Bando lavori di pubblica utilità, la Regione non sa rispondere ai dubbi dei sindaci. Fontana (M5S): Ennesimo esempio di inadeguatezza

Nonostante i reiterati annunci in pompa magna del Presidente Toma e dell’assessore Mazzuto, i famosi progetti per lavori di pubblica utilità stentano a partire. Una misura attesa non solo da tanti disoccupati stremati dalla crisi e dalla mancanza di lavoro, ma anche dagli stessi comuni che potrebbero beneficiare delle prestazioni lavorative fornite grazie al bando della Regione.

Costa dirlo a volte, soprattutto in questo caso, ma noi lo avevamo detto. Diversi mesi fa, quando la misura fu approvata dalla Giunta regionale, avevamo già denunciato tutte le lacune contenute nell’avviso pubblico, un mare di incongruenze e contraddizioni che oggi, in fase applicativa, vengono tutte puntualmente a galla.

Giorni fa i sindaci dei comuni che hanno presentato i progetti ammessi in graduatoria si sono presentati a Campobasso per la firma della Convenzione con i funzionari incaricati della struttura regionale, Iocca e Rossi.

Questi sindaci avevano letto con attenzione la convenzione e non hanno potuto esimersi dal chiedere spiegazioni sulle numerose criticità emerse. Tra le tante, ad esempio, non è chiaro a carico di chi sia la copertura assicurativa del lavoratori, non è chiara la durata effettiva del periodo di occupazione, non è chiara la griglia utilizzata per attribuire i punteggi che quindi risulta inutilizzabile, non si comprende se i comuni siano tenuti o meno alla rendicontazione delle somme, visto che queste sono erogate direttamente dall’Inps.

Siamo consapevoli, per il bene dei tanti cittadini e delle amministrazioni comunali che sono in attesa di questi progetti ormai da circa un anno e mezzo, che sia necessario mantenere un  atteggiamento costruttivo e teso al superamento delle numerose criticità che inevitabilmente stanno emergendo. Per questo motivo continueremo, come sempre abbiamo fatto in questi mesi, a verificare e controllare lo stato della procedura affinchè giunga ad una conclusione positiva.

Tuttavia, alla luce degli ultimi accadimenti, non possiamo esimerci dal denunciare pubblicamente l’ennesima dimostrazione della totale inadeguatezza delle figure di alta dirigenza della nostra regione e, naturalmente, anche dell’inadeguatezza dei personaggi politici ad esse legati che appena pochi giorni fa hanno visto confermati i propri incarichi.

Dopo un anno e mezzo di inspiegabili tentennamenti, la Regione giunge alla fase finale di questo importante  procedimento con le ‘braghe calate’, totalmente impreparata al punto da non riuscire neanche a rispondere alle tante domande rivolte dai sindaci.

Queste non sono schermaglie politiche: oggi dobbiamo essere tutti consapevoli del fatto che questa inadeguatezza pesa come un macigno sulle spalle dell’amministrazione e soprattutto sulle tasche dei cittadini. Esempi come questo ne sono palese dimostrazione.

Valerio Fontana, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale 

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