Coronavirus/ Periplo, Cittadinanzattiva e Fondazione per la medicina personalizzata chiedono provvedimenti urgenti per malati oncologici

Periplo, Cittadinanzattiva e Fondazione per la medicina personalizzata, si fanno interpreti degli interessi e dei bisogni dei pazienti affetti da patologia oncologica in questa particolare emergenza sanitaria, e ritengono importante agire attraverso provvedimenti urgenti.
Pertanto chiedono ai Presidenti Regionali, agli Assessori Regionali alla Salute e al ministro della Salute Speranza:
-1 di garantire, sotto responsabilità del medico, la somministrazione di farmaci per pazienti oncologici al di fuori degli ospedali, riservati al trattamento per acuti, utilizzando le diramazioni territoriali delle ASL/ASST o il domicilio del paziente;
-2 di allestire quanto prima, negli spazi esterni disponibili negli ospedali, strutture mobili dove svolgere le funzioni di triage;
– 3 di garantire, sotto responsabilità del medico, il passaggio a vie di somministrazione (es. sottocutaneo) più facilmente gestibili rispetto a quelle infusionali, nelle diramazioni territoriali o a domicilio, per quei farmaci che presentano entrambe le vie e a parità di indicazioni terapeutica autorizzata. Tutto ciò con l’auspicio che le Aziende farmaceutiche possano, in questa fase di emergenza, allineare le condizioni di prezzo a quelle delle terapie infusionali;
– 4 di favorire, per le terapie orali, tutte le partnership pubblico privato volte ad agevolare le modalità di consegna a domicilio, in alternativa a quelle ambulatoriali e di day hospital, prevedendo l’attivazione di programmi di supporto al paziente;
– 5 di prevedere, per quelle terapie farmacologiche normalmente distribuite in modalità diretta (pht) attraverso le farmacie ospedaliere, il ritiro da parte di personale preparato e appositamente delegato per la consegna al paziente;
– 6 di posticipare, per i pazienti in follow-up oncologico, la visita di controllo a data ritenuta idonea rispetto all’emergenza sanitaria, tenendo comunque in considerazione la specificità del singolo paziente e riservando al paziente la massima cura nella comunicazione delle motivazioni di questa scelta;
– 7 di adottare quanto più possibile, per i controlli periodici ed i consulti medici necessari ai pazienti, modalità di confronto e comunicazione telefoniche o digitali.


Tali provvedimenti potrebbero consentire di:

garantire ai pazienti oncologici la continuità terapeutica in regime di maggiore sicurezza;

decongestionare gli ambulatori e i DH ospedalieri da pazienti oncologici già molto compromessi dal punto di vista sanitario, riducendo il rischio di contagio;

destinare le risorse umane normalmente impiegate nei DH e negli ambulatori alla gestione sanitaria.
Tali provvedimenti, alcuni dei quali già applicati in alcune realtà locali, possono inoltre rappresentare modelli di assistenza e cura innovativi in grado di contribuire al superamento della fase emergenziale e, in generale, al miglioramento della qualità della vita dei nostri pazienti oncologici e della sostenibilità del nostro SSN.
Raccomandazioni al punto 2 e 5
– 2 l’allestimento di strutture mobili consentirebbe di evitare l’accesso al day hospital/ambulatori oncologici a pazienti con sintomatologia sospetta (febbre, tosse, dispnea) o con anamnesi positiva per contatti diretti con soggetti COVID positivi e impedire l’accesso ad ogni accompagnatore a meno che non sia strettamente necessario.
– 5 Dato che la maggior parte dei farmaci orali a bersaglio molecolare induce tossicità di grado ¾ in una percentuale di pazienti e che queste tossicità sono potenzialmente letali se non riconosciute tempestivamente, è più che mai opportuna la succitata procedura per garantire la sicurezza dei pazienti:
a. il medico oncologo prescrittore riceve e visiona gli esami necessari per inizio/prosecuzione terapia;
b. il medico oncologo prescrittore via telefono (con traccia documentale) o mail contatta il paziente e pone le domande necessarie a valutare quale è stata la tollerabilità della terapia qualora si tratti di prosecuzione;
c. il medico prescrittore dà OK, la terapia viene ritirata da personale delegato e consegnata al paziente;
d. il centro prescrittore garantisce reperibilità telefonica e/o mail.

Restiamo a disposizione- si legge nella nota – per ogni ulteriore informazione e confidando in un esito positivo della nostra richiesta, porgiamo cordiali saluti.

Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva
Pierfranco Conte, Presidente di Periplo
Paolo Marchetti, Presidente di Fondazione per la medicina personalizzata

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