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Bando autoimprenditorialità, presentati 164 progetti per la creazione di nuove imprese

Riceviamo e pubblichiamo

“Sono ben 164 i progetti di nuova impresa presentati a valere sul bando dell’autoimprenditorialità, misura 6.4.1 del POR FESR 2014-2020”. Lo comunicano il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e l’assessore regionale alle attività produttive, Carlo Veneziale. “Un segnale chiaro: il Molise ha voglia di ripartire, tornando a credere nelle sue possibilità di sviluppo e di crescita, ed i molisani lo fanno accettando la sfida di diventare imprenditori. Merito della ritrovata fiducia, anche nelle istituzioni, dei dati incoraggianti dell’economia e delle iniziative messe in atto dall’amministrazione regionale. C’è ancora tanto da fare – spiegano Frattura e Veneziale – e ne siamo consapevoli ma, grazie alla nuova programmazione, abbiamo oggi la possibilità di investire importanti risorse in nuove imprese e nuove idee, al passo con i tempi e con le esigenze del mercato”.

Con l’azione 6.4.1, dedicata all’autoimprenditorialità attraverso la creazione di imprese nell’intero territorio regionale, la Regione Molise ha destinato due milioni di euro, a valere sui fondi Por Fesr Fse 2014-2020, ai disoccupati e percettori di misure di sostegno al reddito over 30 che volevano diventare imprenditori. Gli avvisi, pubblicati sul BURM del 4 luglio scorso, sono scaduti il 16 settembre ed è già iniziata la fase di istruttoria delle pratiche. Uno di essi era riservato agli ex lavoratori dell’area di crisi complessa.

“L’ammontare delle richieste di finanziamento pervenute è pari a 5,469milioni di euro, di cui 288mila euro riguardanti progetti presentati da ex lavorati dell’area di crisi complessa. Una risposta importante in termini generali ed un primo segnale di ripresa, anche di fiducia nel futuro, da parte di chi, come gli ex lavoratori dell’area di crisi complessa, ha risentito maggiormente della crisi economica che ha colpito il Molise e che – concludono Frattura e Veneziale –  grazie agli incentivi messi in campo da questo governo regionale avranno molteplici opportunità per tornare ad essere parte attiva del tessuto produttivo molisano”.

Presidenza Regione Molise
via Genova, 11 – 86100 Campobasso
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Corso di tennis, sabato l’open day al Cus Molise

Dal Cus Molise riceviamo e pubblichiamo

Anche il tennis entra nella grande famiglia sportiva del Cus Molise. Grazie alla collaborazione con la Urban Sport Tennis del maestro nazionale Pasquale Iacobucci, il centro universitario sportivo lancia un corso di mini tennis riservato ai bambini dai 5 ai 10 anni. Un’iniziativa lodevole, volta a promuovere la pratica di questa disciplina in regione e a far crescere i più piccoli attraverso uno sport che richiede grande attenzione e tanta grinta. Sabato pomeriggio dalle 15 alle 17 ci sarà l’Open Day, utile a chi vuole avvicinarsi al tennis per conoscere i segreti di questo bellissimo sport. Successivamente, le lezioni del 25 e del 27 settembre saranno gratuite. Il corso vero e proprio partirà dal 2 ottobre. Le lezioni si svolgeranno il lunedì e il mercoledì dalle ore 18 alle ore 19 al Palaunimol. Per informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria del Cus Molise allo 0874-404980 oppure allo 0874-404981.  “Siamo contenti di aver stipulato questa collaborazione con il Cus Molise – spiega Pasquale Iacobucci – avremo l’opportunità di lavorare in una struttura all’avanguardia e questo ci permetterà di svolgere lezioni di buon livello. L’auspicio è che il corso possa avere un buon riscontro numerico in modo da promuovere nella maniera migliore la pratica del tennis nella nostra regione. Ringrazio il Cus che ci ha dato fiducia, lavoreremo con tanto impegno ed entusiasmo per ottenere insieme dei risultati importanti”.

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L’intervista/ Il Molise tra Costituzione e politica

Riuscire a portare decine di persone a parlare della Costituzione e delle scelte che la politica dovrà fare in vista delle prossime elezioni è impresa non facile; ci sono riusciti Adele Fraracci e Mino Dentizzi con la presentazione del loro libro “Appunti sulla nostra Costituzione nel periodo referendario”, nella sala consiliare del Comune di Campobasso. Gran parte dell’incontro si è sviluppato intorno ai temi della politica, con l’annuncio dei relatori della predisposizione di un manifesto culturale, in grado di catalizzare l’attenzione delle migliori intelligenze della sinistra molisana. Abbiamo deciso di intervistare gli autori e per farlo abbiamo scelto il luogo più tranquillo possibile: un bar.

A chi tocca difendere la Costituzione, oltre che agli organismi istituzionali?

“Mi sembra chiaro che ci hanno pensato i cittadini, con il referendum – dice la Fraracci – e di sicuro non lo sta facendo la classe politica. Sono sicura, ad esempio, che il mondo della scuola, dal quale provengo, difende la Costituzione, che si studia con attenzione. Ne parliamo durante l’anno scolastico, presentiamo progetti sul tema; con grande soddisfazione posso dire che l’interesse dei giovani verso i valori costituzionali è anche maggiore rispetto a quello degli anziani”.

Si è parlato di un manifesto politico-programmatico con dei paletti precisi. Spiegatelo ancora

“Porteremo questo manifesto in tutte le realtà del Molise, se troveremo ospitalità dalla classe amministrativa – dice Dentizzi – partendo da domande chiare: cosa fare del Molise? Come fare per meritarlo? Abbiamo grandi risorse e, secondo me, anche gli immigrati lo sono; forse non tutti sanno che in alcune piccole realtà tengono le scuole in piedi, ne impediscono la chiusura. Allora come fare per non farli andare via? E come fare per trattenere i molisani che tornano in regione? C’è un dato sconfortante: molti ex-emigranti rientrano in Molise, da anziani, ma con il passare del tempo, vuoi perché non trovano adeguata assistenza sanitaria, vuoi per l’incidenza della tassazione e la penuria di servizi di assistenza, rientrano nelle nazioni dove hanno vissuto parte della vita. Allora noi dobbiamo coinvolgere le persone sui grandi temi, ma nel contempo incidere sulla politica, fornendo idee e proposte, ma anche qualche diniego. Diciamo: stop ai dinosauri in politica, vogliamo scegliere un presidente che non abbia secondi fini e sia privo di qualunque conflitto d’interesse. Pertanto stop anche agli imprenditori, nel ruolo di presidente, perché bisogna impedire qualunque ipotesi di commistione tra interesse pubblico ed affari privati. Vogliamo dare alla sinistra questo contributo e parteciperemo a tutti i tavoli ai quali saremo invitati. Ieri abbiamo potuto verificare che c’è grande voglia di partecipazione da parte della gente che ascoltava- conclude Dentizzi – ed è stata chiaramente dimostrata; dobbiamo saperli coinvolgere per costruire il programma delle azioni da intraprendere. Alla fine potremmo anche esprimere un candidato proprio da proporre al centro sinistra. Non escludiamo a priori per età o esperienza maturata in politica, non è un fatto anagrafico e non siamo per la rottamazione. Anche i politici ‘storici’ saranno bene accetti, se si metteranno a disposizione, per aderire ad un programma senza fini personali e per concorrere liberamente alla scelta del presidente”.

Che giudizio date dell’attuale centro sinistra molisano?

“Il centro sinistra ha sbagliato, questo è sotto gli occhi di tutti, perché, per fini elettorali e calcoli matematici, ha ceduto a logiche di potere – dice la Fraracci. Noi, come detto, chiediamo ai politici ieri presenti nella sala consiliare del Comune – e non solo a loro – di far parte del nostro progetto. Ci sono finalità politiche nel ‘nostro’ movimento? Non lo nego, perché non è un fatto negativo. Abbiamo deciso di scendere in campo in tema elettorale, senza aspettare ordini ‘superiori’, perché non vogliamo che si verifichino candidature inadeguate o passive, funzionali al sistema di potere e che sviliscono il sistema democratico. La politica è sintesi che deve provenire dal basso; servono persone libere ed indipendenti. Con la riforma del Titolo V, la politica è diventata esercizio di potere e voto di scambio; ora i cittadini si devono fare avanti e contribuire al cambiamento. Un appunto particolare lo rivolgo al PD, come partito maggiore della coalizione di governo: non si è aperto alla gente e non ha favorito la discussione interna. Può ancora rimediare”.

Parole chiare e concetti precisi; la forte partecipazione collettiva all’incontro è un segnale, che la classe amministrativa farà bene a cogliere ed interpretare.

Stefano Manocchio

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SCUOLA/ Alla Andrea d’Isernia il Progetto biennale Erasmus + “E-mate”

Riceviamo e pubblichiamo

L’Andrea d’Isernia apre le porte agli stranieri!

Tra il 25 e il 29 Settembre la Scuola Media Andrea d’Isernia avrà 22 studenti e 12 docenti in più!

Proseguono infatti le mobilità all’interno del Progetto biennale Erasmus + “E-mate” (Enhancing Multilinguism Among Teenage Entrepreneurs).

Insegnanti e alunni provenienti da Turchia, Francia, Spagna e Germania saranno ospiti della Scuola Secondaria di Primo grado.

Il progetto, momento di formazione e crescita professionale ed umana, oltre ad opportunità stimolante ed innovativa per i giovani europei, ha come tema il “multilinguismo” e la divulgazione delle lingue comunitarie più in uso.

Sarà una settimana ricca di attività didattiche e sportive, escursioni e visite culturali sul territorio e fuori provincia. Gli alunni saranno impegnati in workshop interattivi di scienze, arte, storia e geografia. Vivranno insieme alla famiglia ospitante e condivideranno le giornate con i loro nuovi compagni di scuola.

Questa è la terza delle cinque mobilità transnazionali programmate nell’ambito del Progetto europeo. Nei mesi di Marzo e Maggio 2017, infatti, docenti e ragazzi dell’Istituto sono stati protagonisti di un’esperienza di studio e di scambio culturale in Germania e Spagna, mentre nuove mobilità sono previste per la prossima primavera in Francia e Turchia.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Mariella Di Sanza

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Petraroia: “Politiche abitative. il diritto alla casa non e’ un privilegio!”

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Nell’ultimo decennio si è registrata un’impennata dei casi di povertà estrema, parte consistente del ceto medio è scivolata nella povertà e tra i diritti elementari di cittadinanza si è accentuata l’emergenza abitativa per un numero crescente di nuclei familiari rimasti vittime della peggiore crisi economica del dopoguerra, partita nel 2007 e non ancora superata nonostante annunci che confondono la ripresa del PIL con le condizioni materiali di vita di milioni di italiani.

In Molise, l’ISTAT certifica che un cittadino su quattro vive al di sotto della soglia di povertà, ma all’interno di questa statistica sono aumentati notevolmente i numeri di coloro che non hanno più la possibilità di accedere ai bisogni primari.

I comuni che hanno la competenza delle politiche sociali non dispongono di fondi adeguati per intervenire, alle province sono state sottratte le competenze del sociale, le regioni ricevono trasferimenti nazionali irrisori per contrastare la povertà estrema ed i tagli ai servizi pubblici, al sistema sanitario, ai trasporti, alla scuola e all’assistenza sociale non aiutano chi ha perso il lavoro e non dispone di alcun reddito.

In un simile contesto le istituzioni dovrebbero monitorare i bisogni più impellenti come ad esempio quello del diritto alla casa, accertare l’andamento del numero degli sfratti per morosità incolpevole, verificare il crescere del debito degli inquilini delle case popolari e pianificare un’azione sistematica di aiuto alle famiglie in difficoltà attivando una moratoria degli sfratti e una sanatoria, almeno parziale, dei debiti contratti da persone rimaste prive di lavoro, di ammortizzatori sociali e che non riescono a trovare una nuova occupazione.

Il dramma di centinaia di famiglie molisane costrette a indebitarsi per pagare le bollette, per fare la spesa di generi alimentari o per curarsi, e che hanno accumulato migliaia di euro di debiti per non aver pagato con regolarità il fitto della casa, è una questione sociale e non solo un problema di quelle famiglie.

La Regione Molise ha il dovere di attenersi alle leggi nazionali e regionali che disciplinano il diritto alla casa, ha l’obbligo di stanziare i fondi per la morosità incolpevole per evitare sfratti ingiusti e non può lasciare nella sofferenza centinaia di persone che da anni lottano con ogni mezzo per non essere sfrattate.

Michele Petraroia

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Iorio: “Legge elettorale, il centrosinistra non vuole il coinvolgimento dei cittadini”

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C’è un gran discutere della riforma della legge elettorale eppure nessuno si sofferma a riflettere seriamente sulla questione partendo dal presupposto principale che dovrebbe guidare l’intero percorso: la difesa e la tutela della democrazia.

Personalmente condivido l’esigenza di apportare modifiche all’attuale sistema di voto per le elezioni regionali, soprattutto migliorando la rappresentanza delle varie fasce del territorio molisano e garantendo ai cittadini l’assenza di esponenti delle istituzioni con conflitti di interesse.

Ma siamo certi che questo sia il momento giusto per attuare tale riforma? Quali sono le conseguenze che essa comporterà sulla democrazia?

Alcide De Gasperi sosteneva che un politico guarda alle future elezioni, uno statista guarda alla prossima generazione. Io credo che, in un discorso che poco interessa agli elettori sempre più scollati dalla politica incapace di dare risposte ai loro bisogni, nel momento in cui l’intero consiglio regionale si accinge a riformare il sistema elettorale, bisogna ragionare da statisti e non da politici. Bisogna quindi agire nel rispetto del popolo sovrano e nel rispetto delle leggi in vigore.

Questa premessa era necessaria perché, al di là dei tatticismi delle varie proposte in campo che conducono il discorso sull’abrogazione del listino, sull’eliminazione del voto disgiunto, sulla riforma dei collegi, c’è un dato che nessuno  degli addetti ai lavori ha preso in considerazione: il coinvolgimento dei cittadini che sono i principali attori della democrazia.

Bene, una riforma elettorale approvata da questo consiglio regionale a 5 mesi dal voto non consentirebbe ai molisani, se non fossero d’accordo con il testo approvato dall’aula,  di potersi esprimere sull’argomento con il referendum abrogativo. L’articolo 12 dello Statuto della Regione Molise, infatti, recita che “La richiesta di referendum non è ammessa nell’anno precedente la scadenza del Consiglio regionale”.

Sarebbe allora il caso, per una volta in questi anni di legislatura di centrosinistra, che la maggioranza uscente percorra una strada che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati perseguendo l’obiettivo di una massima condivisione dentro e fuori il consiglio regionale.

Michele Iorio

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SANITA’/Torna all’I.R.C.C.S. Neuromed la Notte dei Ricercatori

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Al Neuromed di Pozzilli una giornata per avvicinare scienza e cittadini. Per capire la passione e le speranze di chi ha scelto il mestiere della ricerca. Per conoscere uno dei più appassionanti, ma anche più difficili, cammini professionali che un giovane possa intraprendere. E per affacciarci a cosa il futuro potrebbe ancora riservare.

È lo spirito della Notte Europea dei Ricercatori, un evento promosso dalla Commissione Europea fin dal 2005 e che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e centinaia di Istituzioni di ricerca in tutti i Paesi europei. Per l’I.R.C.C.S. Neuromed e la Fondazione Neuromed il 2017 segna la quarta edizione, dopo il grande successo riscontrato in quelle precedenti, nel corso delle quali sono stati coinvolti migliaia di studenti e cittadini.

Il tema di quest’anno è “Research & Innovation for better health” ed è per questo che l’edizione 2017 si arricchisce di nuovi eventi, di nuove attività legate alle ricerche condotte dal Neuromed nel settore delle Neuroscienze. Per questo la celebrazione, oltre a svolgersi come tradizione a Pozzilli, verrà arricchita da un secondo evento, previsto il 29 settembre, nel Polo di Innovazione Neurobiotech di Caserta.

La mattina del 28 settembre 2017, a partire dalle ore 9.00, le porte del Parco Tecnologico di Pozzilli si apriranno a gruppi di studenti delle scuole del territorio. In questo modo i giovani avranno l’occasione di incontrare una realtà dedicata alla ricerca e all’innovazione in diversi campi di frontiera della biomedicina. Conoscenza delle attività e delle strumentazioni, dialogo informale e libero con i ricercatori, partecipazione a esperimenti interattivi: un contributo al futuro dei giovani molisani e alla crescita culturale ed economica della Regione.

Proprio nel corso dell’appuntamento di giovedì 28 settembre il pubblico potrà anche conoscere a fondo la Banca Biologica del Progetto Moli-Sani. Decine di migliaia di campioni raccolti da altrettanti cittadini, conservati a 196 gradi sotto zero in azoto liquido. In rete con tutte le altre strutture simili d’Europa, rappresenta un tesoro per le ricerche del futuro. Non bisogna dimenticare, infatti, che le biobanche sono state inserite dalla rivista “Times” tra le dieci idee in grado di cambiare il mondo. La presentazione al pubblico di questa realtà molisana, e delle sue grandi potenzialità per la medicina, è inserita nel grande calendario della European Biotech week.

Ma la Notte dei Ricercatori non si rivolge solo agli studenti. La ricerca scientifica è alla base della nostra civiltà. Ed è la radice sulla quale crescono le speranze di nuove cure e di nuovi metodi di prevenzione delle malattie. In altre parole, riguarda tutti i cittadini. E tutti sono per questo invitati a visitare, nel pomeriggio della stessa giornata a partire dalle ore 18.30, il Centro ricerche Neuromed di Pozzilli. Le porte dei laboratori saranno aperte al pubblico, e i ricercatori saranno ancora disponibili per discutere, rispondere, chiarire.

L’apertura dei laboratori caratterizzerà anche la mattinata dell’evento di Caserta. Verrà presentato il Polo di Innovazione Neurobiotech ed i suoi campi di frontiera, come la medicina personalizzata, l’epigenetica, le Big Data analysis, la connessione cervello-computer e la neurocibernetica. Proprio in quest’ultima sede si terrà un importante Simposio Scientifico dal titolo “Dai Big Data alla salute personalizzata: le nuove frontiere della ricerca.”

La scienza– dice il Professor Luigi Frati, Direttore Scientifico del Neuromed – è una componente fondamentale della nostra società e del suo tessuto democratico. Oltre che, naturalmente, della nostra vita quotidiana. Prima di tutto da un punto di vista culturale, con la continua ricerca, il mettere in discussione le idee, il dibattito incessante, la condivisione delle conoscenze. Ma anche da un punto di vista concreto, se pensiamo a come la nostra vita sia completamente permeata dalle conquiste scientifiche e tecnologiche, che rappresentano anche ricchezza per una Nazione. Con la Notte dei Ricercatori, il Neuromed partecipa così al grande sforzo europeo di portare i cittadini non solo a conoscere più approfonditamente il cammino scientifico, ma anche a dialogare con i ricercatori. È giusto che il pubblico sia sempre correttamente informato sulle strade che la scienza percorre, e in questa iniziativa i nostri ricercatori adempiono ad un loro fondamentale dovere: essere tra la gente per condividere questa grande avventura”.

Ufficio Stampa e Comunicazione Scientifica

I.R.C.C.S. Neuromed

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CALCIO/Trofeo Coni 2017, presente anche il settore giovanile e scolastico della Figc Molise

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Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, in sinergia con le Federazioni Sportive Nazionali ed il Cip, ha istituto una manifestazione annuale, a carattere nazionale, denominata TROFEO CONI. L’evento si è articolato in differenti fasi, affidate alle Federazioni Sportive Nazionali o direttamente alle strutture Regionali del CONI, fino a giungere alla disputa di una finale nazionale che si svolgerà nelle Marche, a Senigallia, dal 21 al 24 settembre. Nell’ambito di tale attività il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC ha sviluppato, per quanto riguarda il calcio, un progetto tecnico 3:3 riservato ai tesserati nella categoria Esordienti . Tutti i ragazzi e le ragazze partecipanti al TROFEO “CONI” 2017 devono essere nati/e tra il 01/01/2004 e il 31/12/ 2005. L’attività, che è obbligatoriamente di carattere misto, prevede la partecipazione alle gare di giovani calciatrici della categoria Esordienti. Per quanto riguarda il Settore Giovanile e Scolastico del Molise, guidato dal Coordinatore Federale dott. Gianfranco Piano, è stata già individuata la squadra che parteciperà alle fasi nazionali di Senigallia in programma dal 21 al 24 settembre prossimi: si tratta della San Leucio Isernia, unica società ad avere i requisiti richiesti dal regolamento e che già lo scorso anno ha preso parte alle finali nazionali in Sardegna. Il referente tecnico ed organizzativo, e giudice sportivo, per quanto riguarda la regione Molise è il prof. Gianfranco Mastrogiacomo, Responsabile dell’Attività di Base del Settore Giovanile e Scolastico regionale. La cerimonia di apertura è in programma il 21 settembre in Piazza Garibaldi dove gli atleti sfileranno prima di iniziare a sfidarsi, ognuno nella sua disciplina. Prevista anche una cerimonia di chiusura il 23 settembre con uno spettacolo pirotecnico.

CAMPOBASSO 20-9-2017

L’UFFICIO STAMPA

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L’articolo di Repubblica sul ‘caso’ Biocom-Frattura

Riportiamo il testo integrale dell’articolo a firma di Sergio Rizzo, relativo al ‘caso’ Biocom-Frattura, pubblicato su Repubblica lo scorso 18 settembre.

Voltafaccia e insabbiamenti i colpi bassi tra governatori nella regione dei veleni

DI SENTENZE del Consiglio di Stato che ribaltano in appello decisioni del Tar ne abbiamo viste a bizzeffe. Nessuna, però, come quella che costringerà una piccola società molisana a restituire alla Regione 265mila euro di contributi pubblici revocati. C’è tutto, dietro quelle otto paginette sfornate dalla quinta sezione di palazzo Spada e pubblicate il 12 settembre. C’è l’inaccettabile lentezza della giustizia: quasi cinque anni dal primo al secondo grado. E c’è la solita stucchevole commistione fra la politica e gli affari, proposta in una versione inedita. Perché il proprietario della piccola società di cui sopra, la Biocom srl, che ora deve restituire i denari alla Regione, era lo stesso governatore regionale Paolo Di Laura Frattura. Ma c’è, soprattutto, l’istantanea di un mondo nel quale il confine fra interessi pubblici e privati si dissolve in una nebbia impalpabile: la destra con la sinistra, i rapporti personali con la funzione pubblica, il giudice con l’imputato.

La vicenda comincia dieci anni fa, quando un imprenditore chiede i contributi alla Regione per un impianto di biomasse a Termoli. I soldi pubblici non mancano. Dopo il terremoto del 2002 nel Molise si è riversato un fiume gonfio di euro. Così tanti quattrini che il governatore forzista Michele Iorio innaffia l’intera Regione, finanziando di tutto: fabbriche di automobili, allevamenti di seppie, ippovie, trasmissioni televisive… E qualche gocciolina arriva anche alla Biocom. Il suo proprietario si chiama Paolo Di Laura Frattura, figlio di quel Ferdinando governatore molisano nel 1988. Anche lui coltiva ambizioni politiche, ed è legatissimo a Iorio. Tanto che nella sua scia si candida per ben due volte alla Regione con Forza Italia ma non viene eletto.

Poco importa. Per quell’intreccio fra politica, affari, amicizie e parentele in salsa molisana sono anni ruggenti. Gli anni in cui Frattura con la sua società Immobiliare Le Torri realizza un complesso edilizio che ha già una destinazione precisa: sarà la nuova sede della Regione. L’impresa che materialmente la costruisce si chiama Nidaco, ed è di proprietà di Nicandro Cotugno, socio di minoranza della sua Immobiliare nonché figlio del futuro presidente del consiglio regionale Vincenzo Cotugno e di sua moglie Giuseppina Patriciello, sorella del potentissimo eurodeputato Pdl Aldo Patriciello.

Tutto sembra filare per il verso giusto, finché a giugno 2011 la Regione revoca il finanziamento di 265mila euro alla Biocom perché l’impianto non è stato realizzato nei tempi stabiliti. La colpa è delle lungaggini burocratiche al Comune di Termoli, ma comunque Frattura deve restituire i soldi. E dopo questa tegola, eccone subito un’altra ben più grossa. Iorio decide di acquisire la nuova sede con bando pubblico, facendo così sfumare la vendita alla Regione del complesso edilizio dell’Immobiliare: un affare da 60 milioni. Il colpo è durissimo. In questo scenario, con le elezioni regionali alle porte, matura un clamoroso strappo politico. Frattura molla Iorio e si candida con il centrosinistra benedetto anche da Renzi. Iorio però vince ancora. Frattura non si perde d’animo e fa ricorso al Tar, che gli dà ragione: le elezioni si devono ripetere. Presidente del Tar è Goffredo Zaccardi, ex capo di gabinetto di Bersani. Ed è lo stesso Tar che qualche mese dopo gli dà ancora ragione annullando pure la revoca del finanziamento regionale alla Biocom.

Le elezioni del febbraio 2013 sono un trionfo di Frattura e del clan. L’incarico di capo di gabinetto va a Mariolga Mogavero, ingegnere che condivide con Gilda Maria Antonelli, la compagna del governatore, il pacchetto azionario della società Gap consulting che aspira a realizzare un altro impianto a biomasse con supporto regionale. Suo marito Luca Di Domenico, per giunta, è il fratello di Marilina Di Domenico, ex assessora della giunta comunale di Campobasso già guidata da Giuseppe Di Fabio che è il mandatario elettorale di Frattura.

A guastare la festa ci pensa Iorio. Il 14 marzo 2013, due giorni prima dell’insediamento del nuovo presidente, l’ormai ex governatore firma il ricorso al Consiglio di stato contro la sentenza di Zaccardi sul finanziamento dell’impianto a biomasse mai realizzato. E della cosa inizia a interessarsi anche un sostituto procuratore di Campobasso. Convinto che nell’affare dei finanziamenti pubblici a Biocom ci sia qualcosa da chiarire, Fabio Papa incarica la squadra mobile di indagare. Ottenendo una risposta pressoché immediata e lapidaria: «Non vi sono rilevi di natura penale». Il pm non si fida e chiede un supplemento d’inchiesta, stavolta alla Digos. A questo punto interviene il questore di Campobasso, che dirotta l’indagine di nuovo alla mobile. L’ingerenza manda Papa su tutte le furie e il questore si ritrova indagato per il reato di abuso d’ufficio. A cui si aggiunge l’ipotesi di favoreggiamento personale, suffragata da un dettaglio: il capo di gabinetto del questore è Giuliana Di Laura Frattura, la sorella del presidente della Regione.

In men che non si dica la situazione precipita in un diluvio di veleni. Papa deve lasciare l’inchiesta, affidata a un suo collega colto dal fotografo di un giornale locale a tavola con l’avvocato di Frattura. E viene subito archiviata. Idem l’indagine sul finanziamento a Biocom. Frattura, poi, lo querela e Papa va sotto processo. L’accusa, un presunto ricatto ai suoi danni messo a punto durante una cena fra lui, il pm e la giornalista Manuela Petescia, amica di Papa e direttrice di una tivù locale (Telemolise) implacabile con il governatore che si è vista bloccare i contributi pubblici. Episodio denunciato solo un anno e mezzo dopo la data (incerta) in cui sarebbe avvenuto, con unico testimone sempre l’avvocato di Frattura. Di più: nel dibattimento emerge il particolare che quella cena non c’è mai stata. Papa è scagionato, ma intanto l’hanno spedito a occuparsi delle scartoffie del tribunale civile di Chieti.

Mentre dal passato ecco riemergere il fantasma di quei 265mila euro pubblici versati dieci anni fa alla società del governatore, che ora dovrebbero essere restituiti alla Regione. Subito dopo l’elezione, nel marzo 2013, Frattura ha provveduto a liberarsi del pacchetto azionario della Biocom, che peraltro era stata già messa in liquidazione, vendendolo proprio al liquidatore. Un altro politico: il commercialista Vittorio Del Cioppo, candidato nel 2013 con i dipietristi al consiglio regionale. Nel suo caso, senza fortuna. Dietro le quinte, però, c’è ancora Frattura. L’avvocato della Biocom di Del Cioppo nella causa al Consiglio di Stato contro la Regione è sempre lo stesso Salvatore Di Pardo: il legale del governatore. E Frattura non può far altro che riconoscere il debito. All’epoca ha dovuto rilasciare una fidejussione alla Regione che ora, come presidente della Regione vittorioso nella causa contro se stesso, dovrà escutere a se stesso.

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Mentre il Molise cerca ancora una legge sul Turismo, il Salone del Camper a Parma chiude con numeri record

Red carpet al Salone del Camper che ha chiuso ieri la sua ottava edizione con circa 132 mila visitatori. Una crescita del 4,3 % rispetto al 2016 che consolida e rafforza ulteriormente l’appuntamento di Fiere di Parma e APC – Associazione Produttori Caravan e Camper, oggi già secondo d’Europa.

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