Il Consorzio con le Api, Associazione a sostegno degli apicoltori della Regione Molise, porta all’attenzione
delle Istituzioni regionali la grave situazione di crisi che sta vivendo il settore dell’apicoltura.
I dati mostrano l’evidenza di un settore che sta vivendo un momento di profonda crisi, trovandosi ad
affrontare sia problematiche di mercato con crescita dei costi di produzione, a fronte di una riduzione dei
prezzi all’ingrosso e concorrenza di mieli esteri di scarsa qualità, sia, soprattutto, una fortissima
esposizione ai cambiamenti climatici.
Cambiamenti climatici che rappresentano e rappresenteranno in futuro una delle sfide più rilevanti da
affrontare a livello globale”. Gli eventi climatici estremi e l’aumento delle temperature, con l’aggravarsi di
condizioni quali la siccità, sono infatti fenomeni che sempre più viviamo in maniera concreta annualmente
sul nostro territorio e che influenzeranno sempre di più le nostre realtà produttive.
Inoltre, repentine gelate, alluvioni frequenti e altri importanti fenomeni atmosferici portano, oltre a danni
diretti all’apicoltura, anche danni indiretti attraverso fioriture precoci e di breve durata, difficilmente
utilizzabili dalle api.
Ulteriormente, l’aumento delle temperature fino a inverno inoltrato, porta ad avere famiglie di api che si
trovano precocemente in primavera con abbondante covata e con il rischio di non trovare sufficiente
disponibilità di fioriture per sostentarsi. Da ciò ne deriva che la perdita per l’apicoltore si manifesta su due
fronti, la ridotta produzione e il costo elevato della nutrizione di soccorso.
Altro aspetto da considerare è l’effetto che l’innalzamento delle temperature provoca direttamente sulle
api, infatti estati più calde e siccitose con autunni e inverni più miti, influiscono negativamente sullo stato
di salute e sulla longevità delle api, con ricadute negative anche sul fondamentale ruolo delle stesse per
l’impollinazione. È infatti sempre più evidente il declino degli impollinatori, le cui conseguenze in molte
aree agricole stanno diventando sempre più rilevanti. Le perdite di impollinatori hanno gravi ripercussioni
sulla stabilità ecosistemica e sulla produzione agricola, con importanti ripercussioni economiche.
Per tali motivazioni l’apicoltura negli ultimi anni ha ricevuto a livello internazionale una crescente
attenzione mediatica, anche dal punto di vista scientifico e istituzionale, con numerose azioni e
programmi di sostegno economico.
Anche in Italia diverse regioni hanno destinato parte delle risorse europee della programmazione 2023-
2027 e risorse nazionali, alla filiera delle api e del miele, riconoscendo il fondamentale ruolo del settore
nell’ambito del comparto agricolo.
Questo riconoscimento purtroppo nella Regione Molise stenta ad essere recepito visto che, anche in
questa fase di programmazione dei fondi europei CSR (Complemento Sviluppo Rurale 2023/2027), le
misure pubblicate in questi giorni, relative al “Pacchetto Giovani 2024” e “Investimenti produttivi agricoli
per la competitività delle aziende agricole 2024”, escludono espressamente dai bandi il settore
dell’Apicoltura, negando una opportunità di crescita e di sviluppo.
Questa situazione sta diventando intollerabile, poiché in nessun modo la Regione Molise, avendo preso
coscienza dello stato di crisi dell’apicoltura molisana, pone in atto misure in grado almeno di alleviarne gli
effetti negativi che ne derivano. Si chiede dunque il ripensamento radicale della politica di sviluppo
dell’agricoltura molisana, inserendo il settore dell’apicoltura tra gli asset strategici da sviluppare nel
futuro.
Si chiede inoltre di attivare urgentemente un tavolo di discussione con le principali Associazioni di
Apicoltori esistenti nella regione Molise, al fine di attuare il prima possibile una misura di aiuto specifica
per l’apicoltura, in grado di sostenere il settore su quelli che sono i principali punti critici che ne minano la
sopravvivenza nel futuro.
Consorzio con le Api- Il Presidente Simone Sollazzi