Nuovo impulso agli affidamenti familiari in Molise: consigliere Cefaratti e Garante Minori incontrano gli Ambiti Territoriali Sociali

Riunione operativa a palazzo D’Aimmo per fare il punto sulla situazione degli affidamenti familiari in regione. Il confronto è stato promosso dal consigliere regionale Gianluca Cefaratti, Presidente della IV Commissione permanente, e dalla Garante regionale dei Diritti della Persona Leontina Lanciano.

Con loro presenti i responsabili, o i loro delegati, di sei dei sette Ambiti Territoriali Sociali del Molise: la dottoressa Eloisa Arcano (Larino), il dottor Antonio Melone (Venafro e Agnone), la dottoressa Raffaella Rosa (Campobasso), la dottoressa Serena Terzano (Termoli) e la dottoressa Antonella Mucci (assistente sociale) per il’Ats di Bojano/Riccia.

La discussione è stata incentrata sulla necessità, condivisa da tutti, di stilare un cronoprogramma per ridare equilibrio e dignità a un istituto giuridico, quello dell’affidamento familiare, che in Molise presenta livelli diversi di diffusione che dipendono soprattutto dalla possibilità da parte degli Ats di reperire adeguate risorse organizzative e finanziarie. Per questo motivo, i presenti hanno evidenziato l’urgenza di dare un nuovo impulso a questo istituto.

Il Consigliere Cefaratti ha sottolineato “l’importanza di lavorare insieme per garantire la tutela di bambini e ragazzi la cui famiglia di origine sia alle prese con una condizione di difficoltà momentanea, funzione propria dell’affidamento familiare”.

“E’ emersa dal gruppo la necessità di individuare un Ambito Territoriale capofila – ha detto poi la Garante Leontina Lanciano – che sia funzionale a un assetto omogeneo sul territorio regionale. I bambini sono tutti uguali, quindi vorremmo innanzitutto fare in modo che per tutti ci fossero le stesse opportunità, da Campobasso a Termoli, da Agnone a Riccia e nelle altre aree della regione”.

La riunione di oggi è servita anche per fare il punto oggi in Molise. Dal monitoraggio viene fuori una situazione piuttosto complessa come complessa è già la disciplina dell’affido stesso, che prevede diverse tipologie di applicazione (intrafamiliare, eterofamiliare, o da parte di un single, residenziale, diurno/semiresidenziale e a tempo parziale) e può essere consensuale o giudiziale.

Il consigliere Cefaratti, la Garante Leontina Lanciano e i responsabili degli Ats si ritroveranno presto per definire gli ulteriori step e per organizzare una serie di incontri con tutti i sindaci dei Comuni regionali, al fine di individuare la strategia migliore da seguire e promuovere differenti iniziative in grado di garantire al minore una famiglia adeguata ad accoglierlo e sostenerlo nelle sue necessità educative e relazionali.

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