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DEFR 2020-2022, incontro con il partenariato

Presso la Sala Parlamentino di Palazzo Vitale, il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha incontrato il partenariato istituzionale, economico, sociale e ambientale, e ha relazionato sulle azioni poste in essere nel primo anno di governo e sulla redazione del nuovo Documento di economia e finanza regionale.

Presenti alla riunione anche gli assessori regionali, Vincenzo Cotugno, Vincenzo Niro, Luigi Mazzuto, e i direttori dei Dipartimenti.

Il DEFR 2020-2022, in coerenza con il Programma di Governo e con il DEFR 2019-2021, definisce le linee di intervento per attuare le priorità ritenute strategiche nella più ampia condivisione con l’intero territorio regionale.

La programmazione strategica che verrà inclusa nel nuovo DEFR si snoderà, così come il Programma di Governo e il DEFR 2019-2021, lungo due direttrici: interventi di sistema sull’ente per il suo rafforzamento e consolidamento; linee di sviluppo del territorio.

Le linee strategiche sono suddivise in diciotto priorità, articolate in quattro ambiti di intervento: economico-produttivo; sanità e sociale; cultura, turismo e sport; ambiente e territorio.

Il Governo regionale, nel percorso di attuazione, riconosce il ruolo fondamentale degli organismi rappresentativi del tessuto sociale, economico e delle istituzioni locali.

A tal fine, è stato chiesto agli esponenti del partenariato di rendere disponibile il proprio contributo in termini di proposte, obiettivi e strumenti di miglioramento, al fine di promuovere politiche e programmi incisivi, con obiettivi chiari che garantiscano un sempre più corretto ed efficiente utilizzo delle risorse pubbliche.

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Si investa in cultura per fermare la barbarie e costruire un futuro senza mafia, umanitario e antifascista

Pur nella modestia dei propri mezzi l’Associazione “Giuseppe Tedeschi” ha stretto accordi con centri culturali promossi da molisani in Argentina, Stati Uniti ed Europa, mantenuto contatti con missionari molisani in Camerun, Bangladesh e Paraguay e stretto intese con CARITAS, ANPI, LIBERA contro le Mafie, Organizzazioni Sindacali, Enti di Patronato, Comunità Locali e Consorzi Sociali.

È tra le moltepilici associazioni italiane che dalla Lombardia alla Sicilia hanno dato vita al Comitato 11 Giugno a sostegno del modello di accoglienza di RIACE e di Mimmo Lucano, promuove eventi antimafia ed è impegnata sia con l’ANPI per iniziative culturali sull’antifascismo sia con l’ANMIL e l’INAIL sulla sicurezza del lavoro.

La nuova stagione che si è aperta in Italia rischia di non avviarsi nemmeno se permane lo scollamento siderale tra i cittadini e la rappresentanza istituzionale, sociale, amministrativa e politica.

Un futuro di accoglienza solidale si costruisce con un impegno quotidiano faticoso come quello della CARITAS di Benevento che dal 26 al 29 settembre discuterà su questi temi con il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Prefetto del Dicastero Vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Bisogna superare l’idea delle autosufficienze locali, territoriali o regionali e promuovere reti più ampie, capaci di far dialogare aree penalizzate dai confini amministrativi come il Sub-Appennino Dauno, il Fortore Beneventano ed il Fortore Molisano.

È necessario superare un approccio autocentrato che ripone ogni aspettativa sul sogno infranto di un’autonomia istituzionale regionale che ha perso da tempo la spinta verso la crescita ed il benessere sociale.

Per questo può essere utile adoperarsi per porre su scala più ampia la Questione Meridionale, unendo forze ed energie positive sparse in tutti i territori del Sud. Se si insiste nel localismo esasperato non ci saranno soluzioni possibili .

Non sarà una micro, anonima e sconosciuta associazione culturale molisana a delineare una prospettiva nuova per il Sud, ma dedicare energie in questa direzione può stimolare ed aggregare altre forze ad interrogarsi sul futuro provocando un confronto aperto a innovazioni e opportunità.

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Privacy, Il diritto all’oblio anche per chi si riabilita

La permanenza in rete di notizie di cronaca giudiziaria non aggiornate può rappresentare un ostacolo al reinserimento sociale di una persona. Il diritto all’oblio va riconosciuto anche a chi è stato riabilitato dopo una condanna.
Il principio è stato affermato dal Garante privacy, che ha ordinato la rimozione di due Url che rimandavano ad informazioni giudiziarie non più rappresentative della attuale situazione di un imprenditore.
L’interessato, dopo aver tentato di far deindicizzare le pagine, si era rivolto all’Autorità lamentando il pregiudizio derivante alla propria reputazione personale e professionale dalla permanenza in rete di informazioni obsolete e non aggiornate.
Per questo motivo aveva chiesto al Garante di ordinare la rimozione dai risultati di ricerca di due Url, reperibili digitando il proprio nominativo, che contenevano informazioni su una vicenda giudiziaria che lo aveva visto coinvolto nel 2007 e sulla sentenza di condanna pronunciata nei suoi confronti nel 2010. Nelle pagine web però non vi era alcuna traccia della successiva riabilitazione che l’uomo aveva chiesto e ottenuto nel 2013.
Nel giudicare fondato il reclamo ed ordinare la deindicizzazione, l’Autorità ha ritenuto che l’ulteriore trattamento dei dati realizzato attraverso la persistente reperibilità in rete degli Url contestati, nonostante la riabilitazione e il tempo trascorso dal verificarsi dei fatti, determinasse un impatto sproporzionato sui diritti dell’interessato, che non risulta bilanciato da un attuale interesse del pubblico a conoscere la vicenda.
La persistenza in rete di tali informazioni giudiziarie non aggiornate, infatti, non è in linea con i principi alla base dell’istituto della riabilitazione, il quale, pur non estinguendo il reato, comporta il venir meno delle pene accessorie e di ogni altro effetto penale della condanna come misura premiale finalizzata al reinserimento sociale della persona.

Ferdinando Onorato – giornalista pubblicista

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“Fa’ ciò che ami, ama ciò che fai”, evento – incontro targato Molise Noblesse

“Che tu sia agli inizi della tua carriera lavorativa, che tu sia in balia di un mercato che non ti vede se non come un numero da sfruttare, qualsiasi età tu abbia, hai il diritto di vivere gli aspetti della vita professionale con gratificazione, sana autorealizzazione, in abbondanza e prosperità”. E’ l’incipit del nuovo appuntamento UMDI Molise Noblesse-Movimento per la Grande Bellezza, dal titolo “Fa’ ciò che ami, ama ciò che fai”, evento indipendente a chiusura del primo ciclo di lezioni su “Intelligenza Emotiva e coscienza di sé” tenute da Manuela Forte, Counselor psicosomatico. Introdotto da Mina Cappussi, Counselor anche lei, l’incontro, gratuito e aperto a tutti, si terrà oggi, martedì 24 settembre ’19, dalle 15.00 alle 18.00, presso la sede del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani in Piazza Giovanni Paolo II – Terre Longhe, BOJANO, ed è orientato a riconoscere e a creare Bellezza, partendo dalla bellezza dell’individuo, nell’ambito del progetto Molise Noblesse, Movimento per la Grande Bellezza.
“Abbiamo voluto questo incontro – le parole di Mina Cappussi (Counselor psicosomatico, Mediatore Familiare, Consulente di Coppia, giornalista, nonché fondatrice del Movimento per la Grande Bellezza) – per offrire alle persone un punto di vista alternativa, per aiutarle a trovare il proprio equilibrio e a riconciliarsi con il mondo. La formazione dei giovani ci sta a cuore perché è la nostra assicurazione per il futuro, il lasciapassare per il pianeta che abitiamo. E così insegniamo a questi giovani la bellezza della Costituzione, e contemporaneamente la bellezza della Vita!”
Quello di martedì è un corso introduttivo alla coscienza di sé dell’individuo nel corpo sociale, consapevole delle proprie forze, dei propri valori, dei propri talenti, nell’ambito del progetto “Il Lavoro del Cuore” che mira a consentire all’individuo di esprimere i propri talenti e metterli concretamente al servizio del Mondo attraverso un lavoro che piaccia. Più che un evento, un esperimento sociale in cui ognuno possa essere protagonista.
“Siamo qui – spiega Manuela Forte – con l’intento di stimolare l’apertura della mente di chi legge e si appassiona al progetto “Il Lavoro del Cuore”. La nostra visione del mondo del lavoro è “fai ciò che ti piace, ciò che ti da gioia, e fallo per il bene di tutti e del Mondo. Idee e apertura di coscienza che aiutano le persone ad esprimere la passione, l’entusiasmo, a vivere il paradigma della gioia in tutto ciò che fanno, sia nella vita privata che professionale. Quando vivi con il Cuore, nel cuore, quando non hai paura di essere ciò che sei e metterlo al servizio dell’attività che vuoi svolgere, la coerenza tra il tuo sentire e il tuo fare sarà così forte che potrai solo avere successo. Avere successo è essere qui, nella vita quotidiana, in qualità di sano portatore di consapevolezza e agire concretamente per migliorare ciò che non funziona più, ciò che è obsoleto. Hai mai pensato che cercare lavoro possa essere una idea inculcata da un senso di mancanza piuttosto che dalla sana consapevolezza che tu hai il diritto di svolgere un lavoro che ami, di esprimere i tuoi talenti in totale armonia con la tua professione? Quando svolgi il Lavoro del Cuore ti stai dando il permesso di essere Te stesso nell’autenticità della tua vera essenza, nonostante tutte le paure, i dubbi, le indecisioni sulla giustezza della direzione scelta. Quando svolgi il Lavoro del Cuore diventi un esempio vivente di come è possibile realizzare il proprio sogno quando c’è autostima, rispetto, umiltà e volontà a dirigere tutte le energie verso un obiettivo alto. Prova a pensare, guarda nel profondo di te. Sei una persona che dice: qualsiasi lavoro va bene, purché sia un lavoro, purché mi porti denaro? Non senti che qualcosa è dissonante? Vorresti veramente svolgere – per tutta la vita – un lavoro che ti stressa, che ti rende infelice, che ti prende quasi tutte le energie per darti, in cambio, solo uno stipendio o un introito economico che soddisfa appena bisogni e necessità? Quando hai deciso di credere che devi necessariamente sottostare a regole già stabilite e devi rinunciare al piacere per sottostare al dovere? Siamo qui concretamente per prenderti per mano, se lo vorrai, ed esplorare ciò che già è dentro di te e chiede a gran voce di essere esternato. Il Lavoro del Cuore può essere un bellissimo gioco, certamente impegnativo, ma se svolto con entusiasmo e volontà potrà solo portare nuovi colori nel grigio mondo del vecchio modo di pensare e strutturare una professione”.

Manuela Forte è Counselor Professionale, Tecnico Posturale e Insegnante di Pilates Matwork, praticante reiki, Theta Healing e Visualizzazione Creativa, ha messo a punto il proprio Metodo di Ginnastica Energetica e di Guarigione Energetica, con l’obiettivo principale di accompagnare le persone a prendere coscienza del proprio potere di scelta.

L’evento è organizzato da Centro Studi Agorà – Un Mondo d’Italiani, in collaborazione con partner regionali, nazionali e internazionali: Ippocrates, Casa Molise, Molise Noblesse e-MOVO Mirr Or Art, Servizio Civile Universale progetto Turchese, Il Pentagramma, Matese Mountain Bike, Gruppo AWA, Karibu e Integramondo, AITEF Onlus (Associazione Italiana Tutela Emigrati e Famiglie); ASMEF; AICCRE Puglia; Matese Arcobaleno; ADIFORM; Via Micaelica Molisana; Attraverso il Molise; Comune di Bojano, Comune di Macchia d’Isernia, Comune di Fornelli; Comune di Campodipietra; Comune di Cerro al Volturno; Comune di Limosano; Molise Avventura, Borghi d’Eccellenza, Corredor Productivo (ARGENTINA); Molise Club Melburne (AUSTRALIA); Società Bagnolese Vancouver (CANADA); Museo Diocesano Bisceglie, Trani, Barletta; Associazione ‘’Il Tratturo’’ Campodipietra; Pro Loco Cerrese 1982, per il Patto per lo Sviluppo del Molise, Turismo è Cultura.

Al corso prenderanno parte i ragazzi del progetto Turchese del Servizio Civile Universale e i giovani degli Sprar Karibu e Integramondo di Campobasso, che disporranno di questa ulteriore opportunità di crescita personale nell’ambito di Molise Noblesse. Molte adesioni sono arrivate anche da altri comuni dell’hinterland, mentre da più parti sono giunte richieste di registrazione delle lezioni.

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Gabriele Candela è il nuovo FISU Ambassador per l’Italia

E’ grande la soddisfazione del Cus Molise per un riconoscimento voluto e costruito nel tempo con passione lavoro e sacrificio da un ragazzo che nell’ente di viale Manzoni si è formato ed è cresciuto dal punto di vista sportivo e non solo. Candela è stato scelto dal CUSI come terzo FISU Ambassador in Italia. Con questa nomina il ventiseienne è stato rappresentante del Centro Universitario Sportivo Italiano in Russia in occasione della terza edizione della FISU Volunteer Leaders Academy di Kazan. La kermesse si è svolta dal 5 all’11 settembre e ha visto rappresentati ben novanta stati. Nella circostanza è stato svolto un lavoro per promuovere il movimento sportivo universitario nei rispettivi Stati ed Atenei attraverso la giornata internazionale dello sport universitario (IDUS). Un’iniziativa riuscita sotto tutti i punti di vista voluta fortemente dalla FISU e approvata dall’UNESCO. In Russia i rappresentanti dei novanta Stati hanno svolto anche lavori di programmazione di eventi internazionali come ad esempio l’organizzazione delle World University Cup (WUC). “Per me è stata una bellissima esperienza sotto tutti i punti di vista – afferma Gabriele Candela di ritorno dalla Russia – cercherò di mettere in pratica nel mio contesto universitario tutto quello che ho appreso. Ringrazio il CUSI che mi ha dato fiducia e mi ha permesso di vivere questa esperienza che lascia il segno non soltanto dal punto di vista sportivo ma anche umano e professionale. Sono convinto che proseguendo su questa strada, insieme al CUSI, si possano fare tante altre ottime cose”.

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Campobasso/ La Cittadella della “Diseconomia” vergogna per la città

di Massimo Dalla Torre
Non è nostro costume ritornare su vicende che riguardano situazioni che forse ci sfuggono da uomini della strada ma passare davanti alla cittadella dell’economia, anzi della diseconomia, come molti l’hanno ribattezzata, fa impressione. Un luogo, tornato prepotentemente di attualità in questi giorni sulla stampa locale, che, per anni è stato il punto di slancio per quello che doveva essere, e non lo è mai stato, il Molise del domani. Una realtà che, purtroppo, ora più che mai, è solo un cimitero d’idee e null’altro, dove i randagi, il ciarpame e forse anche i clochard vanno sono di casa. Un luogo, dove i cancelli sporadicamente erano aperti per ospitare qualche work-shop riservato agli addetti ai lavori. Un luogo che aveva tutti i presupposti per essere un laboratorio, anzi una fucina, dove far nascere progetti cui altri esterni al Molise hanno dato vita nonostante fosse frutto targato Molise. Un luogo che è ancora di più sprofondato nel baratro dell’inutilizzo nonostante le varie amministrazioni hanno annunciato progetti per il rilancio e dove, purtroppo le speranze sono vane più che mai. Un luogo, dove quel poco che si è realizzato, è svanito nel dimenticatoio. Un luogo, e lo scheletro delle costruzioni vicino al campo di calcio in contrada  Selva Piana sono la testimonianza, più desolante che il fallimento non è solo di facciata. Una situazione dovuta ai continui tentennamenti e indecisioni, perché le decisioni, quelle che contano, sono targate extra regione che è e saranno purtroppo per il Molise la causa di morte senza contare le distonie del sistema le cui basi erano costituite dall’innovazione humus necessario all’alimentazione di quello che è naufragato. Basi obsolete, fragili e soprattutto poco utilizzabili. Queste, sono, le considerazioni della gente e non certamente vagheggiamenti di cronisti di provincia o pseudo giornalisti come qualcuno ci taccia. Considerazioni che nascono dalla consapevolezza che, come diceva il Magnifico, “del diman  non c’è certezza”, almeno che non ci sia un’inversione di marcia che dia un nuovo impulso agli intenti e non si lasci tutto nel pensatoio o nella peggiore delle ipotesi nel dimenticatoio; sapete perché? Facile; i pensieri anche se sono la via giusta per raggiungere gli obiettivi richiedono dinamismo e non discorsi che volano via e fanno si che luoghi come la cittadella dell’Economia continui a rimanere chiusa con i cancelli serrati a doppia mandata.

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3° Global Strike For Future, anche a Termoli lo Sciopero Globale per l’Ambiente

4 anni dopo la firma dell’Accordo di Parigi, le promesse che ci sono state fatte devono ancora trasformarsi in azioni. Dobbiamo accelerare la transizione verso un’Italia a 0 emissioni. L’obiettivo è farcela entro il 2030, ma la strada sembra ancora lunga e tortuosa, vista l’indifferenza politica nei confronti della crisi climatica.


Gli scienziati sottolineano che l’aumento della temperatura media globale non deve superare un massimo di 1,5°C rispetto all’era pre-industriale al fine di evitare disastri ambientali senza precedenti. Ma dopo la recente crescita record di fenomeni naturali negativi ed il rapido scioglimento delle calotte polari, un gran numero di paesi e organizzazioni richiedono misure ancora più forti, in modo che questo limite possa essere rispettato.


Sono sempre più numerosi i cittadini che pretendono aria più pulita, meno plastica nei nostri oceani, più energia da fonti rinnovabili, un futuro sostenibile per le prossime generazioni, in breve più risolutezza politica contro il cambiamento climatico! In questi giorni faremo appello per una politica ambientale più ambiziosa a livello globale, europeo e nazionale. Ovviamente, l’intera transizione dovrà essere socialmente giusta e su misura per tutte le persone. Per questo abbiamo deciso di scendere in piazza, per la giustizia climatica in Italia e nel mondo.


Insieme a centinaia di paesi in tutto il pianeta, durante la Climate Action Week, dal 20 al 27 Settembre, stiamo portando il tema della crisi climatica al centro dell’attenzione. Come in tutta Italia, il 27 Settembre a Termoli in Piazza Monumento alle ore 9:00, aderiremo al 3° Global Strike For Future, durante il quale si terranno dibattiti e azioni per ribadire a gran voce le nostre istanze.


Sarà un evento storico a cui sono invitati studenti, professori, famiglie, lavoratori e tutti i cittadini. La manifestazione gode dell’approvazione del MIUR, infatti il Ministro dell’Istruzione ha emanato una circolare dove ha comunicato ai Presidi, che pur nella loro autonomia, dovranno comunque considerare giustificate le assenze degli studenti che vogliono partecipare allo sciopero per il clima.


La manifestazione sarà un evento pacifico , inclusivo , ma anche politico e apartitico. Infatti svolgeremo un’azione politica esercitando pressione dal basso verso il governo centrale e spingendo l’amministrazione locale ad approvare la Dichiarazione di Emergenza Climatica. Ma il presidio sarà apartitico, nel senso che non porterà rivendicazioni specifiche di un partito, bensì di una base sociale variegata e inclusiva. Saremo tutti riuniti per un’unica grande causa, il clima!
“Siete rimasti senza scuse e noi siamo rimasti senza più tempo.” Greta Thunberg

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Ufficiali di Gara Aci Molise impegnati in tutta Italia

Sempre più numeroso e qualificato il gruppo degli Ufficiali di Gara dell’Automobile Club Molise. La recente trasferta,  nel weekend di gara per il Rally della Ciociaria, ha visto impegnati ben 26 Commissari di Percorso provenienti dal Molise, ai quali si è aggiunto anche il ruolo di Capo Prova allo Shakedown e in ben 6 delle 8 prove speciali.


Quest’anno sarà ancora più massiccia la presenza dei Commissari di Percorso molisani in occasione del 24° Rally del Molise che si svolgerà nei prossimi 5 e 6 ottobre 2019. Dopo una esperienza che si sta via via rafforzando in numerose gare in tutta Italia, al Rally del Molise, dei circa 140 Commissari di Percorso necessari, oltre 70 saranno dell’Aci Molise, il che rappresenta una importante valorizzazione delle risorse locali, fortemente voluta dal Consiglio Direttivo dell’Automobile Club, dal Fiduciario Sportivo regionale e dal coordinamento degli Ufficiali di gara.

(Nella foto il gruppo degli Ufficiali di Gara Aci Molise impegnati al Rally della Ciociaria).

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Lavoro/ Fanelli: “Stabilizzare i dipendenti delle Comunità montane”

Una messa in liquidazione infinita, un inutile aumento di spesa per i commissari, decine di dipendenti (padri e madri di famiglia) che ancora non sanno come e se saranno reimpiegati, una mancata attuazione della legislazione regionale sulle comunità montane.
È sulla scorta di queste non più prorogabili esigenze che il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha presentato una mozione per la stabilizzazione dei dipendenti delle Comunità Montante in liquidazione e il loro inserimento nel Piano assunzionale regionale, che nulla dice al riguardo. Un nuovo atto che segue quelli proposti per le altre vertenze di lavoro, come quella che interessa la Gam di Bojano, per la quale, nel mese di agosto, il Consiglio Regionale ha approvato un ordine del giorno, partendo dalle nostre proposte, che ancora aspetta una risposta da parte del Governo regionale.
Sul versante Comunità Montane, dopo l’ultima proroga dei nuovi quattro Commissari nominati dal Governatore Toma (in carica fino a dicembre 2019, con un’indennità mensile di 2000 euro ciascuno), considerata la procedura per i piani assunzionali attivata della Regione Molise, che dovrebbe essere attuata a breve con avvisi pubblici (e che non spende una parola né per i dipendenti degli enti montani, né per i ‘precari storici’), per il Partito Democratico una necessità non più rinviabile è quella di prendere in considerazione la situazione degli oltre 50 dipendenti delle stesse, rispetto ai quali la legislazione prevede esplicitamente che la Regione se ne faccia carico.
Per risolvere, definitivamente e correttamente, questo problema, è stato quindi chiesto un impegno al Presidente della Regione a procedere alla stabilizzazione nell’organico della Regione dei dipendenti degli enti in liquidazione, stante la previsione delle norme che hanno disciplinato la materia in Molise e stante la circostanza che all’interno delle procedure attivate, nulla si ravvisa per questa tipologia di lavoratori. È stato inoltre chiesto di attivare un immediato confronto con le forze sindacali e la Commissione consiliare competente, per approfondire l’apertura delle procedure di stabilizzazione.
Infine, i Consiglieri del Pd hanno sollecitato la Regione nel proseguire con la procedura di liquidazione, così come previsto all’interno delle decisioni adottate con la Legge di Stabilità 2019, eliminando tutte le spese assolutamente inopportune che riguardano i costi dei commissari ad acta e, per alcuni di questi, anche altre spese sicuramente ultronee per enti in liquidazione.
“Questa mozione – spiega il Capogruppo Micaela Fanelli – segue e completa l’ordine del giorno presentato in Consiglio Regionale agli inizi del mese di agosto, attraverso il quale abbiamo chiesto al Governatore una compiuta valutazione dei fabbisogni e la ricognizione delle risorse umane attualmente impiegate, direttamente e indirettamente, dalla Regione, al fine di una valorizzazione finalizzata alla partecipazione alle fasi attuative del Piano triennale, con specifico riferimento alla necessità di approfondire le posizioni dei cosiddetti ‘precari storici’, che risultano essere circa 600. A fronte di questa situazione complessiva e che Toma fa finta di non vedere, esiste il problema specifico dei dipendenti delle Comunità montane. È giuridicamente e moralmente un obbligo occuparsi di queste situazioni, che meritano chiarezza e rispetto”.
Micaela Fanelli

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Bimba nasce morta, tragedia al Cardarelli. Chiesta l’autopsia

La tragedia si è verificata domenica 22 settembre. Al Cardarelli di Campobasso una bimba è nata morta, nonostante, come affermano i medici, “sia la madre che la nascitura non presentavano patologie particolari”. E’ stata chiesta l’autopsia dagli stessi medici per capire le cause del decesso.

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