lunedì, Novembre 24, 2025
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Ambiente, Pichetto: “5 anni fa Ue lanciava green deal, quadro è cambiato”

(Adnkronos) – "L'Unione Europea cinque anni fa ha lanciato il Green Deal che era prima della guerra in Ucraina, prima del Covid, era su un quadro che sembrava abbastanza stabile di domande di consumo energetici e a oggi diciamo che questo quadro è completamente cambiato". Lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in un videomessaggio inviato all'evento 'Mitigare o adattarsi: strategie per il climate change' in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, in corso alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Secondo il ministro, oggi "dobbiamo prendere atto realisticamente come paese di quelli che sono i cambiamenti che la tecnologia ci mette a disposizione e utilizzare tutto il mix di fonti energetiche". E comunque, le varie azioni in campo ambientale necessitano anche di un cambio del "nostro sistema di approvvigionamento energetico" che "man mano deve portarci a fonti diverse e a incrementarle. Dobbiamo anche arrivare alla creazione di una capacità di produrre energia da fonte nazionale". Durante il panel in Biennale, spazio anche alle sfide per contrastare il cambiamento climatico: "Bisogna urgentemente ricorrere all'adattamento in attesa di politiche globali di mitigazione perché finora, quelle adottate, non hanno funzionato" ha spiegato l'amministratore delegato di Proger Marco Lombardi, sottolineando che, adesso, "bisogna riprogettare i nostri territori e le nostre infrastrutture in maniera tale che siano in linea con l'ambiente e con clima". Lombardi si è concentrato anche sull'ingegneria del futuro, con le nuove tecnologie che possono essere utili per rispondere alle sfide ambientali: "Bisogna progettare in un contesto diverso rispetto a quello in cui ci si è mossi fino a ora – ha sottolineato Lombardi -. Sfruttare le nuove tecnologie significa monitorare quello che abbiamo intorno e farlo con l'intelligenza artificiale può predire i movimenti futuri: serve un'ingegneria diversa e in movimento". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Chi è Lorenzo Mark Finn, il 18enne italiano che ha vinto i Mondiali di ciclismo U23

(Adnkronos) – Era il più giovane a gareggiare in Ruanda, ma questo non l'ha spaventato. L'azzurro Lorenzo Mark Finn ha conquistato l'oro Under 23 ai Mondiali di ciclismo in corso a Kigali. "Una gara memorabile, che entra di diritto nella storia del nostro sport", ha detto il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni.  Nato a Genova il 16 dicembre 2006, Lorenzo Finn ha 18 anni, è alto 181 centimetri ed è bilingue. Sua madre Chiara è italiana, il padre Peter è invece inglese, di Sheffield. I suoi genitori sono entrambi ingegneri e Finn si è avvicinato al ciclismo a otto anni, dopo aver praticato calcio e tennis.  La vittoria in Ruanda arriva esattamente dodici mesi dopo l'oro junior a Zurigo, in Svizzera. Ora Finn, maggiorenne, è passato di categoria e ha vinto anche la prova iridata per U23. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Il futuro è in legno: 28 progetti globali selezionati per il Built by Nature Prize 2025

(Adnkronos) – La trasformazione globale del settore delle costruzioni verso un futuro più sostenibile e rigenerativo ha un volto e una forma: quella dei 28 edifici in legno e materiali bio-based selezionati per il Built by Nature Prize 2025. L'annuncio, giunto da Vancouver, celebra i progetti e le persone che stanno guidando questa rivoluzione, dopo un rigoroso processo di valutazione in due fasi condotto da una giuria internazionale di esperti del settore. L'edizione di quest'anno ha registrato una partecipazione eccezionale, con 400 candidature provenienti da 39 Paesi, una diversificazione che riflette la crescente adozione di pratiche di edilizia circolare e a basse emissioni di carbonio a livello mondiale. Tutti i progetti finalisti sono stati valutati sulla base dei "Principi per la Costruzione Responsabile in Legno", un quadro globale fondamentale che garantisce che l'aumento della domanda di legno in edilizia venga gestito in modo etico e sostenibile. Il premio non si limita a celebrare l'architettura, ma sottolinea l'urgenza di allineare l'industria edile agli obiettivi climatici. GBC Italia (Green Building Council), coordinatore del progetto Built by Nature Italia (settembre 2025 – settembre 2027), condivide i valori del Network Built by Nature: la decarbonizzazione dell'ambiente costruito, l’economia circolare e la valutazione dell’intero ciclo di vita degli edifici. L’Italia è rappresentata nella selezione con un progetto di spicco: Automated Wooden High Bay Warehouse. 
Paul King, CEO di Built by Nature e presidente della giuria, ha commentato con entusiasmo l'alto livello delle proposte: “Questo Premio celebra le organizzazioni che stanno generando un cambiamento reale in tutto il mondo, trasformando il settore delle costruzioni verso un futuro rigenerativo. La varietà e l’ambizione delle centinaia di candidature ricevute quest’anno sono la prova tangibile dei progressi compiuti nella costruzione in legno a livello globale. Questi progetti non sono semplici edifici; sono dimostrazioni audaci e concrete di ciò che è possibile quando si allineano design, materiali e finalità con i Principi per la Costruzione Responsabile in Legno.” Il Premio Built by Nature si configura anche come un segnale chiaro per la politica e il mercato finanziario. Maureen Whelan, Manager of Multilateral Affairs per il Canadian Forest Service e membro della giuria, ha sottolineato l'importanza dei finalisti come esempio pratico: “I progetti selezionati offrono esempi concreti di come i Principi per la Costruzione Responsabile in Legno possano essere applicati su larga scala. Dimostrano come linee guida chiare, unite a politiche di supporto e innovazione lungo tutta la filiera, possano portare alla realizzazione di edifici intelligenti dal punto di vista climatico”. Questa visione è condivisa dagli investitori. Joelle Chen, Head of Sustainability Asia Pacific presso LaSalle Investment Management, ha rimarcato la maturità del mercato: “La selezione dimostra che la costruzione responsabile in legno non è solo tecnicamente realizzabile, ma sempre più pronta per gli investimenti. Questi progetti mostrano come i Principi possano guidare soluzioni scalabili e a basse emissioni di carbonio… Per gli investitori, questo è un segnale che il mercato sta evolvendo – e che la costruzione rigenerativa sta diventando una componente concreta dei portafogli mainstream”. I sei vincitori e le sei menzioni speciali del Built by Nature Prize 2025 saranno annunciati a Londra il prossimo 16 ottobre durante il Built by Nature Summit. Tutti i progetti vincitori saranno inoltre documentati da Open Planet Studios in un lungometraggio documentario che debutterà in anteprima alla COP30. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Manifesto per una protesta collettiva per la salvaguardia dell’ospedale Caracciolo di Agnone

L'ospedale Caracciolo di Agnone

Non c’è più tempo!

Noi cittadini ci opponiamo con forza e determinazione agli ultimi atti della Regione Molise,
tesi a cancellare i diritti costituzionali dei cittadini dell’Alto Molise, in un progetto di
sistematico depauperamento del territorio, che vìola ogni principio della nostra Costituzione.
Dopo l’accorpamento degli ambiti sociali (ATS), già deliberata dal Consiglio Regionale, la
chiusura del GAL(Gruppo di Azione Locale), arriva la bozza del nuovo Piano Operativo
Sanitario (POS 2025/2027) predisposto dal Commissario ad Acta, dal Sub Commissario e
dal Direttore generale della Salute e già inviata al Ministero della Salute, in cui l’Ospedale
di area disagiata Caracciolo di Agnone sarà riconvertito in Ospedale di Comunità, dopo il
progressivo smantellamento di fatto, avvenuto sotto gli occhi dei cittadini, nell’inerzia
generale e con la scusante della diffusa crisi della carenza dei medici.
Il riconoscimento di ospedale di area disagiata avrebbe dovuto rappresentare un punto di
partenza per costruire una solida rete di collaborazione interregionale, con accordi di confine
che avrebbero garantito la sopravvivenza e il funzionamento di un servizio vitale per tutti i
comuni dell’area altomolisana e dell’altovastese. Il progetto è stato, invece, colpevolmente
abbandonato.
Non c’è più tempo! Il mantenimento del riconoscimento di ospedale di area disagiata è vitale
per garantire il diritto alla salute, nel rispetto dei dettami della Costituzione.
Ricordiamo come già in passato si sono svolte manifestazioni di protesta con la Vertenza per
non morire (1993), il progetto Almosava (2012) e Il cittadino c’è (2016), in cui si chiedeva
con forza di ripristinare le diverse attività ospedaliere per il benefico di tutta la popolazione.
Chiediamo dunque a tutte/i le cittadine e i cittadini del nostro territorio, insieme a tutti i
sindaci dei paesi interessati, di intervenire all’incontro pubblico che si terrà ad Agnone il
giorno 27 settembre alle ore 11,00 in Piazza Unità d’Italia
durante il quale si tratteranno le
suddette tematiche e si deciderà il giorno in cui partecipare con tutti i sindaci coinvolti ad una
manifestazione di protesta presso la sede del Consiglio Regionale a Campobasso.
Convocando nel frattempo Consigli Comunali di urgenza per deliberare l’opposizione alla
riconversione del Caracciolo ad Ospedale di Comunità e la necessità del mantenimento dello
stesso come Ospedale di Area particolarmente disagiata e inviare le stesse, al Tavolo
Tecnico, ai Ministeri della Economia e della Salute, alla Struttura commissariale e alla
Regione Molise.
E’ giunto infatti il momento di rivendicare tutti insieme i nostri diritti e le nostre esigenze per
impedire la chiusura dell’ospedale e pretendere invece una sua concreta ristrutturazione al
fine di garantire una volta per tutte quella vera assistenza sanitaria di cui tutti abbiamo
bisogno.

I cittadini e le cittadine e le realtà del territorio

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Comunicazione istituzionale per la pubblica informazione, ciclo formativo organizzato dalla Guardia di Finanza

Lo scorso 23 settembre ha preso avvio, presso il Comando Regionale Molise della Guardia di finanza, il ciclo
formativo sul tema “Comunicazione istituzionale per la pubblica informazione”, rivolto a tutti i Comandanti dei
reparti del Corpo nella regione e aperto anche ai funzionari della Prefettura e dell’Agenzia delle Entrate di
Campobasso e Isernia.
L’evento, organizzato dal Centro Addestramento della Guardia di finanza di Campobasso, unitamente
all’Università degli Studi del Molise, con cui vige un accordo di reciproca collaborazione firmato nel 2024,
prevede tre giornate di studio e di laboratorio, durante le quali docenti del Corso di laurea in Scienze della
Comunicazione dell’Ateneo molisano sono invitati ad affrontare tematiche di specifico interesse per gli ufficiali
del Corpo, chiamati a garantire una comunicazione istituzionale capillare, organizzata e di qualità, a tutto
beneficio degli organi di informazione e dei cittadini molisani.
La prima giornata di studio, che ha visto anche la partecipazione del Prefetto di Campobasso, S.E. Dott.ssa
Michela Lattarulo, ha avuto inizio con gli indirizzi di saluto del Comandante Regionale Molise, Gen. B. Danilo
Petrucelli, e del Magnifico Rettore dell’Università degli studi del Molise, Prof. Giuseppe Peter Vanoli.
A seguire, gli interventi del Prof. Pier Paolo Bellini sul tema “Fattori di rischio nei processi comunicativi” e della
Dott.ssa Rebeca Andreina Papa su “L’ufficio stampa di una istituzione”.
Gli altri appuntamenti sono in programma il 2 ottobre, con gli interventi del Dott. Marco Stefano Birtolo e della
Prof.ssa Giuliana Fiorentino, e il 7 ottobre, con la presenza del Prof. Ivo Stefano Germano e della Dott.ssa Enrica
Cefaratti.

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Imprese, Bozzetti (Ffm): “A Milano la prima casa del Made in Italy in Fiera”

(Adnkronos) – Nasce a Milano la prima casa del Made in Italy all'interno di una fiera; una iniziativa nata dalla volontà del ministro per il Made in Italy, Adolfo Urso, dedicata ad imprenditori e operatori economici che qui potranno trovare un punto di riferimento per supportare e rilanciare la propria attività. "L'accordo di oggi -spiega il presidente di Fondazione Fiera Milano, Giovanni Bozzetti- è il primo effetto tangibile dell’alleanza per il Made in Italy a cui hanno aderito tutti gli organizzatori delle manifestazioni fieristiche e di tutte le associazioni di categoria e prevede la prima casa del Made in Italy all’interno di Fiera Milano, a Rho. Quindi la prima 'casa' in un sedime fieristico". La casa del Made in Italy "sarà molto importante per tutto il sistema imprenditoriale italiano" perché "gli operatori che arriveranno a Fiera Milano potranno assumere informazioni sul sistema di incentivi nazionale e regionale a loro favore"; al tempo stesso "gli investitori che arriveranno dall'estero potranno desumere quali sono gli aiuti, i contributi che il governo italiano dà per gli investimenti stranieri nel nostro Paese". Si tratta quindi di "una iniziativa che creerà un volano di sviluppo economico per il sistema imprenditoriale italiano e attrarrà maggiori investimenti in Italia".  "Ci tengo a ringraziare il ministro Urso -aggiunge Bozzetti- perché ha voluto che la prima casa del Made in Italy fosse a Milano". Del resto, "Fiera Milano è il principale sistema fieristico italiano e contribuisce con un indotto di 8,1 miliardi di euro nel territorio nazionale e di 4,3 miliardi nella regione Lombardia. A Milano, in particolare, abbiamo 4 milioni e mezzo di visitatori, oltre 50 manifestazioni fieristiche organizzate e oltre 30mila espositori". Ed è su questa base che "la casa del Made in Italy in Fiera Milano diventerà un punto importante di riferimento per tutti i nostri imprenditori e per gli operatori economici che parteciperanno alle manifestazioni; la 'casa' sarà sempre aperta e, in occasione alle manifestazioni, ovviamente vivrà".   Su tutto, conclude Bozzetti, "vorrei sottolineare che questa iniziativa si inserisce anche nell'ambito di una logica sistemica che bisogna necessariamente applicare: è finito il tempo dei campanili. Dobbiamo vestire tutti la maglia della Nazionale italiana, la maglia azzurra ed essere orgogliosi di essere italiani". Anche perché "il nostro sistema fieristico vale 1 miliardo e 400 milioni; in Germania vale 4 miliardi; dobbiamo affrontare una sfida internazionale e sono convinto che noi italiani, con la nostra creatività, con il nostro spirito di innovazione e con la nostra capacità, abbiamo tutte le carte in regola per superare anche il sistema fieristico tedesco. Ma dobbiamo essere uniti, perché solo uniti si vince". —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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POS 2025–2027, Gravina (M5S): Dopo le promesse dei parlamentari di centrodestra sul decreto Molise, solo nuovi tagli e rinvii

Dal tavolo tecnico che si è tenuto a Roma qualche giorno fa sono arrivate conferme purtroppo pesanti per la sanità molisana. Il nuovo Piano Operativo Sanitario 2025–2027 prevede la chiusura di un punto nascita e di un’emodinamica, tra Termoli e Isernia, la riconversione dell’ospedale Caracciolo di Agnone in presidio di comunità, la riduzione delle guardie mediche e il trasferimento del Cardarelli nell’ex Cattolica.

Il vero punto della discussione è che il Molise continua a subire decisioni calate dall’alto. Senza un impegno politico forte e concreto a Roma da parte dei nostri parlamentari – spiega il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Roberto Gravina –. Bisogna spingere in quella sede per garantire risorse stabili e l’aumento della dotazione finanziaria del Fondo Sanitario Nazionale, e quindi a pioggia anche di quello regionale, con un riparto finalmente più equo. Vanno infatti rivisti urgentemente proprio quei criteri di riparto che ad oggi finiscono per penalizzare le regioni più piccole e con aree interne come la nostra. Il criterio attualmente vigente, quello cosiddetto “capitario”, prende in parte in considerazione la popolazione anziana, ma resta guidato dal numero complessivo di residenti. Un meccanismo che penalizza il Molise, dove la popolazione è in costante diminuzione e la morfologia del territorio rende difficile garantire servizi capillari. Per questo servono correttivi immediati, altrimenti continueremo a rincorrere emergenze anziché programmare la sanità di domani. Mi rivolgo ai parlamentari molisani: chi ha sbandierato il famoso decreto Molise in campagna elettorale oggi ha il dovere di battersi davvero per la nostra sanità, impegnando il Governo amico a trovare risorse e soluzioni”.

“Il tavolo tecnico ministeriale ha valutato anche il tema del deficit dell’ASReM – sottolinea Gravina –, un debito che continua a crescere nonostante proclami e buone intenzioni. Anche l’Azienda sanitaria è chiamata ad efficientare le proprie risorse, evitando sprechi e garantendo che non siano i molisani a pagare gli errori. Ben venga l’idea del Policlinico regionale, ma va strutturata con serietà, come risposta vera al diritto alla salute.

Gravina continua la sua analisi mettendo in evidenza la distanza tra le promesse e la realtà: “Per anni il centrodestra ha agitato il cosiddetto decreto Molise, facendone uno slogan buono per ogni competizione elettorale, come la soluzione a tutti i problemi della nostra sanità. Oggi quel decreto è sparito dal dibattito e restano solo tagli ai servizi. Non sono bastati gli interventi spot che gli stessi parlamentari hanno spacciato come attuazione di un provvedimento mai nato e che – come loro stessi sostenevano – doveva azzerare il debito e chiudere la stagione del commissariamento”.

“Alla prova dei fatti – conclude Gravina – servono trasparenza sui piani, scelte nette e soprattutto coerenza: chi ha promesso che il Molise non avrebbe perso servizi essenziali, adesso deve spiegare ai cittadini perché sta accadendo l’opposto. Il punto non è scaricare colpe sul commissario o sul governo regionale, che devono applicare regole stringenti, ma pretendere a Roma un impegno concreto per modificarle e rendere davvero sostenibile la sanità molisana, perché non è più pensabile che per trovare la quadra si debba procedere con il taglio sistematico dell’assistenza sanitaria a livello territoriale.

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Festa di San Michele Arcangelo 2025: I Nomadi a Riccia per una serata indimenticabile

I festeggiamenti in onore di San Michele continuano a Riccia con la seconda serata, che promette emozioni e grandi ricordi. Domani, sabato 27 settembre, in Piazza Umberto I il palco della festa ospiterà una delle band più amate e longeve della storia della musica italiana: i Nomadi. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti del grande rock e del folk d’autore.

Alle ore 22:00, la storica band salirà sul palco per un concerto che ripercorrerà una carriera lunga oltre sessant’anni. Nati nel 1963 dall’incontro tra Beppe Carletti e Augusto Daolio, i Nomadi sono diventati un simbolo di impegno sociale e poetico. Hanno attraversato generazioni con brani indimenticabili come “Io vagabondo”, “Dio è morto” e “Un pugno di sabbia”, vendendo milioni di dischi e tenendo migliaia di concerti in tutta Italia. La loro musica, un mix di pop, rock e folk, continua a emozionare un vastissimo pubblico di tutte le età.

La serata si concluderà con un coinvolgente dj set per far ballare il pubblico fino a tarda notte. Anche per la serata di sabato, gli stand gastronomici rimarranno aperti per deliziare i visitatori con le specialità tipiche di Riccia. Protagonisti indiscussi il baccalà e i peperoni, un piatto che rappresenta l’unicità e il gusto della tradizione locale. Il Comitato Festa San Michele invita tutti a partecipare numerosi a questa serata di grande musica e festa.

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Campobasso/Cittadino straniero accompagnato al CPR per l’espulsione dal territorio italiano

Lo scorso 20 settembre, la Questura di Campobasso ha provveduto all’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Bari – Palese di un cittadino di nazionalità tunisina, irregolare sul territorio nazionale.

Il soggetto, condannato per reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia, furto e danneggiamento, si trovava ristretto presso il carcere del capoluogo.

Durante il periodo di espiazione della pena, l’Ufficio di Sorveglianza territorialmente competente per la località in cui il soggetto era precedentemente detenuto, ne aveva disposto l’espulsione a titolo di misura alternativa alla detenzione. Tuttavia, tale misura non era stata eseguita all’epoca per la mancata identificazione dell’uomo da parte della competente Autorità Consolare, condizione necessaria per il rimpatrio.

Per la gravità dei reati commessi, che offendono e mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica, nonché per la propensione a delinquere dimostrata,  il Prefetto di Campobasso, all’atto delle dimissioni dall’Istituto di pena, ha adottato nei confronti dello straniero un provvedimento di espulsione, per la cui esecuzione, il Questore ha disposto il suo trattenimento presso il C.P.R. di Bari, in attesa di accertamenti supplementari in ordine alla nazionalità dell’uomo ed all’acquisizione di un valido documento di viaggio.

Grazie al lavoro sinergico dei poliziotti delle varie articolazioni della Questura coinvolte, è stato possibile effettuare l’accompagnamento nonostante la riluttanza del soggetto all’esecuzione della misura.

Il lavoro condotto dall’Ufficio Immigrazione e dagli altri Uffici della Questura preposti al controllo del territorio ha perseguito la finalità principale di evitare il permanere in questo capoluogo di una persona connotata da evidenti segnali di pericolosità sociale.

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Scoperta del MIT: il muco contiene molecole che bloccano l’infezione da Salmonella

(Adnkronos) – Il muco, spesso ridotto a semplice sostanza appiccicosa, nasconde un sofisticato arsenale di molecole protettive. Una nuova ricerca condotta dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha identificato come specifiche molecole chiamate mucine siano in grado di difendere l’organismo dalla Salmonella e da altri batteri responsabili di malattie diarroiche. 
Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports, non si limita a identificare il meccanismo di difesa, ma apre concrete prospettive per lo sviluppo di mucine sintetiche da utilizzare nel trattamento o nella prevenzione di malattie di origine alimentare. Questo approccio potrebbe offrire una soluzione a basso costo a una sfida sanitaria globale che genera miliardi di costi annuali in tutto il mondo. La ricerca si è concentrata sulla MUC2, una mucina tipicamente presente nell’intestino. Le mucine sono polimeri a forma di spazzola, composti da complesse molecole di zuccheri (glicani) legate a una spina dorsale peptidica. 
I ricercatori hanno scoperto che quando la Salmonella enterica viene esposta alla mucina MUC2, il batterio interrompe la produzione delle proteine codificate sull'”isola di patogenicità 1” (Salmonella pathogenicity island 1, SPI-1), essenziali per il sistema di secrezione di tipo 3 (T3SS) che permette al batterio di infettare le cellule ospite. Ulteriori analisi hanno rivelato che la MUC2 raggiunge questo risultato disattivando una proteina batterica di regolazione cruciale, nota come HilD. Bloccando questa proteina, la mucina impedisce l'attivazione dei geni T3SS. Utilizzando simulazioni computazionali, è stato dimostrato che alcuni monosaccaridi, come GlcNAc e GalNAc, possono legarsi al sito attivo della proteina HilD. Tuttavia, lo spegnimento dei geni avviene solo quando questi glicani sono ancorati alla spina dorsale peptidica della mucina. Lo studio ha inoltre rivelato che una mucina simile, la MUC5AC, presente nello stomaco, condivide questa capacità. I ricercatori dell'MIT, guidati da Katharina Ribbeck, Andrew and Erna Viterbi Professor of Biological Engineering e autrice senior dello studio, intendono ora esplorare l'uso di versioni sintetiche di queste molecole per potenziare le difese naturali del tratto gastrointestinale. 
La dottoressa Ribbeck ha espresso l'obiettivo strategico della ricerca: “Utilizzando e riformulando questo motivo dal sistema immunitario innato naturale, speriamo di sviluppare strategie per prevenire la diarrea prima ancora che inizi. Questo approccio potrebbe fornire una soluzione a basso costo a una grande sfida sanitaria globale che costa miliardi ogni anno in perdita di produttività, spese sanitarie e sofferenza umana”. 
Una delle applicazioni più promettenti per le mucine sintetiche è la profilassi pre-esposizione. Queste molecole potrebbero essere incorporate in compresse masticabili o in sali per la reidratazione orale, da consumare prima di recarsi in aree endemiche per la Salmonella o altre malattie diarroiche comuni. 
Come ha spiegato la ricercatrice Kelsey Wheeler, co-autrice principale dello studio: “I mimic della mucina brillerebbero in particolare come preventivi, perché è così che il corpo ha evoluto il muco, come parte di questo sistema immunitario innato per prevenire l'infezione”. La strategia si basa sull'idea di rafforzare le barriere mucose nelle aree del tratto gastrointestinale che la Salmonella tende a infettare. La ricerca è stata sostenuta da diversi enti, tra cui l'U.S. Army Research Office, l'U.S. National Science Foundation e il National Institutes of Health.  Immagine di cover per gentile concessione dei ricercatori del MIT —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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