sabato, Luglio 12, 2025
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Meteo/ pioggia a Campobasso ( video)

Come da previsioni meteo oltre all’abbassamento dell temperature è arrivata anche la pioggia sia sul capoluogo che nei paesi dell’Hinterland. Nel video la pioggia nel pomeriggio di oggi.

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Le buone pratiche del Pilla ‘volano’ oltreoceano. ‘Avanguardie educative’: la dirigente Gianfagna docente per i colleghi argentini

Rafforzare le relazioni tra gli Stati, contribuendo alla loro integrazione culturale attraverso una collaborazione nel settore educativo. Ma anche promuovere viaggi-scambi tra componenti delle due realtà o iniziative comuni. Questi gli obiettivi prefissati dall’accordo-gemellaggio siglato tra l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore ‘Leopoldo Pilla’ di Campobasso e il Centro Culturale Italiano di Buenos Aires.


Un accordo che ha trovato il suo iniziale compimento pratico nella visita in Argentina, tutt’ora in corso, della dirigente scolastica, Rossella Gianfagna. Oltreoceano è stato, infatti, possibile portare le buone pratiche messe in atto, oramai da tempo, dalla scuola del capoluogo.
Un confronto costruttivo quello della Gianfagna con i dirigenti e i docenti dell’Argentina, ai quali ha mostrato l’evoluzione di una scuola tante volte finita, per meritevoli progetti e iniziative, anche agli onori della cronaca nazionale.


L’attenzione del mondo della scuola sudamericana si è particolarmente concentrata sulle cosiddette ‘Avanguardie educative’. Come si ricorderà, infatti, il Pilla di Campobasso, insieme ad altre 21 scuole del Paese, ha aderito al movimento nazionale grazie al quale, da settembre 2018, l’Istituto ha avviato un processo di destrutturazione degli ambienti scolastici, in virtù di una didattica flessibile.


“Le scuole italiane di Buenos Aires guardano con particolare attenzione ed entusiasmo alla nostra realtà. Molti hanno mostrato la voglia di voler fare visita al nostro Istituto”, sono state le parole della Gianfagna, pronunciate poco dopo l’incontro con il Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Riccardo Smimmo e quasi al termine di un’esperienza, durata circa un mese e finalizzata a portare oltreoceano il nome di una scuola che da più parti guardano come esempio virtuoso da emulare.


La visita in Argentina della dirigente del capoluogo fa seguito a quella che la delegazione del paese sudamericano ha compiuto nella scuola di via Veneto lo scorso mese di maggio. Già in quell’occasione Michele D’Angelo, molisano d’origine e rappresentante legale del Centro Culturale Italiano, di cui fanno parte le due scuole italiane di Buenos Aires – la Scuola Alessandro Manzoni e la scuola Edmondo de Amicis di Olivos – aveva reso noto come l’interesse verso tale contesto era nato dalla voglia di poter approfondire gli aspetti legati a una nuova e innovativa didattica promossa dal Leopoldo Pilla. “Qui c’è qualcosa che funziona e, io stesso, da molisano, non posso che essere orgoglioso”, aveva detto D’Angelo in quell’occasione.


Un pensiero quest’ultimo ribadito anche dal Console Generale d’Italia a Buenos Aires che ha colto con estrema soddisfazione uno scambio culturale che pone le basi di un legame fra Stati che si e rafforza attraverso il mondo della scuola facendo leva sui giovani.



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Lembo/ Una crisi di governo tutta al maschile

La crisi è davvero arrivata, assieme alle dimissioni del Presidente del Consiglio. Finisce così, con un confronto parlamentare accesissimo, che purtroppo non ha dato per nulla un bell’esempio di eleganza lessicale e di adeguato linguaggio istituzionale! Una crisi che ha evidenziato bene l’attuale situazione della rappresentanza di genere nel nostro Paese in cui le donne sono quasi del tutto assenti dal dibattito politico e dal condividere scelte sul futuro dell’Italia – commenta così l’epilogo del Governo italiano, in un suo comunicato stampa, la Consigliera di Parità della Provincia di Campobasso Giuditta Lembo – La quasi totale assenza del contributo delle donne ci deve far riflettere alla luce del fatto che le donne rappresentano metà dell’elettorato, il 42% dei lavoratori (Istat), il 57,2%% dei laureati (Miur), che producono  il 41% del PIL, che partoriscono e allevano tutto “il popolo” e che ogni anno svolgono 50 miliardi e 694 milioni di ore di lavoro familiare non retribuito. Le donne con diritto di voto in Italia sono infatti 26,2 milioni, dei quali 13,1 milioni quindi, il 50%, non sono andate a votare alle scorse elezioni europee. L’impatto di questo numero sarebbe dirompente se tradotto in 268 miliardi di euro, pari a oltre il 18% del PIL! Una percentuale che ci fa comprendere quanto la presenza delle donne potrebbe influire sulle sorti del nostro Paese. Solo per fare un esempio – continua la Lembo – l’entrata nel mercato del lavoro delle casalinghe – più di 4 milioni – non solo porterebbe il tasso di occupazione femminile ai livelli europei, ma potrebbe contribuire anche a risollevare lo stato di salute dell’economia italiana. Al Sud il tasso di occupazione femminile ondeggia intorno al 30% da molti anni: in quest’area, soprattutto, molte donne smettono di lavorare per difficoltà di conciliazione tra lavoro e cura dei figli, mancanza di servizi per l’infanzia e anche per fattori culturali. Pertanto, è difficile pensare che tutte le donne italiane fuori dal mercato improvvisamente si mettano a cercare e trovino un lavoro – prosegue Giuditta Lembo – fintanto non vedono concretizzarsi interventi come ad esempio incentivi monetari o fiscali per le donne che rientrano al lavoro, congedi di paternità più sostanziali di quelli esistenti, bonus fiscali per le aziende che assumono donne e servizi alla prima infanzia adeguati e associati a nuove forme di lavoro flessibile. Senza trascurare la promozione dei talenti femminili e del valore dell’indipendenza. Tutte misure che potrebbero accelerare la crescita dell’occupazione femminile, aumentata negli ultimi 10 anni del 4,9%, con 442mila lavoratrici in più. L’Italia è una Repubblica democratica fondata anche sul lavoro delle donne, ma se ci riferiamo solo al lavoro retribuito sembrerebbero escluse in gran parte: casalinghe, pensionate e disoccupate (il 63,7% delle donne over 15 non lavorano). Se però utilizziamo lo stesso termine nel suo senso più ampio di fatica, le donne ci sono, eccome, ci sono nella fatica del lavoro retribuito: 9,7 milioni sono le donne che lavorano in Italia (Istat, 2018), producendo oltre il 41,6% del PIL, per un valore di 614,2 miliardi di euro. Le donne ci sono anche nella fatica del lavoro non retribuito: le italiane dedicano 50 miliardi e 694 milioni di ore all’anno ad attività  domestiche, di cura  di  bambini,  adulti  e  anziani  della  famiglia, volontariato, aiuti informali ecc, il 71% del totale. Di queste, 20   miliardi   e   349   milioni   di   ore di lavoro sono svolte dalle casalinghe, 13 miliardi e 713 milioni di ore dalle occupate e 11 miliardi e 683 milioni dalle pensionate. Ma le donne hanno un ruolo fondamentale nella riproduzione, partorendo quasi 460 mila bambini all’anno (Istat, 2017), dato in calo del 4% nel 2018 e si prevede ancora in discesa nel 2019, proprio per via della persistente mancanza di occupazione e servizi. Ma allora sarà per i motivi sopra citati che le donne hanno ancora così poco potere e visibilità e un peso politico quasi nullo o flebile? Dobbiamo ringraziare invece – conclude Giuditta Lembo – con profonda gratitudine, l’associazionismo femminile, che, pur nella propria fragilità numerica e mediatica, ha fatto campagne davvero campali per difendere quei diritti dei quali godono tutte le donne, sia di sinistra che di destra nonchè gli organismi di parità e pari opportunità, che nonostante i tagli di risorse continuano ad impegnarsi sul fronte della tutela di questi diritti. Si riparte dunque da qui, dalla necessità di capire perché siamo arrivati a questo punto, e come andare avanti, anche se ci domandiamo se questo sarà il punto della risalita o piuttosto quello del precipizio definitivo e, come dicevo qualche settimana fa, l’ultimo canto del cigno o l’araba fenice. Ma questo sta però a noi donne deciderlo, non ai nostri governanti. Sta a noi scegliere a che grado di civiltà vogliamo aspirare.

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Canoe in Concerto, St Mary’s Springs, la passeggiata musicale in canoa

Chitarra classica ed elettrica, percussioni, voce, lumini a delimitare il percorso. Artisti in canoa e gruppi musicali dislocati sui diversi ponti, lungo il torrente Calderari, nel cuore della città di Bojano, un promotore culturale a illustrare le peculiarità della strada lastricata romana di dimensioni eccezionali rinvenuta durante i lavori di sistemazione degli argini. Una novità assoluta, il Concerto itinerante in canoa presentato dalla spumeggiante Ileana IZZI, che si terrà a Bojano venerdì 23 agosto 2019 alle 21.00 partendo dal ponte di via Barcellona, nei pressi del supermercato Doc. Eleganti, romantiche, avventurose, elettrizzanti. Le canoe sono divenute un segno distintivo dello scenario matesino, a punteggiare laghi e fiumi in uno scenario naturale indescrivibile. La musica è un altro dato caratterizzante della potente capitale dei Sanniti Pentri che si stende alle sorgenti del Biferno, all’ombra del massiccio del Matese. Insieme all’inventiva e al dinamismo, e ad un manipolo di 20 giovani in Servizio Civile. Nasce da questi ingredienti speciali “Canoe in Concerto, St Mary’s Springs”, la passeggiata musicale in canoa di “Turismo è Cultura”, organizzata da Centro Studi Agorà, quotidiano internazionale UMDI Un Mondo d’Italiani, Associazione Musicale Il Pentagramma, Molise Avventura, CORE Music Factory, Servizio Civile Universale, Borghi d’Eccellenza, Ippocrates, Vivi Bojano e Comune di Bojano per Molise Noblesse, Movimento per la Grande Bellezza, nel ciclo Suoni dell’Acqua, appuntamenti di promozione territoriale, paesaggistica e culturale, con l’acqua come comune denominatore, in un Matese ricco di acque. Al centro di Bojano, uno scenario romantico, un concerto insolito, che si snoda lungo i ponti del centro, per un breve tragitto, da seguire semplicemente a piedi. A Bojano c’è grande attesa per l’appuntamento inserito nel cartellone dell’Agosto bojanese di ViviBojano, soprattutto grande curiosità per un evento insolito, di forte impatto emozionale (la grafica è di Eliana CAPPUSSI), che coinvolge numerosi artisti, che si sono prestati a fare da pionieri. Tra loro, Giampalerio “RYO” Arcari (chitarra e Voce), Fabio CASTRILLI (chitarra); Lorenzo GASBARRO (basso); Ilyas Larej (percussioni); Kaory RUGGERI (voce); Antonio SASSANO (chitarra). Lo start è sul ponte lungo via Barcellona. Complice l’oscurità, il tremolio delle fiammelle, la bellezza e la bravura della presentatrice, inizierà qui il primo dei concerti che daranno avvio alle canoe, lente, bellissime, scintillanti, pronte a solcare le acque con il loro carico emozionale, di canti e musica. La prima tappa, ROMANS RUTE, presso l’Area dell’antica strada consolare romana. Sarà la dott.ssa Adriana NIRO, operatore culturale, laureata in Lettere e Beni Culturali, ad illustrare le caratteristiche di questo incredibile manufatto , posto ad una profondità di circa tre metri e mezzo dall’attuale piano di calpestio, con una larghezza variabile che raggiunge i 14,70, corrispondenti a quasi 50 piedi, dimensioni eccezionali in ambito urbano se si pensa che a Roma, capitale dell’impero, oltre un milione di abitanti, solo poche vie erano ampie, tra 4,80 e 6,50 metri, mentre tutte le altre erano davvero strette. La direttrice del decumano rinvenuto a Bojano coincide con quella del tratturo Pescasseroli-Candela, sul cui tracciato sarebbe stata realizzata la via consolare Minucia, una vera “autostrada” dell’antichità che prese il nome dal console M. Minucio Rufo che la fece costruire nel 221 a.C. Una brevissima conferenza, le famose “pillole culturali” alle quali ci ha abituato Mina CAPPUSSI con Molise Noblesse e le “conferenze camminanti”, e si riparte, con il pubblico a seguire le canoe fino alla tappa EPIGONI, per il concerto sul ponte su corso Amatuzio. ENDING POP SUITE è il gran finale sul ponte in VIA FIUMICELLO, nei pressi di Pizziamo e D’Angelo.

“Abbiamo voluto sperimentare un modo di emozionare facendo musica che si fonda sull’elemento caratterizzante del territorio, l’acqua, grazie alla sinergia di Roberto Napolitano del Pentagramma, Pietro Mastrobuono e Andrea Evangelista di Molise Avventura, confrontandoci con Maurizio Varriano di Borghi d’Eccellenza, Costantino Malatesta e Alfonso Perrella di ViviBojano, i giovani del progetto Turchese presso la sede UMDI . “Suoni dell’Acqua – spiega Mina CAPPUSSI – è un ciclo di 7 appuntamenti di promozione territoriale, paesaggistica e culturale con l’acqua come comune denominatore, che prevedono attività di coinvolgimento di giovani e adulti nella ripulitura di aree verdi e per la rivalutazione del Centro Storico. Fuoco, Terra, Aria, Acqua, i quattro elementi. L’acqua, in qualche modo, chiude il ciclo degli elementi. La sua natura è legata allo “spegnere”. Il fuoco “accende”, quindi metaforicamente apre un ciclo, mentre l’acqua lo chiude. E l’Acqua, associata tradizionalmente al femminile, ha una grande valenza esoterica: è la sorgente della vita, mezzo della rigenerazione. Dalla sorgente in cui nasce, giunge al mare, diventando prima torrente e poi fiume. Questo elemento scorre nelle profondità della Terra. Trapassa la materia oscura e densa, torna in superficie portando con sé energie segrete. Non a caso tramite l’Acqua si ha l’iniziazione primordiale, la purificazione rituale del battesimo. Il territorio matesino è caratterizzato da una sovrabbondante presenza di acque e alle sorgenti del Tifernus si fermò il bue dei Sabini guidati da Comio Castronio dando luogo alla fondazione di Bovaianom, potente capitale Sannita. Partiamo dall’acqua, dunque, bene prezioso della Terra di Molise, protagonista indiscussa della Grande Bellezza della regione, per trovare il filo conduttore di una serie di eventi, “Suoni dell’Acqua”, appunto, coniugandoli con uno sguardo contemporaneo legato alla musica, ai suoni della nostra terra”.

L’evento è organizzato in collaborazione con partner regionali, nazionali e internazionali: Casa Molise, Matese Mountain Bike, Gruppo AWA, Karibu e Integramondo, AITEF Onlus (Associazione Italiana Tutela Emigrati e Famiglie); ASMEF; AICCRE Puglia; Matese Arcobaleno; ADIFORM; Via Micaelica Molisana; Attraverso il Molise; Comune di Macchia d’Isernia, Comune di Fornelli; Comune di Campodipietra; Comune di Cerro al Volturno; Comune di Limosano; Corredor Productivo (ARGENTINA); Molise Club Melburne (AUSTRALIA); Società Bagnolese Vancouver (CANADA); Museo Diocesano Bisceglie, Trani, Barletta; Associazione ‘’Il Tratturo’’ Campodipietra; Pro Loco Cerrese 1982.



DECUMANO MASSIMO (Alessandro Cimmino)

ll nome Bovianum, che compare nei testi di molti storici greci e latini tra cui Cicerone, Appiano Alessandrino, Plinio il Vecchio, Silio Italico, Tito Livio, evoca la capitale di un popolo fiero e coraggioso: i Sanniti-Pentri, oppure l’importantissimo municipium romano ove Vespasiano inviò i veterani della XI legione Claudia. La strada, posta ad una profondità di circa metri 3,50 dall’attuale piano di calpestio, presenta una larghezza che varia da 9,50 a 9,90 metri (da 14,30 a 14,70 se si considerano anche i marciapiedi laterali, margines).Tali dimensioni – corrispondenti a quasi 50 piedi, l’unità di misura di lunghezza allora in uso – sono veramente eccezionali in ambito urbano; si pensi che a Roma, capitale dell’impero, città con più di un milione di abitanti, solo poche vie erano ampie – tra 4,80 a 6,50 metri – mentre tutte le altre erano piuttosto anguste. Il lastricato (summa crusta) è costituito da grosse basole di calcare, generalmente irregolari (non mancano, tuttavia, alcune di forma pressoché poligonale), accostate senza legante; le crepidini che delimitano la strada – costituite da un allineamento di blocchi parallelepipedi – presentano un’alzata di circa 18 centimetri; il marciapiede, nell’unico punto in cui è stato rimesso in luce, è largo metri 2,40 e non conserva tracce di pavimentazione. Il tratto scoperto ha orientamento NO-SE ed, inoltre, sembra collegarsi ad un altro pezzo di selciato (B) rinvenuto nel 1827 durante la costruzione del ponte Sant’Agostino, sull’attuale via Cavadini. La notizia è riportata da Crescenzo Gentile, in un manoscritto del 1925; egli localizza con precisione una pavimentazione stradale (larga 10,67 metri), un impianto fognante che discendeva dall’abitato e degli enormi blocchi di pietra «tagliati a grandi archi», pertinenti forse ad una porta urbana (su questi considerevoli reperti non venne esercitato alcun tipo di tutela e furono, senz’altro, interrati di nuovo). Risulterebbe, quindi, individuato un altro asse longitudinale (6) posto a circa 120 metri da corso dei Pentri, così da far supporre l’esistenza di una strada intermedia (5) tra i due. Viste le dimensioni imponenti del lastricato portato alla luce, dovrebbe trattarsi di un frammento del decumanus maximus. La direttrice del decumano rinvenuto a Bojano coincide con quella del tratturo Pescasseroli-Candela, sul cui tracciato sarebbe stata realizzata la via consolare Minucia, una vera “autostrada” dell’antichità che prese il nome dal console M. Minucio Rufo e che fu costruita a partire dal 221 a.C.

Canoe in concerto St Mary’S SPRINGS
CONCERTO itinerante IN CANOA LUNGO IL TORRENTE CALDERARI
BOJANO
23 AGOSTO
h. 21.00

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Ministero Beni Culturali: concorso per 1.052 Diplomati anche in Molise

Nella Gazzetta Ufficiale del 9 agosto è stato pubblicato un concorso per il reclutamento di 1.052 unita’ di personale non dirigenziale di assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza del Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, gestito dal Ripam (Commissione per l’attuazione del Progetto), che saranno inseriti presso gli uffici del Ministero presenti nelle diverse regioni italiane. I candidati devono essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Il concorso sarà espletato attraverso 3 fasi: una prova preselettiva, una prova scritta e una prova orale. La domanda deve essere presentata entro il 23 settembre 2019. Qui di seguito pubblichiamo un estratto del bando di gara: Art. 1 Posti messi a concorso 1. È indetto un concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di 1.052 (mille e cinquantadue) unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato, da inquadrare nella II Area, posizione economica F2, profilo professionale di Assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali, per la copertura di posti presso gli uffici del Ministero ubicati in diverse Regioni. Art. 2 Requisiti di ammissione 1. Per l’ammissione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti: a) essere cittadini italiani o di altro Stato membro dell’Unione europea; b) avere un’età non inferiore a 18 anni; c) essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado; d) idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni cui il concorso si riferisce; e) godimento dei diritti civili e politici; f) non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo. l concorso sarà espletato in base alle procedure di seguito indicate, che si articolano attraverso le seguenti tre fasi: 1. una prova preselettiva, ai fini dell’ammissione alla prova scritta; 2. una prova selettiva scritta riservata ai candidati che avranno superato la prova preselettiva; 3. una prova selettiva orale … continua a leggere

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Orsa investita a Rionero Sannitico

foto Ansa

Purtroppo una di quelle notizie che non vorremmo mai sentire. Nella serata di ieri, all’ingresso del centro abitato di Rionero Sannitico nell’Alto Volturno, un’autovettura, forse un camion, ha investito ed ucciso un orso. È una grave perdita – afferma in una nota Corradino Guacci dell’Ass. Società Italiana per la Storia della Fauna – – per la residua ed esigua popolazione di orso bruno marsicano, una sottospecie unica al mondo che conta non più di una cinquantina di esemplari.

Ancor più grave se si considera che l’esemplare è una giovane femmina, speranza di futuro per il nucleo appenninico. Dobbiamo entrare nell’ottica che tutto l’Alto Volturno è da considerare territorio di espansione dell’orso e quindi vanno adottate le precauzioni necessarie a consentire che questo splendido animale possa convivere con le attività dell’uomo e tra queste, non ultima, la cautela nel percorrere le strade che lo attraversano. Purtroppo quel tratto di strada, date le caratteristiche, viene percorso a velocità sostenuta dai mezzi che vi transitano e non sembra vengano effettuati particolari controlli in merito.

È di appena quattro giorni fa una encomiabile ordinanza del sindaco di Rionero Sannitico con cui, tra l’altro, si stabiliva “il divieto assoluto di avvicinarsi alla fauna selvatica, in particolare agli orsi, anche con automobili ed altri mezzi di trasporto al fine di evitare e prevenire pericolosi fenomeni di abituazione oltre che per garantire la tranquillità degli stessi e assicurare la pubblica incolumità” Ma non è servita ad evitare questa ennesima tragedia. Purtroppo scompare un campione di patrimonio genetico irrimediabilmente perduto; una futura riproduttrice preziosissima, se si considera che nella popolazione appenninica il rapporto maschi-femmine è a queste ultime sfavorevole.

E a questo proposito la Società Italiana per la Storia della Fauna ribadisce la necessità ormai improrogabile, oltre che intensificare le misure di prevenzione sul territorio atte a favorire la convivenza uomo-orso e a contenere la mortalità di origine antropica, di istituire una banca genetica dell’orso bruno marsicano il cui utilizzo potrà favorire la colonizzazione di nuove aree vocate alla presenza dell’orso. Così come riteniamo necessario riconsiderare, da parte dell’Ente Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, l’ostracismo ad una politica di integrazione alimentare nei periodi di iperfagia che precedono il sopore invernale.

Le situazioni di emergenza si fronteggiano con interventi di emergenza Non è un caso che proprio negli anni, come il corrente, nei quali il cibo in natura scarseggia (ad es. quest’anno manca quasi del tutto la faggiola) aumenta la frequentazione nei paesi da parte degli orsi. Non è da sottovalutare la concorrenza alimentare che oggi viene esercitata dalla consistente presenza di Ungulati (Cervo e cinghiale in particolare), quasi del tutto assenti appena cinquant’anni or sono. Solo in questo modo, favorendo la nascita di altri nuclei vitali al di fuori dell’area del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, potremo sperare di salvare questa eccellenza del nostro Appennino.

In tal senso – conclude Guacci – rivolgiamo una calda sollecitazione al nuovo direttore del PNALM, Luciano Sammarone e al futuro presidente che ci auguriamo possa essere il prof. Giovanni Cannata, la cui alta capacità di lavoro abbiamo avuto modo di apprezzare durate la sua permanenza in Molise e nel suo mandato quale consigliere del Parco.. ( foto di repertorio)

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L’Associazione di Quartiere Via Giambattista Vico denuncia stato di incuria di alcuni terreni

Una missiva al Comando di Polizia Municipale di Campobasso per mettere al corrente gli organi competenti dello stato di incuria e abbandono cui versano alcuni terreni di proprietà privata in via Giambattista Vico, Via Novelli, via Salvemini, via Galanti e via De Sanctis. Si tratta di aree adiacenti al centro cittadino, che fungono da cerniera con le periferie. A denunciare lo stato di abbandono, la neo-nata Associazione di Quartiere Via Giambattista Vico, alla quale, nel primo mese di attività, hanno già aderito quasi cento famiglie residenti nella popolosa area.

Una zona dove, a breve, ricomincerà il via vai dei pendolari, che dal terminal degli autobus raggiungono scuole e uffici.

Erba alta in zone recitante con le reti letteralmente sommerse dal verde selvaggio. Le stesse recinzioni sono state prese d’assalto dalle erbacce. In alcuni casi, anche l’oscuramento della segnaletica verticale.

“Nelle suddette aree – si legge nell’istanza presentata dall’Associazione di Quartiere Via Giambattista Vico a firma del presidente Giuseppe Formato – non si è provveduto, per diversi anni, sia allo sfalcio dell’erba, che ha raggiunto una notevole altezza, sia alla potatura delle essenze arboree, con conseguente presenza di rovi, sterpaglie, rami spezzati o protesi sulla sede viaria, suscettibili di caduta e potenziale pericolo di incendi”.

“I medesimi terreni incolti, inoltre, considerate le suindicate situazioni, costituiscono rilevanti fonti di pericolo di carattere igienico – sanitario in quanto motivo di degrado ambientale e fonte di sporcizia, con proliferare di animali pericolosi per la salute pubblica. Diversi, infatti, negli ultimi mesi, gli episodi di presenza di topi e serpenti sulla sede viaria”, si legge nella lettera inviata al Comando di Polizia Municipale.

L’Associazione di Quartiere via Giambattista Vico ha chiesto che, nel rispetto del Regolamento comunale del verde pubblico e privato, nonché dell’Ordinanza Sindacale numero 20 del 28 giugno 2019, riguardante lo “Sfalcio di giardini, terreni ed aree private nel territorio comunale”, siano compiuti tutti gli accertamenti necessari a verificare lo stato delle aree in questione e si provveda agli indispensabili ed improrogabili interventi di bonifica.

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Lutto/ scomparsa la madre del presidente Toma

E’ venuta a mancare all’affetto dei suoi cari, presso il Neuromed di Pozzilli, dove era ricoverata la signora Clotilde Poliseno, madre del Governatore Donato Toma. Al Governatore e ai familiari le condoglianze da parte del direttore e di tutti i collaboratori di informamolise.com e del Gruppo Terminus.

Il funerale si terrà domani alle ore 16.00 presso la Chiesa di San Giuseppe Artigiano a Campobasso.

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“Puliamo il Mondo”, il Comune di Tufara aderisce alla campagna Nazionale di Legambiente

Il Comune di Tufara aderisce alla campagna Nazionale di Legambiente “Puliamo il Mondo”, una delle maggiori azioni di volontariato al mondo.
La giornata di pulizia del paese che si terrà oggi 23 agosto dalle ore 17, ha lo scopo di coinvolgere quanti più cittadini possibili, per lo più bambini e ragazzi, residenti e coloro che dimorano a Tufara durante il periodo estivo, al fine di sensibilizzare il maggior numero di persone verso la tutela dell’ambiente circostante.


L’evento è organizzato in collaborazione con Legambiente Molise e MUVT (Movimento Unito per Valorizzare Tufara), quest’ultima associazione locale si è dedicata negli anni a una serie di iniziative volte al decoro urbano del borgo con gusto e dedizione, portando a termine una serie di progetti che hanno coinvolto sempre un numero crescente di persone e che ha permesso di creare negli anni una interazione costante tra gli anziani e i giovani del paese. Quest’anno, nella giornata dedicata, oltre alla classica pulizia del borgo, la piazza principale sarà abbellita con piantine floreali e un albero, quale segno di speranza in un futuro più attento all’ambiente circostante.
L’iniziativa è il primo passo per l’avvio di un percorso virtuoso di Tufara verso la raccolta differenziata che inizierà dal prossimo mese di ottobre per un periodo di adattamento e flessibilità con l’obiettivo di portare risultati sopra il 65% di differenziata già dal prossimo anno.


La giornata segna un punto di arrivo dei lavori realizzati durante l’estate, considerando che, durante questi ultimi mesi MUVT ha svolto delle azioni di rigenerazione come quella di recuperare una pancina nel centro storico del paese abbellendola con quadri fatti all’uncinetto uniti tra di loro realizzati dalle donne del paese coniugando arte e divertimento.
L’evento avrà inizio con i saluti del Sindaco Gianni Di Iorio, del Presidente di MUVT Adolfo Marino e del Presidente Legambiente Molise, Manuela Cardarelli.
Successivamente verranno distribuiti i kit ai partecipanti che verranno divisi in gruppi di lavoro.

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Instabilità crescente con meteo a tratti temporalesco

da www.meteoinmolise.com

SITUAZIONE meteo weekend – In questo fine settimana post-ferragostano il comparto europeo sarà interessato da un vasto campo anticiclonico che però sarà disturbato dall’inserimento di una saccatura instabile in movimento da ovest verso est. L’effetto di tale situazione sarà l’acuirsi di instabilità diurna che si concretizzerà con lo sviluppo di temporali durante il pomeriggio lungo tutta la dorsale appenninica della Penisola e sulle due isole maggiori. Il tempo migliora in serata e le giornate esordiscono con il bel tempo. Tra le aree più sfavorite rientreranno quelle montuose e quelle ad esse adiacenti, dove sarà soprattutto nelle ore pomeridiane che si attiveranno i sistemi temporaleschi.

Previsioni del tempo in dettaglio in Molise

Venerdì: mattinata pressoché soleggiata su tutta la regione. Nel corso delle ore aumento delle nuvolosità cumuliforme sulle aree interne. Al pomeriggio sviluppo di temporali localmente anche intensi con associata attività elettrica sul Molise centrale segnatamente Campobassano, Alto Molise, Matese, Monti del Sannio. Le piogge e i fenomeni non raggiungeranno Il comparto dei Frentani, il Basso Molise e la costa anche se il cielo si coprirà anche qui. Le piogge cesseranno in serata mentre entro la nottata tutta la nuvolosità si sarà dissolta. Temperature in media entro i 30 gradi.  Ventilazione debole da nord-est sulla costa. Venti da nord-est al pomeriggio sulla Provincia di Campobasso.

Sabato: mattinata di bel tempo e cieli sereni. Nel corso delle ore aumento delle nuvolosità sulle aree interne. I temporali si ripresenteranno durante il pomeriggio colpendo gran parte delle aree interne della regione questa volta con un maggior interessamento anche dell’area Frentana e Basso Molise. Dissolvimento dei fenomeni al calar del sole. Temperature stazionarie o in lieve diminuzione.  Ventilazione debole da nord-est sulla costa.

Domenica: giornata molto simile alla precedente. Primo mattino soleggiato poi aumento delle nuvolosità sulle aree interne. I temporali che si ripresentano ancora al pomeriggio sulla dorsale appenninica segnatamente. Dissolvimento dei fenomeni al calar del sole. Temperature stazionarie.  Ventilazione debole da nord-est sulla costa.

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