Radioterapia al Gemelli, Romagnuolo presenta una mozione. Qui non si tratta di raffreddore ma di cancro

Dopo l’ultima tegola caduta sulla testa dei cittadini molisani per l’interruzione al Gemelli dal primo ottobre prossimo, del servizio di radioterapia ai soli malati oncologici molisani, quello  che mi restava da fare in concreto come atto istituzionale e non come atto di strumentalizzazione politica e, questo per avere una immediata risposta, è stata quella di aver presentato in consiglio regionale una mia mozione. È quanto dichiarato da Aida Romagnuolo. Ormai i molisani non possono più essere considerati cittadini fantasmi, ma cittadini come tutti gli altri che hanno il sacrosanto diritto di essere curati, perché questi gesti offendono e feriscono l’orgoglio di noi molisani, di noi cittadini. Credo, ha proseguito Romagnuolo, che sia urgentissimo trovare immediatamente una soluzione ai rapporti tra Regione Molise e Gemelli Molise, perché qui non si tratta di curare un raffreddore, ma di malati oncologici, di persone che hanno il cancro e che hanno tutto il diritto e, lo ripeto, di essere amorevolmente curati e guariti.  Una condizione, ha ancora detto Romagnuolo, che non riguarderebbe invece, i pazienti provenienti da altre regioni. I cittadini molisani, ha concluso Romagnuolo, devono curarsi in Molise, un malato oncologico è già provato per le precarie condizione di salute e psicologiche e a tale situazione non si può aggiungere anche un aggravio economico per le spese dei trasferimenti.

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