Politica/ Forza Italia, Renzi e la voglia di centro del Molise

di Stefano Manocchio

Le difficoltà a definire le candidature per le prossime elezioni politiche da parte di diversi partiti, PD in testa, sono oramai alle spalle e nel giro di qualche giorno le liste verranno ufficializzate; quindi più che il gossip sui nomi adesso è importante capire strategie ed alleanze in vista della tornata elettorale del 25 Settembre.

Il successo delle ‘parlamentari’ interne al Movimento Cinque Stelle, con oltre 50.000 votanti, ha fatto capire che quel partito, dopo una corposa scissione ed un ridimensionamento evidente, forse ha raggiuto il punto nuovo di partenza e che, quindi, non sarà certo nei primi tre posti per percentuale, ma neanche destinato all’estinzione politica. Il centro destra resta favorito, sia a livello nazionale che regionale, per la vittoria finale; ma sarà una coalizione trainata da Fratelli d’Italia, con tutto quello che questa situazione potrà comportare soprattutto nei rapporti con il centro moderato.

Salvatore Micone

Veniamo al punto. C’è un’ampia area centrista nella aggregazione ‘azzurra’, che non vuole accettare l’ipotesi di premiership per Giorgia Meloni; deputati, consiglieri, regionali e amministratori locali che ora vogliono posizionarsi in maniera tale da non dare l’idea di far parte della svolta a destra dell’aggregazione politica.

Primo a capire la situazione di disagio è stato Matteo Renzi che, dopo l’accordo con Carlo Calenda, adesso sta lavorando alla creazione di un Terzo Polo che possa abbracciare questi moderati, ma anche quelli del centro sinistra che non digeriscono, di contro, la concessione di collegi ad altri partiti che andranno ad Articolo 1 Mdp o  a Sinistra italiana e  Socialisti.

Spostiamo il discorso sul livello regionale: più di qualcuno in Forza Italia sta recependo il messaggio renziano e intende veleggiare verso il Terzo Polo, atteso che dei due collegi uninominali uno andrà proprio a Fratelli d’Italia e per l’altro si parla di personaggi della società civile candidati da Forza Italia in Molise come collegio-paracadute. Una logica che sposta l’asse d’interesse verso questo nuovo centro-destra-sinistra, comunque moderato; forse è presto perché si realizzi qualcosa di forte già per il 25 Settembre, ma le prime manovre potrebbero essere viatico per un discorso più corposo per le prossime regionali.

Intanto tra le indiscrezioni ‘ a breve scadenza’ una riguardava proprio una lista, in rappresentanza di UDC, amici di Toti ed altri moderati di centro destra, che candiderebbe alle politiche l’attuale presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone; lo stesso viene dato, unitamente all’assessore regionale Vincenzo Niro, come probabile punto di riferimento proprio di un’ampia concentrazione centrista per la carica di presidente della Regione Molise alle elezioni del prossimo anno. In questo caso potrebbero essere della partita anche i moderati di Noi di Centro di Clemente Mastella, che hanno fatto corposa campagna acuisti nelle amministrazioni minori.

Per rivendicare una poltrona così ambita servirebbe un fronte più ampio: ecco nuovamente l’ipotesi di aggregazione anche con Italia Viva  e Azione di Carlo Calenda, ma anche altre sigle che sul locale possono trovare spazi che sul nazionale sarebbero negati.

Un ‘rassemblement’ che riporterebbe l’asse ideologico in una situazione un po’ più vicina all’area ex-democristiana, che ancora grandemente caratterizza la politica molisana.

Fantapolitica? I film di fantascienza in passato hanno solo preceduto la realtà!

Vedremo e ne parleremo.

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