Aree decentrate nelle contrade isernine: l’intervento di Nagni e Di Baggio

Si è svolto, nei giorni scorsi, a Castelromano, un incontro pubblico riguardante le problematiche delle aree decentrate, al quale hanno preso parte l’assessore regionale ai lavori pubblici Pierpaolo Nagni e l’assessore comunale alle infrastrutture Roberto Di Baggio. Erano altresì presenti i consiglieri comunali Linda Dall’Olio, Antonia Patriarca, Fabia Onoato e Andrea Galasso.
Si è trattato d’un confronto proficuo fra i due amministratori e i cittadini che vivono nelle frazioni e nelle contrade isernine, durante il quale si è potuto discutere delle necessità degli abitanti delle aree marginali, cercando insieme a loro le soluzioni del caso.
Nagni e Di Baggio hanno evidenziato ciò che si sta già facendo, ricordando i recenti finanziamenti regionali di 540mila euro per le strade delle borgate e di altri 100mila per la condotta idrica e per quella fognaria. Per tali opere, sono in corso le procedure d’appalto.
Di Baggio ha, altresì, rimarcato i recenti interventi per l’installazione della fibra ottica. «Per la rete della banda ultralarga – ha affermato l’assessore –, ho evitato che si verificasse una disparità fra centro capoluogo e periferia urbana, stabilendo una uguale fornitura ovunque». Lo stesso Di Baggio si è anche impegnato affinché il servizio di videosorveglianza, già attivo nei punti nevralgici di Isernia centro, venga esteso alle zone decentrate.
Alcuni dei cittadini presenti, infine, hanno posto delle domande sulla frana del Macerone, sul cimitero di Castelromano e su quello che era l’edificio scolastico di tale frazione. Per quanto concerne la frana, Nagni e Di Baggio hanno informato i presenti che sono stati ultimati i lavori della viabilità alternativa, ossia quella interpoderale. Per quel che riguarda il cimitero di Castelromano, è stata proposta la realizzare d’un marciapiede lungo la strada di accesso alla frazione, in modo da rendere sicura la percorrenza pedonale. Per l’ex scuola, infine, il proposito è quello di ristrutturarla e destinarla a sede di associazioni di volontariato.

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