(Adnkronos) – La trasformazione digitale della scuola europea compie un passo decisivo: è partito il progetto pilota AI Classroom, un'iniziativa congiunta di Acer e Intel che porta l'intelligenza artificiale (AI) direttamente in 50 istituti pionieri in tutto il continente. L'Italia è tra i Paesi coinvolti, insieme a Regno Unito, Spagna, Bulgaria, Finlandia e Svezia, con l'estensione imminente a Irlanda e Polonia. Il progetto mira a rivoluzionare la didattica, offrendo agli insegnanti strumenti AI avanzati per alleggerire il carico amministrativo e, soprattutto, per personalizzare l'esperienza educativa. "Così gli insegnanti pianificano le lezioni con l’AI, utilizzano data science e personalizzano con facilità le lezioni sui diversi bisogni formativi dei ragazzi", riassume l'obiettivo centrale dell'iniziativa. Il cuore dell'iniziativa risiede nell'hardware specifico. I docenti piloni utilizzeranno i PC Acer TravelMate AI e Acer Chromebook Plus, dispositivi che integrano rispettivamente Microsoft Copilot e Google Gemini. Questi strumenti basati sull'AI sono impiegati in quattro aree strategiche: Tutoraggio personalizzato: miglioramento delle esperienze di apprendimento per gli studenti. Efficienza amministrativa: ottimizzazione dei sistemi di gestione dell'insegnamento. Progettazione curriculare: assistenza nella creazione di programmi di studio e lezioni interattive. Analisi didattica: supporto nell’analisi dei trend nella correzione di test e compiti, permettendo di pianificare interventi mirati in base alle lacune. L'ecosistema solido, sostenuto da rivenditori certificati e dalle collaborazioni con Google e Microsoft, è essenziale per il successo del progetto. AI Classroom si inserisce in un quadro più ampio di potenziamento delle competenze digitali. L'iniziativa si affianca e si integra con "Skills For Innovation" (SFI) di Intel, un programma di formazione per docenti già riconosciuto dalla Commissione Europea come pienamente allineato al quadro EU DigComp.
Mentre Intel SFI fornisce il framework pedagogico (formazione, percorsi e attività), l'AI Classroom di Acer mette a disposizione gli strumenti tecnologici concreti (PC con AI e piattaforme).
Cristina Pez, Commercial Director B2B and Education di Acer EMEA, ha sottolineato l'impatto sul ruolo dell'insegnante: “La nostra priorità è valorizzare gli insegnanti, fornendo contenuti e strumenti che li aiutino a preparare gli studenti alle competenze del futuro… Con il progetto AI classroom, Acer for education si posiziona come pioniere nel portare l’AI nelle scuole, non limitandosi al mondo dei docenti ma portando benefici all’intero istituto grazie al miglioramento dei processi di back office e amministrativi che supportano l’insegnamento.” I risultati di SFI, che ha coinvolto oltre 300.000 insegnanti in più di 150 Paesi, sono incoraggianti: un report Intel di fine 2024 ha attestato che l'85% degli insegnanti ha aumentato la propria fiducia nell'uso delle tecnologie e il 92% degli studenti si è sentito più coinvolto. "L'obiettivo principale del programma Intel Skills for Innovation (SFI) è integrare attività di sviluppo delle competenze nell'insegnamento e nell'apprendimento, con una forte attenzione alle applicazioni nel mondo reale," ha aggiunto Luigi Pessina, Director of Global Education Programs and Strategy di Intel. Questo duplice approccio è fondamentale per preparare gli studenti al mercato del lavoro che cambia rapidamente. Secondo il World Economic Forum, entro il 2030 saranno creati 170 milioni di nuovi posti di lavoro che richiederanno pensiero critico, creatività e competenze digitali avanzate, trasformando AI Classroom e SFI in strumenti essenziali per la formazione dei "lavoratori del futuro". —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
AI Classroom: Acer e Intel portano l’intelligenza artificiale nelle scuole europee
Azione Universitaria UNIMOL: Un impegno concreto per la pace e i diritti umani nella comunità universitaria
L’Università degli Studi del Molise, guidata dai principi di legalità internazionale, dignità umana e rispetto dei diritti fondamentali, prende posizione ferma sulle gravi violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Condanna con pari determinazione tutte le forme di violenza contro i civili, palestinesi e israeliani, richiamando l’attenzione sull’urgenza di un cessate il fuoco immediato, l’apertura dei valichi per gli aiuti umanitari e il rispetto delle risoluzioni internazionali.
Azione Universitaria UNIMOL, movimento studentesco dell’Unimol nato da Luglio 2025, condivide pienamente questa visione e si impegna a promuovere all’interno della comunità uniMol un messaggio di pace, giustizia e uguaglianza. Fondato su principi di partecipazione, responsabilità e formazione critica, Azione Universitaria vuole essere strumento di dialogo e crescita culturale per gli studenti, contribuendo a sviluppare una consapevolezza attiva sulle grandi questioni sociali e internazionali.
In particolare, Gabriel Rateni, Presidente del Circolo Universitario, ha espresso parole di profondo impegno e responsabilità in questo momento di crisi. Ha sottolineato l’importanza per la comunità studentesca di farsi portatrice di valori di pace, dialogo e rispetto reciproco, ricordando che solo attraverso la cultura e l’educazione si può costruire un futuro condiviso e libero da conflitti. Ha invitato tutti gli studenti a partecipare attivamente a iniziative che promuovano la solidarietà e la tutela dei diritti umani, ribadendo che il ruolo dell’università è fondamentale nel favorire una cittadinanza consapevole e attenta alle sfide globali. Richiama il recente appello del Presidente del Consiglio, che invita a un’azione diplomatica e politica dedicata a tutelare la vita delle popolazioni coinvolte nel conflitto.
Come comunità accademica, riteniamo che la cooperazione scientifica e culturale debba essere sempre coerente con i valori universali della solidarietà e della tutela dei diritti umani, sostenendo azioni di pace e dialogo e rifiutando ogni forma di violenza e discriminazione.
Siamo convinti che la responsabilità degli studenti e dei docenti sia quella di contribuire a costruire un mondo migliore, fondato sul rispetto reciproco e sulla piena attuazione dei diritti umani sanciti dalle Nazioni Unite, e invitiamo tutta la comunità universitaria a farsi portatrice di questi valori.
Crediti di Biodiversità: la risposta al “deserto urbano” delle città italiane
(Adnkronos) – La crisi degli habitat non riguarda solo le foreste remote, ma si ritrova drammaticamente anche nei centri urbani italiani. In occasione della Giornata Mondiale dell'Habitat, la nature tech company 3Bee e la sua divisione di AI & IoT Nature Intelligence, XNatura, hanno presentato i risultati di un'analisi sul patrimonio verde delle principali città, con dati che lanciano un chiaro campanello d'allarme. In testa alla classifica negativa si posiziona Milano, la cui situazione è stata definita un "deserto urbano": la città dispone di appena 25 metri quadri di verde (pubblico e privato) per cittadino – meno dello spazio occupato da tre posti auto – e si stima che abbia solo 1,28 piante per abitante. Seguono con dati critici anche Napoli (circa 37 m² e 1,82 piante), Torino (circa 46 m² e 2,32 piante) e Bari (circa 60 m² e 3,54 piante). Questi dati, raccolti attraverso l'uso di analisi satellitari, database pubblici e sensori in campo, costituiscono una base scientifica fondamentale per orientare la pianificazione urbana e definire strategie di adattamento climatico. La precisione dell'analisi è garantita da un approccio tecnologico avanzato. Simone Mazzola, CGO di 3Bee e XNatura, ha spiegato il metodo: “La nostra piattaforma di monitoraggio ambientale combina analisi satellitari, database pubblici, dati raccolti in campo da sensori e analisi di laboratorio con algoritmi di intelligenza artificiale per fornire dati accurati e aggiornati sulla natura e sulla biodiversità. Queste tecnologie ci permettono di processare grandi quantità di dati, rendendo possibile un monitoraggio costante e oggettivo degli impatti delle attività su natura, clima e biodiversità”. La ricerca sottolinea come il monitoraggio oggettivo sia cruciale per valutare i servizi ecosistemici offerti dal verde e per supportare le amministrazioni nell'identificazione delle aree prioritarie di rigenerazione. Di fronte alla crescente crisi degli habitat, i Crediti di Biodiversità emergono come lo strumento rivoluzionario per invertire la rotta. Si tratta di una certificazione che attesta e quantifica in modo rigoroso il miglioramento della biodiversità in una specifica area. Ogni credito rappresenta l'equivalente di 1.000 metri quadrati di habitat rigenerati e monitorati per un anno, con la tracciabilità dei risultati al centro del processo. Un passo cruciale verso la standardizzazione è stato compiuto il 23 settembre 2025 con la pubblicazione ufficiale dello standard UNI/PdR 179, una norma volontaria che ambisce a regolamentare la generazione di tali crediti a livello potenzialmente internazionale, prassi alla cui scrittura 3Bee ha partecipato attivamente.
Niccolò Calandri, CEO di 3Bee e XNatura, ha evidenziato il potenziale trasformativo di questo meccanismo: “Questo rappresenta un passo importante verso un'economia che riconosce e valorizza i servizi ecosistemici: fornisce uno strumento concreto per chi vuole essere parte della soluzione. Permette di trasformare la biodiversità da costo a opportunità, da vincolo a valore e lo fa in modo rigoroso, scientifico, verificabile.” La mobilitazione di capitali privati è vitale: si stima che oltre la metà del PIL globale dipenda dalla natura, ma i finanziamenti pubblici da soli non sono sufficienti, richiedendo nell'Unione Europea circa 65 miliardi di euro all'anno per la protezione della biodiversità. I Crediti di Biodiversità permettono di intercettare fondi, principalmente dalle aziende, per investire concretamente nella rigenerazione dei territori. L'obiettivo di XNatura è proprio quello di supportare municipalità e imprese nel monitoraggio e nella gestione degli impatti su natura e clima. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Montanaro (Noi Moderati): Disponibile a mozioni di sfiducia
Il Consigliere Comunale di Campobasso Pietro Montanaro ritorna sul suo intervento in consiglio e precisa.
” Personalmente concordo pienamente con la linea politica del mio partito e della coalizione di centrodestra e mi amareggia molto che qualcuno abbia voluto strumentalizzare le mie parole.
Volevo semplicemente intendere” continua il consigliere Montanaro “che le mozioni di sfiducia non servono a nulla se non sono in grado di centrare l’obiettivo; diversamente si rafforza la minoranza di centro sinistra e si perde tempo prezioso anziché lavorare in favore dei cittadini di Campobasso.
Ad ogni modo” conclude l’esponente di Noi Moderati, sia chiaro che sarò sempre disponibile ad azioni politiche e mozioni di sfiducia proposte dal centrodestra e che possano essere concretamente utili allo scopo di sfiduciare l’attuale compagine che governa la città di Campobasso” .
EnergyTime Spike Devils, poker ai cugini del Termoli. Partita in pieno controllo dei rossoblù nella prima a Vinchiaturo
ENERGYTIME SPIKE DEVILS CAMPOBASSO 3
OCCHIONERO IMMOBILIARE TERMOLI PALLAVOLO 0
(25/16, 25/18, 25/17)
CAMPOBASSO: Morelli, Melato, Valchinov, Graziani, Bartolini, Del Fra An., Arienti, Salvador, Ciampa, Rescignano, Aretz, Cometti, Consonni (L), De Nigris (L2). All.: Bua.
TERMOLI: Palli Al., Esposito, Di Giorgio, Ortolano, Prela, Palli C., Mingione, Viganò, Di Paola, Fiorillo, Zasa, Menghini, Ricciardi (L). All.: Del Fra G.
NOTE: disputato un set supplementare in modalità tie-break terminato sul punteggio di 15-11 per gli EnergyTime Spike Devils Campobasso.
Terzo test precampionato – e secondo exploit consecutivo – per gli EnergyTime Spike Devils Campobasso che, nella festa della pallavolo molisana maschile, hanno la meglio sui cugini della Termoli Pallavolo, matricola della serie B, in quello che è stato il loro esordio agonistico nel nuovo impianto di Vinchiaturo (dove hanno già dato vita ad alcuni cicli di allenamento).
Nei quattro set disputati – ai tre canonici per il 3-0 finale è stato aggiunto uno supplementare in modalità tie-break – i rossoblù hanno sempre menato le danze, dovendo fare i conti con l’atteggiamento di grande resilienza dei basso molisani che, con la difesa, hanno cercato di allungare gli scambi, ma hanno finito per pagare la differenza di categoria.
«È stata un’occasione per far giocare tutti e cercare di prendere sempre più il ritmo partita. Sappiamo – ha dichiarato il tecnico rossoblù Giuseppe Bua al termine del match – che ci sono ancora dei fondamentali su cui occorre lavorare sodo. In particolare, dobbiamo migliorare la qualità al servizio. In questo match, rispetto ai due confronti del triangolare di Isernia, abbiamo provato più soluzioni al centro ed anche con la pipe. Il risultato finale, ribadisco, è solo un dato statistico, ma nel percorso complessivo occorre prendere spunti su quanto dovremo fare dalla linea dei nove metri da un lato e sul timing a muro dei laterali, oltre che sullo stretto dell’attenzione alle direzioni d’attacco».
Per i rossoblù, ora, la prossima uscita amichevole sarà sabato 4 ottobre a Gioia del Colle in casa dei pugliesi, annunciati grandi protagonisti per un torneo al vertice del Girone Blu della Serie A3 Credem Banca.
Ho visto Maradona! Il 16 novembre Peppe Iodice arriva all’auditorium di Isernia con il suo spettacolo
Peppe Iodice arriva in Molise con il suo fortunatissimo spettacolo “Ho visto Maradona!”. Il popolare attore e comico napoletano il prossimo 16
novembre sarà all’Auditorium di Isernia. I biglietti saranno in prevendita dalle 14 di oggi su Ciaotickets e nei punti vendita abituali. Cosa accadrebbe se Peppe Iodice per un giorno si trovasse a contatto con l’aldilà? Cosa racconterebbe Peppe di ritorno dal luogo dove ci sono tutte le verità che forse non vediamo, o non vogliamo vedere? Questo è l’incipit dello spettacolo.
Grazie ad una serie di incontri soprannaturali, uno su tutti quello con il pibe de oro, patrono laico della città di Napoli, Iodice ci rivela tutto ciò che ha visto, capito, scoperto, tutti gli incontri che ha fatto e che gli hanno aperto finalmente gli occhi. Un gioco narrativo che permette al comico napoletano di essere ancora più libero, sincero, autentico, un meccanismo che innesca il talento di Iodice con una visione del mondo priva di ogni freno e convenzione. Intorno a lui gli amici di sempre, ma anche ospiti indesiderati che si erano riuniti per l’ultimo saluto e che invece si trovano di fronte un Peppe Iodice più vivo che mai, pronto a scatenarsi e a divertire ancora una volta i suoi tantissimi fans.
Per i nuovi lavori servono garanzie e contratti
Una volta ci si interrogava, si ragionava, si lottava, si otteneva, oggi sembra siamo diventati tutti più egoisti, individualisti e menefreghisti, sarà effetto Covid o effetto senso del benessere?
Ho avuto modo di esprimere i miei sentimenti nei confronti dei lavoratori adibiti ai nuovi lavori, privi di diritti e contrattazione, lavoratori che rischiano quotidianamente la propria incolumità in sella a una bicicletta per consegnare a casa il cibo.
Sarebbe bello che anche come clienti/consumatori, si proponesse una sorta di ‘sciopero’ delle ordinazioni, in solidarietà, fin a quando le piattaforme di consegna del cibo a domicilio non garantiscono tutele minime ai cicli fattorini.
Come consumatori dobbiamo chiederci se il costo reale di un servizio, quasi gratuito ma sul quale c’è un utile da parte di alcune società, viene pagato dai lavoratori, in termini di sotto- tutela.
Quello dei modelli di consumo, verso quali esiti conducono, è un grande tema che ci interpella tutti.
Le tutele minime da garantire ai cicli fattorini dovrebbero essere
· il diritto a un compenso dignitoso, che non è solo una cifra adeguata, ma in particolare il superamento del cottimo puro, del compenso a singola consegna.
· la questione della sicurezza e salute del lavoratore; non solo assicurare i rider all’Inail e dare loro copertura previdenziale,
· prevedere la necessaria dotazione di dispositivi individuali di sicurezza come casco, luci, ecc, in questo segmento di attività il rischio di incidente è alto, con potenziali effetti invalidanti.
· il diritto al riposo
· la trasparenza del sistema di costruzione del ranking e dell’algoritmo che premia e penalizza i lavoratori, regolando le prestazioni. Con il rischio che si alimenti anche una concorrenza spietata fra gli stessi lavoratori per accaparrarsi gli orari e le consegne migliori, fino a fenomeni che potremmo chiamare di «autosfruttamento » fra i rider stessi.
Il decreto del governo non corrisponde a quanto gli esponenti del governo avevano prospettato, finendo per deludere le attese che si erano create tra i rider, uno solo il punto positivo: l’assicurazione obbligatoria per tutte le tipologie di lavoratori coinvolti.
Il decreto non chiarisce le ambiguità sulla natura del rapporto, sulla remunerazione prevede una sorta di cottimo parziale che, è negativo.
Il vero limite di tutta la vicenda è che la soluzione non può che venire da una vera contrattazione fra le parti, inserendo questi lavoratori o nelle tutele complessive di un contratto nazionale o in un salario minimo con diritti minimi legiferati.
Decreto o contrattazione, con tutele e limiti. La vera questione è: se il lavoro, pur nella discontinuità, nella libertà di prestazione e nell’’agilità’ offerta dalle nuove tecnologie, viene riconosciuto e l’apporto delle persone viene valorizzato, bene, se invece si dovesse verificare che questa o altre attività dei cosiddetti nuovi lavori, si reggono esclusivamente sulla sottotutela, sul sotto-pagamento, sull’insicurezza dei lavoratori, allora dovremmo porci la domanda se vogliamo che sia legalizzata la schiavitù, sotto la forma dei nuovi lavori.
C’è un ritardo del sindacato nell’affrontare questi temi e una diffidenza dei giovani nei confronti del sindacato.
Non si possono negare ritardi, difficoltà a rappresentare questi nuovi segmenti del lavoro e diffidenze.
Un mio vecchio segretario, mi ripeteva spesso: ”noi rappresentiamo un orticello, ma la prateria inesplorata è molto estesa ed è lì che dobbiamo andare a seminare i sentimenti di giustizia e di speranza in un mondo migliore e più tutelato.
La politica e il sindacato tradizionale, non ha fatto niente per loro, forse come nuovo sindacato, come consumatori e come addetti ci potrebbe essere un modo di rappresentare questi nuovi lavori privi di ogni tutela.
Alfredo Magnifico
La Molisana Magnolia: prima in cattedra per le Junior con disappunto finale
Alti e bassi per il gruppo rossoblù che manda due elementi in doppia cifra ed ha ben 34 punti in uscita dalla panchina
PB63 MINIBASKET BATTIPAGLIA 63
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 57
(15-11, 37-28; 52-36)
BATTIPAGLIA: Naddeo 17, Angelucci 19, Longo 2, Pansini 11, Silvestri 5; Sorbo 9, Colella, Pratesi, Carnesciali,
Spagnoli. Ne: Varone e Pietrafesa. All.: Ghilardi.
CAMPOBASSO: Grande 4, Costato 15, Giuliani 3, Giulivi, Fatica G. 1; Carrarini 7, Tateo 10, Felicita 6, Altavilla 7,
Perini, Di Quinzio Cl. 2, Padulo 2. All.: Diotallevi.
ARBITRI: Della Sala e Petrisco (Avellino).
NOTE: partita sospesa per alcuni minuti complice un infortunio (botta allo stomaco) per Silvestri (Battipaglia), non più
rientrata perché condotta in ospedale. Uscita per cinque falli Sorbo (Battipaglia). Progressione punteggio: 12-4 (5’),
32-21 (15’), 45-31 (25’), 59-44 (35’). Massimo vantaggio: Battipaglia 17 (28-11); Campobasso mai.
Parte con una sconfitta la stagione dei #fiorellinidacciaio nel torneo di serie B coordinato dal comitato
campano della Federbasket. Nella sfida contro l’altra équipe giovanile di Battipaglia, le giovani rossoblù di
coach Gabriele Diotallevi cedono di soli due possessi pieni nel novero di un match in cui non hanno mai
messo la testa avanti, ma hanno dato vita a tante fiammate di rilievo come quella degli ultimi cinque minuti in
cui hanno messo assieme un parziale di 13-4.
PERCORSO DI GARA L’avvio delle giovani magnolie è alterno con qualche errore di troppo sia in attacco che in
difesa. Battipaglia va sul 6-0 prima e poi sul 12-4 con le rossoblù che si riportano sotto con un controbreak di 7-2 che
le avvicina ad un solo possesso (14-11), anche se le cilentane chiudono il primo periodo sul +4 (15-11). L’abbrivio del
secondo periodo è horribilis con un 13-0 al passivo, ma è proprio nel momento del massimo svantaggio (28-11) che
emerge il carattere delle campobassane. Le energie provenienti dalla panchina (in particolare Tateo, Altavilla,
Carrarini e Felicita 30 punti in quattro) e la prova di Costato riportano sino al meno sette (35-28) le campobassane,
che hanno nove lunghezze di svantaggio all’altezza dell’intervallo lungo. Al rientro dagli spogliatoi, la gara è sospesa
in avvio, per alcuni minuti, complice l’infortunio patito da Silvestri, poi è ancora Battipaglia a fuggire e ad arrivare al
+16 del 30’ (52-36). Le rossoblù restano in linea nella prima metà dell’ultimo periodo e poi danno vita ad un finale di
grande sostanza che le riporta sino al meno sei finale (63-57).
A REFERTO CHIUSO Da parte sua, il tecnico delle rossoblù Gabriele Diotallevi è chiaro circa le priorità al termine
della contesa.
«A livello globale – argomenta – da un punto di vista difensivo abbiamo avuto un atteggiamento troppo altalenante
con loro prime su tutti i contatti ed i rimbalzi. Dal punto di vista tecnico abbiamo maggiori frecce al nostro argo, ma
occorre poi mettere energia e determinazione in campo perché occorre difendere ed essere presenti in questo gioco,
non basta avere unicamente delle qualità di rilievo sui singoli fondamentali, perché poi si rischia di compromettere
tutto se si è poi episodici sul parquet e la determinazione è alterna».
PROSSIMA TAPPA Per le campobassane, ora, sabato pomeriggio alle ore 18.30 ci sarà l’esordio interno all’Arena
contro la Cestistica Benevento per proseguire in un percorso di crescita che vuol emergere in maniera sempre più
evidente.
Trump pubblica (e cancella) un video complottista generato dall’IA
(Adnkronos) – Donald Trump non è nuovo a dichiarazioni sopra le righe o a post bizzarri sui social, ma quello pubblicato nella notte di sabato ha superato ogni aspettativa. Il presidente ha condiviso (e successivamente rimosso) un filmato su Truth Social che imitava alla perfezione un segmento di Fox News, con protagonista Lara Trump, in cui si parlava dell’inaugurazione del primo ospedale “MedBed” al mondo e dell’introduzione di una “MedBed Card” nazionale. Entrambi sono concetti totalmente inventati. Fox News, interpellata a riguardo dalla testata USA The Verge, ha chiarito che quel servizio “non è mai andato in onda né su Fox News Channel né su alcuna piattaforma di Fox News Media”. Il video, privo di qualsiasi contesto o testo esplicativo, era interamente generato dall’intelligenza artificiale, compresa una sequenza ambientata nello Studio Ovale con Trump che presentava il programma in modo sorprendentemente lineare, forse il segnale più evidente della natura sintetica del filmato. Per chi non frequenta gli angoli più complottisti del web, i cosiddetti “MedBeds” sono dispositivi medici immaginari a cui vengono attribuiti poteri miracolosi: dalla cura dell’asma alla rigenerazione degli arti, fino all’eliminazione del cancro. La leggenda, nata e diffusasi nei circuiti complottisti e di estrema destra QAnon, sostiene che si tratti di tecnologie reali tenute nascoste al pubblico dalle Big Pharma e dal “deep state”. Dopo la pubblicazione, molti sostenitori del presidente hanno riconosciuto che il video fosse generato dall’IA, ma nonostante ciò hanno interpretato il post come una “conferma velata” dell’esistenza dei MedBeds. Non è chiaro quale fosse l’obiettivo del messaggio: Trump spesso diffonde contenuti ambigui senza mai chiarirne il senso, lasciando che le interpretazioni corrano libere online. Ora che il video è stato rimosso, la Casa Bianca probabilmente cercherà di minimizzare e ignorare l’intera vicenda. Ma l’episodio dimostra ancora una volta quanto rapidamente contenuti sintetici e teorie del complotto possano mescolarsi nel dibattito politico contemporaneo. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Apple testa Veritas, il chatbot segreto per rivoluzionare Siri
(Adnkronos) – Secondo quanto riportato dall'analista Mark Gurman di Bloomberg, Apple sta sperimentando il rinnovamento profondo di Siri attraverso un chatbot interno denominato Veritas. L’obiettivo è chiaro: accelerare lo sviluppo di funzioni avanzate per la prossima generazione dell’assistente vocale, dopo una serie di ritardi che hanno fatto perdere terreno all’azienda nella competizione sull’IA. Il debutto di Apple Intelligence, accolto con una reazione tiepida, ha messo ulteriormente in evidenza le difficoltà di Cupertino nel tenere il passo con rivali come OpenAI e Google. Veritas consente ai dipendenti di Apple di interagire con Siri in un ambiente simile a ChatGPT o Gemini: possono digitare richieste, avviare conversazioni articolate, tornare su scambi precedenti e fornire feedback immediati. Questo approccio permette al team di testare rapidamente nuove capacità, tra cui la possibilità di cercare nei dati personali e eseguire azioni direttamente all’interno delle app, come modificare foto o gestire contenuti. Nonostante le potenzialità, Apple non ha intenzione di rendere Veritas disponibile al pubblico, almeno per ora: una scelta che Gurman definisce un errore strategico. Invece, la società sembra orientata a fare sempre più affidamento su Google Gemini per potenziare la ricerca tramite intelligenza artificiale all’interno del suo ecosistema, un segnale della volontà di integrare partner esterni mentre la propria piattaforma evolve dietro le quinte. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)












