Dopo la Psichiatria del Veneziale anche il Laboratorio di analisi ad Agnone dichiara forfait per carenza di personale

Con una nota dei giorni scorsi il direttore della UOC Laboratorio Analisi di
Campobasso del P.O. “Antonio Cardarelli”, ribadendo che i laboratori analisi di Agnone ed
Isernia sono inquadrati come una sola unità ed affermando, giustamente, che nel
laboratorio di Isernia c’è una grave carenza di personale, ha disposto che tre dei cinque
tecnici che operano su Agnone vadano, per tutta la settimana lavorativa, ad operare
presso Isernia, lasciando il laboratorio di Agnone con solo due tecnici.
Ci troviamo – afferma in una nota stampa Amantini della Cgil Molise – di fronte alla ennesima vicenda in cui la gravissima carenza di personale nella sanità pubblica molisana va a danno della cittadinanza e dei pazienti.
Il continuo depauperamento di funzioni, competenze e personale dall’ospedale di
Agnone verso altri siti determina una diminuita capacità di efficienza dell’ospedale
stesso.
Il San Francesco Caracciolo è da sempre punto di riferimento per una vasta area
parcellizzata e di periferia della nostra regione, oltre ad essere stato, in alcuni casi,
oggetto di mobilità attiva.
Spostando l’attuale personale da un luogo di lavoro all’altro non risolve alcun
problema, anzi rischia aprire nuove falle nel sistema per coprirne altre.
Il modo estemporaneo di affrontare le emergenze non fa altro che continuare a far
calare l’offerta della nostra sanità pubblica, rischiando di portare alla chiusura di
importanti siti come l’ospedale di Agnone.
Riteniamo, come organizzazione sindacale, che a fronte delle gravi carenze di
personale, vada lanciato un piano straordinario di assunzioni, inoltre al momento abbiamo
in ASREM anche numerosi lavoratori e lavoratrici precari, con contratto a tempo
determinato che va in scadenza il 31/12/2022, che, in prima battuta, attraverso la
proroga di contratto e poi con successiva stabilizzazione, potrebbero, nelle more
dell’espletamento dei concorsi per le assunzioni, coprire parte delle carenze esistenti.
Solo una programmazione dei fabbisogni sanitari scientifica – conclude Amantini nella nota – e di lungo periodo può risollevare le sorti della sanità pubblica molisana che, nonostante tutto, è stata in grado di dimostrare, durante la pandemia, l’importanza della sua esistenza e funzione.

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