domenica, Novembre 23, 2025
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“Sulle note di Chopin”. La grande musica classica protagonista al Castello Ducale d’Alessandro di Pescolanciano

Un viaggio emozionante tra le note di Fryderyk Chopin attende il pubblico venerdì 17 ottobre alle 18:30 nel suggestivo scenario del Castello Ducale d’Alessandro di Pescolanciano, nel cuore del Molise. Dopo il successo dello scorso anno alla Reggia di Caserta, l’Associazione Culturale Armonia rinnova il suo omaggio ai grandi compositori con un evento speciale: “Sulle note di Chopin”, nuova tappa della rassegna “Classica Giovani”.

Il concerto, realizzato con il patrocinio del Comune di Pescolanciano e del CSV Molise, in collaborazione con l’associazione Intramontes, celebra il 176° anniversario della scomparsa di Chopin, tra le figure più poetiche e amate della musica romantica.

A esibirsi saranno i giovani pianisti Davide Marchesani e Vincenzo Dimitri Francario, studenti del Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso, che interpreteranno alcune delle più celebri pagine del repertorio chopiniano: notturni, valzer, polacche, in una serata di grande fascino e intensità emotiva.

Un momento particolarmente atteso sarà il debutto di un prezioso pianoforte d’epoca, restaurato con cura da Maurizio Salzillo e donato all’associazione dalla signora Marina Gariulo: un vero gioiello musicale proveniente dagli Stati Uniti che torna a vivere proprio in questa occasione.

A fare gli onori di casa, Donna Anna d’Alessandro, custode del Castello, che accoglierà personalmente pubblico e artisti, sottolineando l’importanza del legame tra musica, storia e territorio.

L’iniziativa fa parte del progetto Classica Giovani promosso dall’associazione culturale Armonia, volto a sostenere i giovani musicisti e a valorizzare, attraverso la musica classica, i luoghi più belli e meno conosciuti del panorama italiano.

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Comitatus Molisii: la storia el’araldica tornano protagoniste

Campobasso si prepara ad accogliere uno degli eventi culturali più significativi. Sabato 18 ottobre 2025, al Grand Hotel Rinascimento, si
terrà il convegno e Galà “Comitatus Molisii nella storia e nell’araldica dal Regno napoleonico alla Repubblica italiana”, organizzato dall’Accademia Dinastica Universitaria della Nobile Famiglia Agricola, in collaborazione con l’Aristocrazia dell’Europa Orientale,
l’Istituto Enciclopedia Nobiliare Italiana (E.N.I.) e l’Archivio Corder Modulo Morosini 1878 di Venezia.

L’iniziativa, patrocinata da 136 Comuni, 2 Province, la Regione Molise e ANCI Molise, rappresenta un’occasione straordinaria per riscoprire
l’araldica non come semplice simbolo decorativo, ma come memoria e patrimonio immateriale che custodisce l’identità collettiva dei territori
italiani. A sottolineare l’importanza dell’appuntamento sarà la presenza dei Sindaci con la fascia tricolore, insieme a personalità istituzionali,
accademiche e rappresentanti di famiglie storiche e aristocratiche italiane ed europee.

Per la prima volta, sarà donato un Blasonario unico nel suo genere, che raccoglie gli stemmi dei Comuni e delle Province del Molise, considerati il DNA grafico delle comunità locali, autentica rappresentazione della loro identità storica.

La realizzazione di questo documento prezioso è stata possibile grazie all’unica e ufficiale Enciclopedia Nobiliare Italiana – Serie Corrente Aggiornata e all’opera dell’araldista Dottor Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina, editore del Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili.

Il programma
L’evento si aprirà alle ore 16:30 con un convegno. A seguire, il Galà della Nobiltà, con cena di gala benefica, musica dal vivo e ballo in omaggio alla tradizione aristocratica europea. Un appuntamento che celebra non solo le famiglie storiche, ma anche i “nuovi nobili” del terzo millennio: uomini e donne che, con altruismo e impegno civile, dedicano il loro tempo e le loro energie all’aiuto del prossimo.

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Caritas Diocesana: Insieme si può, raccolta beni alimentari

Anche quest’anno lo Spazio Conad presso il Centro Commerciale Centro del Molise, il 18 Ottobre ha messo a disposizione uno spazio di raccolta beni di prima necessità da destinare all’Emporio solidale “La Bottega di Antonietta” aperto presso la Casa degli Angeli grazie alla
collaborazione tra Caritas Diocesana di Campobasso–Bojano e Comune di Campobasso.

L’emporio solidale fornisce quotidianamente un piccolo aiuto ad un crescente numero di famiglie, con l’obiettivo di contrastare lo stato di indigenza e garantire beni alimentari essenziali.
La raccolta è incentrata su prodotti di prima necessità e non deperibili quali: pasta, riso, biscotti, fette biscottate, scatolame tonno, carne in scatola, pelati, piselli, fagioli, lenticchie, latte uht, confetture, olio, legumi secchi, zucchero, farina, prodotti per bimbi biscotti prima infanzia, omogeneizzati.

Direttore della Caritas Diocesana di Campobasso Bojano e presidente della Shomer APS
Don Franco D’Onofrio

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Spaccio nel centro storico di Isernia: arrestato il somalo che riforniva i pusher della zona

La Polizia di Stato di Isernia, all’esito di una complessa attività di polizia giudiziaria coordinata dalla locale Procura della Repubblica, volta al contrasto dello spaccio di stupefacenti nella zona del centro storico cittadino, ha arrestato un soggetto di origine somala per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di tipo hashish.

L’individuo, da tempo attenzionato dagli investigatori della Squadra Mobile, è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare dopo essere stato avvistato con fare circospetto nei pressi del centro storico.

Da una prima ricostruzione dei fatti, il somalo sarebbe il leader e il rifornitore di una strutturata organizzazione nell’ambito della quale i potenziali pusher, a bordo di monopattini elettrici, consegnano droga e riscuotono denaro fra i vicoletti della città. Tale attività delittuosa è stata notata anche dagli abitanti della zona, i quali in diverse occasioni hanno segnalato il fenomeno alle forze dell’ordine.

I controlli hanno avuto esito positivo, essendo stati rinvenuti circa 120 grammi di hashish, denaro contante in banconote da piccolo taglio e attrezzi per la pesatura e il confezionamento delle dosi. Il presunto spacciatore è stato quindi arrestato e associato presso la casa circondariale del capoluogo.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l´ indagato potrà far valere le proprie ragioni difensive innanzi all´ Autorità Giudiziaria ai sensi delle vigenti norme del Codice di Procedura Penale.

essercisempre

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Larino diventa laboratorio dell’agroalimentare, laFiera d’Ottobre punta al respiro interregionale

Con la consegna della maglia ufficiale al sindaco di Larino Pino Puchetti e all’assessore alle attività produttive Angela Vitiello si è chiusa ufficialmente la 282ª edizione della Fiera d’Ottobre. Stand nuovi, tante presenze e un programma nuovo e ricco di eventi – dal 10 al 12 ottobre 2025 – hanno suggellato una manifestazione, promossa dal Comune di Larino e organizzata da EMLive, che si è contraddistinta per una rinnovata energia imprenditoriale. Nel fine settimana il polo fieristico di Contrada Monte Arcano ha registrato un afflusso di visitatori in linea con le ultime edizioni, confermando l’importanza di questo appuntamento nel calendario molisano e meridionale.

La kermesse di quest’anno ha sorpreso per la vitalità del partenariato espositivo, incentrato sulle diverse espressioni dell’agroalimentare italiano. Circa cento realtà imprenditoriali – da operatori agricoli ad artigiani tessili, da commercianti a produttori dell’enogastronomia e dei settori più innovativi – hanno portato in fiera le proprie proposte, dimostrando come il territorio sia in grado di rigenerarsi continuamente. Il
rinnovamento della platea di espositori è stato evidente fin dall’apertura solenne, con la presenza del Sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo e di una rappresentanza istituzionale che ha ribadito l’importanza strategica della manifestazione.

«Negli ultimi anni stiamo cercando di rivitalizzare la Fiera d’Ottobre – ha sottolineato Pino Puchetti, sindaco della Città di Larino – trasformandola in una fiera specializzata sull’agroalimentare e legata al nostro territorio. Un evento in cui si danno informazioni alle imprese, per renderle più competitive. Ci auguriamo per il futuro che ci siano quegli investimenti per poterla migliorare ancora di più, di poter dialogare con le istituzioni a livello regionale ed interregionale. Sono convinto che questa sia la fiera della regione Molise ed un evento identitario della nostra comunità e dell’intero territorio».

Il programma complessivo ha rappresentato un salto qualitativo significativo. Per la prima volta nella sua storia plurisecolare, la Fiera ha assunto respiro interregionale, coinvolgendo produttori da cinque regioni diverse dell’Italia, da nord a sud, trasformando Larino in un laboratorio di scambio e contaminazione virtuosa tra realtà produttive diverse.

«L’impegno dell’amministrazione è quello di proseguire su questa strada di cambiamento – ha precisato Angela Vitiello, assessore alle attività produttive della Città di Larino -. Siamo molisani, abbiamo la capacità di innovazione, abbiamo la creatività, abbiamo la forza del made in Italy che è amato in tutto il mondo, abbiamo tutte le prerogative per diventare il 1° sistema fieristico molisano. Siamo fortemente convinti del potenziale di questa manifestazione e del coinvolgimento e forte senso di comunità che ogni volta riemerge in questa occasione.

Il nodo principale da sciogliere è quello di avere la capacità di fare sistema, perché troppo spesso si hanno delle visioni
individualistiche, ma solo la visione d’insieme è capace di ottenere vittorie. Siamo soddisfatti anche per la vicinanza da parte del Ministero dell’Agricoltura e della partecipazione dei numerosi rappresentanti regionali. Siamo già al lavoro per la 283° edizione».

Le tre giornate sono state articolate su più fronti: dalle sessioni di approfondimento dedicati ai produttori oleari mediante il progetto Interreg europeo HEVON, passando per iniziative sulla transumanza e le pratiche di allevamento storico, sino ai seminari sulla filiera cerealicola e sulla tradizione casearia. Ogni argomento è stato affrontato attraverso workshop, masterclass con esperti – incluso lo showcooking della Chef stellata Stefania di Pasquo — e dibattiti su temi cruciali come la sostenibilità e il riconoscimento UNESCO.

Apprezzati anche i laboratori esperienziali, curati dal Movimento Zoè lungo tutta la manifestazione. Dalle saponette artigianali alle tecniche di lavorazione della lana, dai terrari alle “bombe di semi”, il pubblico ha potuto toccare con mano il significato dell’autoproduzione consapevole e dell’ecologia pratica. Questi laboratori hanno consolidato il ruolo della Fiera come spazio di apprendimento e consapevolezza
ambientale. Concetto ribadito anche dalla partecipazione degli studenti dell’Istituto Agrario di Larino e dell’Istituto Turistico di Termoli. Notevole, inoltre, l’attenzione riservata ai bambini e alle famiglie, con un calendario articolato di spettacoli, giochi,
attività creative e il mini maneggio con i pony che ha permesso ai piccoli di vivere esperienze autentiche a contatto con il mondo rurale.

La Fiera d’Ottobre ha ospitato anche iniziative di prevenzione sanitaria, con screening mammografici e altri esami diagnostici messi a disposizione gratuitamente da Asrem e LILT-AIDO, dimostrando come la manifestazione mantenga una funzione culturale e
comunitaria più ampia.
I numeri di affluenza rimangono positivi. Questo dato, unito alla qualità del programma e alla vivacità della base espositiva, suggerisce che la Fiera d’Ottobre di Larino, la Food Valley del Molise, ha saputo rigenerarsi senza tradire le proprie origini, confermandosi epicentro di un agroalimentare consapevole e di una tradizione pastorale che continua a germogliare in forme nuove e sostenibili.

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Alzheimer: il ruolo del mesencefalo, la regione del cervello che regola le emozioni

Un recente studio pubblicato sulla rivista Molecular Neurodegeneration individua nel mesencefalo, regione profonda del cervello che regola la motivazione, le emozioni e la memoria, un punto d’origine dei processi infiammatori che accelerano la malattia di Alzheimer.

La ricerca, condotta dal gruppo del professor Marcello D’Amelio (Università Campus Bio-Medico di Roma e Fondazione Santa Lucia I.R.C.C.S.) in collaborazione con diverse istituzioni italiane, tra cui l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, mostra che la degenerazione dei nuclei mesencefalici deputati alla produzione di monoamine come la dopamina (Area Tegmentale Ventrale e Sostanza Nera) e la serotonina innesca una potente risposta infiammatoria nell’ippocampo. Questo meccanismo favorisce la trasformazione anomala della proteina tau e la formazione delle placche amiloidi, elementi chiave del danno cerebrale nell’Alzheimer.

Negli esperimenti su modelli animali i ricercatori hanno osservato che ripristinare i livelli di dopamina o di serotonina può ridurre l’infiammazione e la degenerazione neuronale. Un risultato che apre la strada a strategie di medicina di precisione mirate a rallentare l’evoluzione dell’Alzheimer nelle persone con maggiore vulnerabilità mesencefalica.

“La nostra ricerca – dice Stefano Puglisi-Allegra, [Professore emerito di Sapienza Università di Roma, e ricercatore dell’I.R.C.C.S. Neuromed] – mostra che la degenerazione di specifiche aree del mesencefalo, coinvolte nella regolazione delle emozioni, della motivazione, e della memoria può innescare un processo infiammatorio capace di accelerare la progressione della malattia di Alzheimer. È un risultato che rafforza l’idea di un legame profondo tra i sistemi neurochimici che modulano il comportamento e quelli che proteggono il cervello dalla degenerazione. Nel solco degli studi che stiamo conducendo anche al Neuromed, emerge sempre più chiaramente come il funzionamento dei sistemi monoaminergici cerebrali sia cruciale non solo per l’equilibrio cognitivo, ma anche per la salute del cervello che invecchia”.

Lo studio contribuisce a comprendere perché, nei pazienti che presentano una riduzione del volume mesencefalico e dei relativi circuiti cerebrali, si osservi una progressione più rapida del decadimento cognitivo. E suggerisce che interventi farmacologici capaci di sostenere i sistemi monoaminergici potrebbero rappresentare un nuovo approccio per contrastare la malattia nelle sue fasi iniziali.

L’IRCCS Neuromed

L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Neuromed di Pozzilli (IS) rappresenta un punto di riferimento a livello italiano ed internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso e quello vascolare. Un centro in cui i medici, i ricercatori, il personale e gli stessi pazienti formano un’alleanza rivolta a garantire il miglior livello di assistenza possibile e cure all’avanguardia, guidate dagli sviluppi scientifici più avanzati.

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L’Istat certifica il dilagare della povertà

Alfredo Magnifico

L’Istat nel Report sulla Povertà assoluta nel 2024 certifica che il 15,6% delle famiglie con un componente operaio si trova in condizione di povertà, sono 5,7 milioni di poveri assoluti, colpiti soprattutto Sud e bambini.

Per molto tempo il lavoro è stato uno strumento di emancipazione dal bisogno, il lavoro operaio era il sogno per compiere il salto di qualità e costruire futuro, oggi non è più così nonostante i proclami, di politici il 15,6% delle famiglie il cui componente di riferimento è operaio si trova in condizione di povertà assoluta.

Si legge nel Report dell’Istituto nazionale di statistica che anche nell’anno scorso le famiglie in povertà assoluta erano 2,2 milioni e gli individui in quella condizione si attestavano a 5,7 milioni. Solo qualche 0, di spostamento in peggio, quindi nulla di nuovo, parliamo di donne uomini, bambini e bambine che non hanno da mangiare o quasi.

L’Italia è un paese civile dovrebbe avere l’ambizione ogni anno di ridurre la povertà.

Se ai 5,7 milioni di poveri assoluti si sommano quelli in povertà relativa c’è di che preoccuparsi: si tratta di altri 8,7 milioni di individui, quasi 15 milioni di cittadine e cittadine che stentano ad arrivare a fine mese.

L’Istat attesta che il lavoro operaio o assimilati non proteggono più dalla povertà, il 16% delle famiglie il cui componente principale è operaio si trova nella condizione di povertà assoluta e siccome un lavoro c’è quelle famiglie non hanno “diritto” a nessun sostegno economico.

Il numero delle famiglie in affitto assolutamente povere supera il milione, sono 22,1% contro il 4,7% di quelle che vivono in abitazioni di proprietà.

La povertà diminuisce al crescere del titolo di studio della persona di riferimento: per chi ha conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore, l’incidenza è pari al 4,2%, è tre volte più elevata (12,8%) se si ha al massimo la licenza di scuola media e aumenta ulteriormente, salendo al 14,4%, per le famiglie in cui la persona di riferimento ha conseguito al massimo la licenza di scuola elementare.

Sono in povertà assoluta il 12,1% di minori del Centro, il 16,4% del Mezzogiorno, e 14,9% per i bambini da 7 a 13 anni, l’incidenza più elevata dal 2014.

Per l’Istat: “L’intensità della povertà per le famiglie con minori, pari al 21%, è più elevata di quella calcolata sul totale delle famiglie (18,4%), a ulteriore testimonianza di una condizione di disagio maggiormente marcato”.

L’incidenza di povertà assoluta, pari al 30,4% tra le famiglie con stranieri, sale al 35,2% per quelle composte esclusivamente da stranieri e scende al 6,2% per le famiglie di soli italiani.

Si legge nel Report che “tra le famiglie assolutamente povere, il 39,8% risiede nel Mezzogiorno (38,7% nel 2023) e il 44,5% al Nord (45% nel 2023); il restante 15,7% risiede nel Centro (16,2% nel 2023), mentre al Nord diminuisce il dato, al Sud aumenta di un punto percentuale, la povertà assoluta è stabile anche a livello individuale, con l’unica eccezione delle Isole dove si registra un significativo aumento, arrivando al 13,4% dall’11,9% del 2023.

Il dato è che si è poveri pur lavorando, con un quarto dei lavoratori dipendenti che può contare su retribuzioni lorde annue inferiori a 10 mila euro l’anno, a causa di lavori precari e a tempo parziale.

La povertà non si contrasta distribuendo derrate alimentari a qualcuno con la tessera annonaria, ma con politiche e strumenti forti e di carattere universale che garantiscano la presa in carico dei bisogni complessi delle famiglie in difficoltà, senza lasciare indietro nessuno.

Servirebbe un ripensamento delle politiche pubbliche di contrasto della povertà, a partire dalla Legge di Bilancio che il governo sta per varare.

Alfredo Magnifico

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‘Educare in Comune – Spazi cognitivi naturalistici – Linea C’, presentato il progetto per il contrasto alla povertà educativa

È stato presentato, a Palazzo Vitale, il Progetto per il contrasto alla povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali ed educative di persone minorenni ‘Educare in Comune – Spazi cognitivi naturalistici – Linea C’, premiato e finanziato dal Dipartimento delle Politiche della Famiglia insieme ad altri venti in tutta Italia e unico per il Molise.

Alla conferenza stampa ha preso parte il Presidente della Giunta regionale, Francesco Roberti, insieme al sindaco di Busso, Michele Palmieri (Comune capofila), e ai primi cittadini dei Comuni partner Loredana Latessa (Oratino), Riccardo Di Chiro (Baranello), Eliseo Castelli (Casalciprano).

La misura vedrà la messa in campo di variegate iniziative destinate ai ragazzi con un focus particolare verso i bambini e ragazzi con disabilità.

Il progetto presentato dal Comune di Busso, premiato insieme ad altri 19 in tutta Italia, svilupperà molteplici attività cognitive e sensoriali, come ad esempio la messa a punto di un percorso naturalistico di collegamento fra il fiume Biferno e il sito naturalistico-archeologico di Monte Vairano, destinato principalmente alle escursioni a cavallo e all’ippoterapia.

Saranno organizzati anche seminari ed incontri con le associazioni e la cittadinanza, con la speranza di sviluppare nuove idee, di rafforzare e intessere nuove relazioni sociali, base di ogni società sana.

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Atom Earth Mother – Edizione Molise. Un viaggio fotografico tra riti, paesaggi e umanità nel cuore dell’Italia più autentica

Dal 16 al 19 ottobre 2025 il Centro per la fotografia Campobasso “Vivian Maier” e l’Associazione culturale fotografica “Sei Torri Tommaso Brasiliano” promuovono Atom Earth Mother – edizione Molise, workshop fotografico condotto da Fabio Moscatelli, tra i più autorevoli interpreti della fotografia documentaria italiana.

Il progetto nasce come invito a guardare la terra e l’uomo che la abita con occhi nuovi. Il titolo Atom Earth Mother rimanda a un’idea primordiale di connessione: la Madre Terra come origine e destino, l’atomo come unità minima di materia e di vita.

Nel cuore del Molise, dove memoria, paesaggio e identità convivono in armonia, il workshop si trasforma in un’esperienza di esplorazione e racconto. Nove partecipanti, provenienti da diverse regioni italiane, si muoveranno per quattro giorni attraverso Castropignano, Torella del Sannio, Frosolone, Matrice e Campolieto, accompagnati da Moscatelli in un percorso che intreccia fotografia e antropologia visiva.

L’obiettivo è restituire uno sguardo intimo e collettivo sul Molise rurale, dove i gesti quotidiani, i mestieri, la transumanza e le tradizioni popolari diventano materia viva per una narrazione che unisce documentazione e poesia.

Ogni giornata sarà un laboratorio a cielo aperto: un viaggio nella luce, nei volti e nei silenzi che abitano questi luoghi. Le attività alterneranno sessioni di reportage sul campo, momenti di editing e confronto, e incontri con artigiani, allevatori, contadini e comunità locali.

Il workshop rappresenta un atto di resistenza culturale, un modo per riconnettere la fotografia ai suoi fondamenti etici: ascolto, presenza, restituzione.

Programma

Giovedì 16 ottobre: Accoglienza dei partecipanti a Castropignano e visita introduttiva al centro storico e al Museo della Tradizione Popolare, con prima sessione di confronto sui temi e sugli obiettivi del workshop.

Venerdì 17 ottobre: Sessioni di lavoro dedicate alla fotografia documentaria della vita rurale e dei mestieri tradizionali presso aziende agricole del territorio di Castropignano e Torella del Sannio.

Sabato 18 ottobre: Giornata di reportage a Frosolone, tra artigiani coltellinai, aree di pascolo e luoghi simbolo della transumanza, con attività di documentazione e momenti di approfondimento collettivo.

Domenica 19 ottobre: Ultima tappa tra Matrice e Campolieto, con esplorazioni visive dedicate ai luoghi della memoria e dell’identità molisana.

Il fotografo

Fabio Moscatelli vive e lavora a Roma. Diplomato presso la Scuola Romana di Fotografia e Cinema, si è affermato per la sua capacità di restituire, attraverso un linguaggio essenziale e umano, le fragilità e la forza dei luoghi e delle persone che racconta.

La sua ricerca si concentra sul reportage sociale e sulle storie intime e marginali, dove la fotografia diventa strumento di empatia e conoscenza. Tra le sue pubblicazioni: Nostos (2020, self publishing), viaggio nella memoria dei luoghi del Centro Italia colpiti dal sisma, e Gioele – Il Mondo Fuori, progetto realizzato con un giovane autistico con cui porta avanti un dialogo visivo da oltre nove anni. Le sue opere sono state esposte in festival e gallerie italiane e internazionali.

www.fabiomoscatelli.com

Informazioni
Atom Earth Mother – Edizione Molise

Workshop fotografico con Fabio Moscatelli
16–19 ottobre 2025
Castropignano, Torella del Sannio, Frosolone, Matrice, Campolieto

Organizzato da: Centro per la fotografia Campobasso “Vivian Maier” e Associazione culturale fotografica “Sei Torri Tommaso Brasiliano” 

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Il 19 ottobre a Castel del Giudice il giornalista Luca Serafini racconta i 125 gol che hanno fatto la storia del Milan

A Castel del Giudice, il 19 ottobre alle ore 17:30, presso la Sala Meeting di Borgo Tufi, sarà ospite del Milan Club Castel del Giudice Luca Serafini. È scrittore e giornalista sportivo con alle spalle una lunga carriera televisiva. Ha lavorato per 28 anni come autore e inviato di SportMediaset ed è stato caporedattore a Tele+2 (oggi SkySport). Ha pubblicato i romanzi “Soianìto”, “La rivoluzione di Giuseppe” e “Lady Stalker”. Con “Il cuore di un uomo” si è aggiudicato anche la vittoria al Premio Zanibelli 2020. Attualmente è opinionista per Sportitalia e
MilanTV. Dal 2024 è inoltre direttore responsabile per Milano Wine Week di Vendemmie, magazine di viticoltura, agricoltura, ristorazione e ambiente e direttore di Milan Community, il talk show dei tifosi rossoneri.

Nella giornata del 19 ottobre presenterà il suo ultimo libro 125 Top gol del Milan, edito da Santelli Editore, scritto in collaborazione con Marco Dell’Acqua e Massimo Veronese. In questo volume si parla chiaramente di Milan, con il focus in particolare sui 125 anni di storia del Milan celebrati con 125 gol indimenticabili, che hanno fatto la storia del calcio, attraverso gli scatti iconici di Gianni Buzzi, fotografo ufficiale del
Milan per trent’anni, le mitiche figurine Panini e racconti avvincenti di cronaca sportiva. Un viaggio emozionante per tutti i tifosi rossoneri.

“L’evento rappresenta un momento speciale per gli appassionati rossoneri e per la comunità locale” – afferma il presidente del Milan Club Castel del Giudice Carmelio Cenci – “con la possibilità di incontrare l’autore e dialogare con lui sul suo ultimo lavoro, che racconta e celebra la storia del Milan attraverso i suoi gol più iconici. La presenza di Luca Serafini è per noi un segno di amicizia e continuità che ci riempie di
entusiasmo. È stato già ospite qui a Castel del Giudice in occasione della festa organizzata per festeggiare l’ultimo scudetto del Milan, nel 2022, dove ha presentato anche lo splendido romanzo “Il Cuore di un uomo” ed è stato con noi per tutta la giornata, lasciando uno splendido ricordo a tutti i presenti. Sarà un vero piacere ritrovarlo e trascorrere una bella giornata insieme.”All’incontro interverranno il sindaco di Castel del Giudice, Lino Gentile, e il presidente del Milan Club Castel del Giudice Carmelio Cenci, che dialogherà anche con l’ospite.
A seguire, alle ore 20:00, presso la sede del club al Bar Joker, si terrà una cena evento in presenza di Luca Serafini, un’occasione unica per condividere non solo la passione rossonera, ma anche la convivialità di una cena, sedendo accanto a chi racconta il Milan con la penna e con il cuore.
Tutto l’evento è organizzato dal Milan Club Castel del Giudice con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Castel del Giudice, della Pro-Loco G.Caldora e dell’Associazione Casa Frezza.


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