Sanità, Gravina: “Coinvolgere i medici in ogni scelta di programmazione”

Un proficuo momento di ascolto e confronto, quello con i vertici e i consiglieri degli Ordini dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri delle provincie di Campobasso e Isernia. 

“Le priorità per ricostruire il sistema sanitario regionale passano per un coinvolgimento diretto dei medici, i ‘tecnici’ che conoscono necessità, problemi e possibili soluzioni”, ha detto il candidato alla presidenza della Regione Molise per la coalizione progressista, Roberto Gravina.

“L’ultra decennale commissariamento della sanità molisana e il risicato budget a disposizione – ha detto Gravina – hanno implicato una crescita del nostro debito, lasciando progressivamente alla deriva la qualità dei servizi offerti ai cittadini. 

La situazione va affrontata con prontezza e richiede azioni su vari piani.

Ad esempio con un serio intervento sulla quantità e sulla qualità del personale medico e paramedico. 

I giovani medici devono avere garanzie di stabilità e retribuzione, perché solo così possiamo rendere il Molise attrattivo e quindi competitivo.

Serve anche un piano di riduzione dei costi dell’azienda Asrem, attraverso il monitoraggio degli appalti e dell’affidamento di beni e servizi. Perché un’azienda che produce debiti ha oggettivamente bisogno di un management diverso.

Va poi definita una rete dell’emergenza interamente pubblica, con garanzia di tempi certi e stabiliti e con disponibilità H24. Ciò passa anche attraverso il potenziamento del servizio di trasporto di emergenza 118 mediante l’incremento delle risorse finanziarie.

L’equilibrio tra pubblico e privato è doveroso se si parte dal presupposto che la sanità privata dev’essere complementare rispetto alla sanità pubblica. Questo equilibrio va trovato attraverso un’attenta attività di controllo, attraverso la definizione di nuovi contratti con le strutture accreditate, e tramite l’immediata sottoscrizione di accordi di confine. Ma l’integrazione pubblico-privato va ricercata anche mediante un CUP unico regionale e con il potenziamento del Fascicolo sanitario elettronico.

In definitiva, la riorganizzazione del sistema sanitario deve essere incentrata sulla medicina territoriale, sulla centralità del pubblico, ma determinante sarà anche e soprattutto il rapporto con l’Università degli Studi del Molise con cui ho collaborato bene in Comune e con cui spero di continuare a lavorare proficuamente in Regione”.

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