
Si confida che la parte pubblica che ha sottoscritto la convenzione, ci convochi presso la commissione regionale competente in materia che si occupa dei rapporti con il CNSAS e del volontariato in generale, per prendere visione nello specifico della convenzione stipulata affinché questa non leda i diritti e le prerogative dei Vigili del Fuoco.

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