Polemiche sul concerto di Renzo Arbore ad Isernia. Interviene l’Assessore Galasso

In merito allo spettacolo programmato per il prossimo 28 dicembre, che ve­drà esibirsi Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana nell’auditorium Unità d’Italia, si registra l’intervento dell’assessore alla cultura del Comune di Isernia, Co­smo Galasso. «Continuo a costatare, con rammarico, – afferma Galasso – come qualche consigliere comunale si prodighi in una serie di dissertazioni sui temi della cultura e degli eventi organizzati presso l’auditorium, prive purtroppo di qual­ siasi praticità e utilità. Finanche per concerti con artisti del calibro di Renzo Arbore si cerca la polemica a tutti i costi, con un atteggiamento che dimostra di avere ben poco a cuore le sorti della nostra città. Questi consiglieri – ha aggiunto l’assessore – lamentano come il prezzo del biglietto per lo spettacolo di Arbore e dell’Orchestra italiana, fissato a 70 euro, sia troppo caro. Quasi come se il cachet degli artisti lo avesse stabilito l’amministrazione comunale. Chi vuol lasciare intendere ciò, sappia i cittadini non ci cascano: il prezzo del biglietto lo stabilisce una società privata, non certo il Comune. Ed è uguale per tutti: Roma, Milano, Isernia. Coloro che cri­ ticano in maniera gratuita, dimenticano di fare una considerazione: chi ama la musica, in molti casi, si reca fuori città affrontando spese di trasporto, vitto, eventuale alloggio, oltre naturalmente all’acquisto del biglietto per assi­ stere allo spettacolo di un artista che si esibisce in uno stadio, in una piazza, in un auditorium. Dunque, a conti fatti, è facile che si spenda ben oltre la ci­ fra di 70 euro. Per questo non capisco dove sia lo scandalo nell’avere Arbore ‘sotto casa’ a 70 euro, senza dover pagare il doppio o anche di più per andare a vederlo in un’altra città. La dimostrazione di quanto siano vane e strumen­ tali certe uscite da parte di qualche consigliere sono poi dimostrate dal nu­ mero di biglietti venduti fino ad oggi: oltre 400, a più di un mese dall’evento, in programma il 28 dicembre.
Chi ci rimprovera – ha proseguito Galasso – di aver concesso la sala gra­tuita all’artista invece di fargli pagare 375 euro, ignora con ogni evidenza il concetto di manifestazioni di particolare rilevanza. Un musicista di un certo li­vello non si esibisce praticamente mai di fronte a sole 700 persone, capienza massima del nostro auditorium. Arbore è abituato a ben altri palcoscenici: si è esibito alla Radio City Music Hall, al Madison Square Garden e alla Carnegie Hall di New York, alla Royal Albert Hall di Londra, all’Olympia di Parigi, sulla Piazza Rossa di Mosca, in Cina. Per attirarlo in una piccola realtà come Iser­ nia, qualcosa abbiamo pure dovuto inventarci. Tra l’altro, Arbore si è reso di­sponibile a stare con noi fin dalle 18, partecipando a un incontro-conferenza stampa con la cittadinanza prima del concerto, che consentirà agli isernini di poterlo incontrare da vicino e di conoscerlo.
Un ultimo appunto – conclude Galasso – riguarda inevitabilmente l’auditorium Unità d’Italia: 700 posti sono tanti, forse troppi, per sfruttare la struttura a livello locale. Ma sono inevitabilmente pochi se si vogliono ospitare eventi di portata nazionale, per i quali occorre addivenire a un ‘do ut des’ con gli organizzatori degli spettacoli stessi, che altrimenti cercherebbero realtà con capienza e bacino d’utenza maggiori della nostra: anche per questo la sala è stata concessa gratuitamente. Da parte di taluni, sarei ben lieto di ac­ cettare qualche suggerimento e accogliere proposte concrete, se ne pervenis­ sero. Finora, purtroppo, soltanto parole al vento».

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