(Adnkronos) – I fratelli Bianchi e gli altri due imputati “erano consapevoli delle conseguenze dei loro colpi, estremamente violenti, inferti con tecniche di lotta Mma contro punti vitali, su un corpo particolarmente esile come quello di Willy”. Lo ha detto il sostituto procuratore generale della Cassazione Marco Dall’Olio nella sua requisitoria davanti ai giudici della prima sezione penale, chiedendo un nuovo processo di Appello per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso durante un pestaggio avvenuto a Colleferro la sera del 6 settembre 2020.
Il pg ha chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza di Appello in relazione alla concessione delle attenuanti generiche, che hanno ridotto dall’ergastolo del primo grado ai 24 anni di reclusione comminati in secondo grado ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi. In Appello, lo scorso 12 luglio, erano state inoltre confermate le condanne a 23 anni per Francesco Belleggia e 21 anni per Mario Pincarelli. Durante il pestaggio, ha sottolineato il sostituto procuratore generale di Cassazione, “Willy riceve almeno due colpi potenzialmente mortali, dopo il primo colpo riesce ad alzarsi ma nuovamente viene colpito ancora per 40-50 secondi ‘di follia’”. —[email protected] (Web Info)
Omicidio Willy, pg Cassazione chiede nuovo Appello: “No ad attenuanti per i fratelli Bianchi”
Superbonus, ecco cosa cambia dopo decreto del governo
(Adnkronos) – Cambia il superbonus. Dopo la scadenza del 4 aprile scorso fissata dal Governo per lo stop allo sconto in fattura e la cessione del credito per i bonus edilizi, cosa possono fare i cittadini che hanno avviato i lavori ma non hanno presentato la documentazione? A rispondere, alle domanda posta da Adnkronos/Labitalia, è il consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati, con il consigliere nazionale Paolo Biscaro. "Per coloro che -spiega- hanno avviato i lavori di ristrutturazione edilizia nel 2023, e hanno ricevuto almeno una fattura per l’esecuzione delle opere in oggetto che risulta pagata entro il 4/4/2024, continua a essere vigente la pregressa normativa e, benché non sia stata presentata la documentazione entro il termine previsto del 4 aprile 2024, possono continuare a usufruire dell’agevolazione del 70%. Se hanno ricevuto almeno una fattura ma non risulta il relativo e dovuto pagamento, gli interessati ricadono nella stretta prevista dal nuovo decreto n. 39/2024 approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso martedì 26 marzo 2024 e non possono apportare correzioni o integrazioni perché il testo ha cancellato la remissione in bonis", sottolinea l'esperto. "Ricordiamo -spiega Biscaro- che il documento fissava al 4 aprile 2024 il termine ultimo per inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione relativa alla propria scelta: optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, in alternativa alla fruizione diretta del Superbonus o degli altri bonus edilizi, sempre relativamente alle spese legate a ristrutturazioni edilizie effettuate nel 2023". "Una comunicazione -sottolinea- che comprendeva l’insieme della documentazione tecnica (contratti, fatture pagate, APE ante e post, computo metrico, trasmessi sul portale predisposto dall’Enea dal tecnico asseveratore) e fiscale che andava trasmessa mediante la piattaforma tecnologica messa a disposizione nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate e inviata dal beneficiario o dal soggetto che rilascia il visto di conformità (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali, consulenti del lavoro ed esperti iscritti alle Camere di Commercio)", rimarca. "Come sopra anticipato, coloro che hanno ricevuto almeno una fattura per l’esecuzione delle opere di ristrutturazione edilizia che risulta pagata, possono ancora inviare -spiega Biscaro- la documentazione e usufruire dell’agevolazione del 70%. Ricordiamo che il Superbonus agevola diversi interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, alcuni sono trainanti e consentono un accesso diretto alla detrazione fiscale, altri sono trainati e usufruiscono del Superbonus solo se eseguiti insieme a uno dei primi. La detrazione prevista è del 70% per tutto il 2024 e del 65% fino al 31 dicembre 2025, in base alla legislazione vigente". "Non è più possibile -sottolinea- effettuare alcuna variazione relativamente ai dati fiscali, questo il ‘cuore’ del nuovo decreto e del termine fissato al 4 aprile 2024: il termine e le disposizioni del testo impediscono di fatto la remissione in bonis. Una disposizione che risponde alla finalità del decreto n. 39/2024: introdurre misure più incisive per la tutela della finanza pubblica nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica" Avete stime su quanti hanno avviato lavori e non hanno presentato documentazione entro il 4 aprile 2024? "Purtroppo non è possibile avere una stima, si tratta di dati che – al momento – potrebbero essere resi noti soltanto dallo Stato, quale unico soggetto tenutario delle informazioni e dei movimenti in questione", conclude l'esperto. —[email protected] (Web Info)
Istat, l’Istituto nazionale tributaristi tra i referenti stabili del Comitato Ateco
(Adnkronos) – L’Istituto nazionale tributaristi (Int) è stato inserito nella Rete di Referenti stabili del Comitato Ateco dell’Istituto nazionale di statistica (Istat). A rappresentare l’Int sono stati indicati il presidente Riccardo Alemanno e il consigliere nazionale Paola De Maio. Sarà proprio quest’ultima a partecipare all’incontro organizzato dal Comitato Ateco 'Verso Ateco 2025: azioni e strumenti di comunicazione', che si svolgerà on line domani, mercoledì 10 aprile. Tra gli argomenti trattati: la rilevazione Istat delle attività economiche per un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze nella campagna di comunicazione della nuova classificazione a cura di Caterina Viviano (Direzione Centrale per le Statistiche Economiche) e Azioni e strumenti di comunicazione a supporto della nuova classificazione a cura di Micaela Paciello, Katia Cosco, Sofia Barletta, Claudia Mosticone (Direzione Centrale per la Comunicazione, Informazione e Servizi ai cittadini e agli utenti). Si discuterà di strategia di comunicazione integrata, saranno presentati il nuovo logo Ateco, il concept creativo e identità visiva della campagna di comunicazione, il piano esecutivo delle azioni di comunicazione e la strategia di Pr con partner e stakeholder. "L’Int sarà sicuramente propositivo e fornirà un supporto di esperienza per i nuovi codici Ateco 2025, nonché per il supporto alle azioni della campagna di comunicazione. Un ulteriore impegno per l’Istituto nazionale tributaristi, ma anche la conferma della sua piena partecipazione alle attività istituzionali che coinvolgono il mondo produttivo imprenditoriale e professionale", sottolinea una nota dell'Int. —[email protected] (Web Info)
Enrico Papi torna su Italia 1: “Oggi sono meno Secchione e più Pupa”
(Adnkronos) – "Torno ad un vecchio amore ma oggi sono decisamente meno Secchione e più Pupa". Enrico Papi esordisce con questa battuta, intervistato dall'Adnkronos alla vigilia della nuova edizione di 'La Pupa e il Secchione', che arriva domani in prima serata su Italia 1 e lo vede tornare alla guida del reality comedy che debuttò in Italia proprio con la sua conduzione nel 2006. "Sì – ricorda Papi – io condussi le prime due edizioni, nel 2006 con Federica Panicucci e nel 2010 con Paola Barale. Che ritrovo in questa edizione ma in veste di giurata", accompagnata dal campione Aldo Montano e dalla giornalista Candida Morvillo. Prodotto da Endemol Shine Italy, il programma mette a confronto, sempre in chiave ironica, due mondi apparentemente agli antipodi: quello delle pupe, dedite alla bellezza, alla moda, al fitness, alla vita mondana, e quello dei secchioni, dediti allo studio, ai libri e alle passioni più nerd, come i videogiochi e la tecnologia. Protagonisti delle sei puntate 18 concorrenti, ragazzi tra i 19 e i 28 anni, che, nel corso della prima serata, verranno suddivisi in nove coppie. Per le cinque settimane successive, i concorrenti vivranno in una bellissima villa nel cuore di Roma, dovendo condividere tutto. In coppia, giorno dopo giorno, dovranno studiare, prepararsi, migliorarsi e affrontare le prove che determineranno la classifica con cui arriveranno ai giochi eliminatori della prima serata. Tra i giochi iconici tornano lo Zucca Quiz, la Prova Riconoscimento e la Prova Fitness. Novità di questa stagione due spettacolari prove: la Sfida del muro e il Gioco delle Affinità. "Ne vedrete delle belle", promette Papi. Ogni puntata vedrà l’eliminazione di una coppia. Per andare avanti nel gioco, sarà fondamentale far incontrare le competenze dei due mondi e provare, così, ad arrivare alla vittoria finale. "Rispetto alle prime edizioni, dove forse era preponderante la parte delle prove da superare, questa volta – spiega il conduttore – mi sono immerso di più anche nella dimensione del reality, nel racconto delle strategie di gioco. Diciamo che vedrete un nuovo Papi, sdoppiato tra il ruolo che mi è sempre stato più congeniale di conduttore delle prove da superate, che mi divertono molto, e il conduttore di reality, più attento al racconto delle strategie di gioco. Anche se c'è poco da fare: da quando sono diventato più vanitoso, attento al fitness e pubblico molte foto a torso nudo sui social, mi apprezzano più come Pupa", scherza Papi che ha in serbo un nuovo progetto "ancora top secret" che potrebbe vedere la luce dopo 'La Pupa e il Secchione': "Non posso dire nulla, solo che si tratta di un game show che ha a che fare con la musica", dice il conduttore la cui carriera ultratrentacinquennale è stata scandita proprio da grandi successi legati a game show a sfondo musicale, dall'indimenticabile 'Sarabanda' di Italia1 a 'Name That Tune – Indovina la canzone' su Tv8. "Questo tipo di programmi è il mio habitat naturale e non ho abbandonato il sogno di riportare in access prime time o nel preserale il mitico 'Sarabanda'", confessa. Intanto l'appuntamento è con “La pupa e il secchione” che andrà in onda su Italia1 e sarà disponibile on demand su Mediaset Infinity (sito, app per smartphone e tablet, smart tv abilitate). Oltre alle puntate e ai momenti più divertenti, gli utenti potranno accedere a interviste e giochi con il cast. I profili social di Mediaset Infinity, inoltre, coinvolgeranno i fan del programma con meme, commenti a caldo dei protagonisti e incursioni nel backstage. Il profilo TikTok, in particolare, proporrà una serie di video in cui le pupe e i secchioni si cimenteranno con i trend del momento. —[email protected] (Web Info)
De Benedittis/Errare è umano, perseverare è diabolico. Sul sindaco non si può più sbagliare
Ci hanno regalato un bel caldo questi primi giorni di aprile. Un caldo che va di pari passo
con quello che si percepisce nella politica cittadina, nel centrodestra in particolar modo.
Ad ogni tornata elettorale ci si interroga se palesarsi per primi o per ultimi possa portare
vantaggi o svantaggi nell’ottica del consenso, ma puntualmente si rischia, tra una teoria e
l’altra, di perdere di vista l’obiettivo principale: il bene della Città.
Se ne sentono di ogni tipo: dall’autonomia differenziata alla sanità, passando per
l’annessione all’Abruzzo o a convenzioni più o meno improbabili, senza mai, però,
soffermarsi su ciò che conta, che altro non è che l’ascolto delle esigenze e delle aspettative
dei cittadini.
Il centrodestra, che ha su base nazionale e regionale il vento in poppa, rischia di minare la
certezza di una vittoria che era (ed è) a portata di mano.
Non me ne voglia nessuno: capisco e comprendo, avendo fatto politica, le logiche di partito
e delle relative segreterie del centrodestra, che indubbiamente sono chiamate a realizzare
risultati per mostrare la loro forza, ma questo non necessariamente stride con la scelta di un
candidato vincente. Oggi, un candidato sindaco autorevole e vincente, che abbia ben definita
la visione dei prossimi anni di Campobasso, è necessario, anche per evitare i risultati non
particolarmente lusinghieri come quelli di cinque anni fa.
Un candidato senza future velleità, che voglia dedicarsi solo ed esclusivamente a
Campobasso e che non voglia usare la carica di Sindaco come trampolino di lancio per futuri
ed ulteriori appuntamenti elettorali.
Oggi, questo meritano i campobassani: un sindaco che sia facilmente individuabile e
disponibile all’interno della comunità cittadina, che sappia essere catalizzatore e sintesi di
un’intera coalizione e che eviti di mettere gli elettori di centrodestra nella condizione di fare
un voto disgiunto.
Mi auguro che le segreterie regionali e nazionali della coalizione di centrodestra non
perdano la grande opportunità di vincere.
Avv. Aldo De Benedittis, già assessore comunale
Dengue, Oms Europa: “In Italia oltre 100 casi da inizio anno”
(Adnkronos) – "Dall'inizio del secolo, il numero di casi segnalati di Dengue è aumentato di 8 volte". E il virus ora colpisce "oltre 130 Paesi, inclusa l'Italia, che ha segnalato oltre 100 casi dall'inizio di quest'anno". La visione di Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa, è che "il più grande ostacolo alla lotta al cambiamento climatico è la volontà politica necessaria per apportare i cambiamenti strutturali e sociali necessari a prevenire gli impatti peggiori". "Il cambiamento climatico aggrava il peso delle malattie trasmissibili e non trasmissibili nella regione europea". Sta per esempio "portando a cambiamenti nel comportamento, nella distribuzione, nel movimento e nell'intensità di zanzare, uccelli e altri animali che stanno diffondendo malattie infettive come la Dengue e la malaria in nuove aree". Fra gli impatti indiretti c'è anche il crescente peso, spesso ignorato, del climate change sulla salute mentale" come nel caso "dell'ecoansia nei giovani, reazione all'inazione percepita e ai sentimenti di impotenza di fronte alla catastrofe imminente" "Ci troviamo ora di fronte a un futuro precario – evidenzia all'Adnkronos Salute in occasione della sua visita in Italia per il 20esimo anniversario dell'Ufficio Oms di Venezia – a meno che non intraprendiamo tutti azioni urgenti per correggere la rotta. I Paesi della regione europea avvertono il peso del cambiamento climatico, qui e ora. Stiamo affrontando una tripla crisi: cambiamento climatico, inquinamento ambientale e perdita di biodiversità, che insieme minacciano la nostra stessa esistenza sul pianeta". Senza un'azione urgente, rischiamo di annullare i progressi compiuti negli ultimi 50 anni nel campo della sanità pubblica", incalza, ricordando che anche "una delle raccomandazioni chiave della Commissione Monti è stata quella di porre maggiore enfasi sul principio 'One Health', che vede il nostro benessere come indissolubilmente legato alla salute del pianeta e dell'ambiente naturale". Per dare un'idea del peso che ha il fattore clima, Kluge richiama le analisi e il dibattito avvenuto su Covid: "Si ritiene che le attività umane come la deforestazione, il commercio e il consumo di fauna selvatica e i viaggi internazionali abbiano portato alla comparsa di Covid-19 e ne abbiano facilitato la diffusione globale". Oltre 100 casi di Dengue, segnalati dall'Italia nel 2024. Il dato – riferito dal direttore di Oms Europa Hans Kluge in un'intervista all'Adnkronos Salute – indica che il nostro Paese, in soli 3 mesi, ha registrato già circa un terzo dei 280 casi importati riportati nell'intero 2023, anno in cui il nostro Paese ha avuto anche 82 contagi autoctoni. E anche se "fare previsioni ora è delicato, perché le variabili che potranno pesare sono diverse e numerose", il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco calcola che "quest'anno di casi importati rischiamo di conteggiarne almeno un migliaio, più del triplo rispetto al 2023, oltre a 200-300 contagi autoctoni". "Per adesso si tratta sicuramente di casi importati", tiene a puntualizzare l'esperto sentito dall'Adnkronos Salute. Numeri condizionati certamente dall'epidemia record che sta vivendo il Sud America. "Ma l'effetto reale lo vedremo più avanti, più verso l'estate, durante tutto il periodo che è anche quello più turistico per l'Italia", ragiona Pregliasco. "Per allora, quando farà caldo – prospetta – sono prevedibili anche focolai di Dengue autoctona". "Le previsioni fatte oggi potranno avere una 'forbice' notevole", precisa il virologo, perché "tante sono le variabili in grado di impattare sui numeri effettivi. Moltissimo – spiega Pregliasco – dipenderà da quanto sarà calda la stagione estiva, ma anche da quanti temporali avremo, scrosci violenti con pozzanghere persistenti". E "tutto dipenderà dalla consapevolezza dei singoli", avverte. Ognuno di noi può giocare un ruolo cruciale nel salvare l'estate italiana, insiste Pregliasco: "Il sottovaso sul balcone in una zona urbana, la vaschetta di condensa del condizionatore, lo pneumatico abbandonato a terra, il verde non sfalciato", elenca il medico, "sono tutti fattori determinanti sui quali tutti possiamo agire" per contenere la zanzara tigre in grado di trasmettere l'infezione. Riteniamoci in una "situazione di 'pre-occupazione' – ripete l'esperto – intesa in senso letterale, come 'occuparci prima'" che l'allerta diventi emergenza. —[email protected] (Web Info)
Mutui, in calo rate con tasso variabile: giugno 2025 fino a 100 euro in meno
(Adnkronos) – Giovedì si terrà la riunione della Bce, ma in attesa di capire quali segnali arriveranno dall’Eurotower, Facile.it ha analizzato i Futures sugli Euribor evidenziando come il primo calo sensibile potrebbe arrivare tra giugno e luglio, con una diminuzione che, per un mutuo variabile medio, si aggirerebbe intorno ai 22 euro. Considerando un mutuo medio variabile sottoscritto a gennaio 2022 (126.000 euro in 25 anni, Ltv 70%), la cui rata a marzo 2024 ha superato i 750 euro, Facile.it ha calcolato che, poiché l’Euribor a 3 mesi dovrebbe scendere al 3,05% entro la fine dell’anno e arrivare intorno al 2,63% entro giugno 2025, la rata diminuirebbe di 65 euro entro dicembre 2024, per poi arrivare ad un calo di quasi 100 euro a giugno 2025. "L’Euribor, l’indice cui sono legati i mutui a tasso variabile, tende a muoversi spesso anticipando le mosse della Banca centrale, tanto è vero che negli ultimi giorni è tornato a scendere, arrivando sotto la soglia del 3,90% per quello a tre mesi", spiegano gli esperti di Facile.it, "Se il trend dovesse confermarsi anche nelle prossime settimane, i mutuatari potrebbero vedere i primi lievi benefici già dai prossimi mesi. La discesa degli indici sarà graduale e molto più lenta rispetto alla salita cui abbiamo assistito negli scorsi mesi ed anni", continuano gli esperti di Facile.it. "Il consiglio, per chi ha un mutuo a tasso variabile e vuole abbattere la rata senza dover attendere, è di valutare la surroga approfittando delle condizioni favorevoli attualmente offerte dal mercato". Per quanto riguarda la richiesta di mutui, dall’Osservatorio di Facile.it emerge che chi ha presentato domanda di mutuo per l’acquisto di una prima casa tra gennaio e marzo 2024 ha puntato ad ottenere, in media, 136.809 euro da restituire in poco più di 26 anni, valori in linea con quelli rilevati a inizio 2023. Cala leggermente il valore medio dell’immobile oggetto di mutuo, passato da circa 190.000 euro a 186.000 euro, mentre sale lievemente l’Ltv (il rapporto tra il valore del mutuo e quello dell’immobile) che raggiunge il 77%. Stabile l’età media di chi ha presentato domanda di finanziamento per l’acquisto della prima casa, pari a 37 anni e mezzo; nei primi tre mesi del 2024 il peso percentuale degli under 36 sul totale richiedenti è stato pari al 49,8%. Sul fronte dell’offerta, invece, Facile.it ha rilevato come nei primi tre mesi dell’anno le condizioni proposte dalle banche siano state nel complesso favorevoli, soprattutto per i tassi fissi, i cui indici sono risultati in costante discesa; le migliori offerte per un mutuo standard da 126.000 euro in 25 anni (Ltv 70%), partono da un Tan fisso pari al 2,55%, corrispondente ad una rata di 568 euro; a gennaio 2024 la miglior rata era di 604 euro. Nettamente più costosi i tassi variabili, con i migliori Tan che partono dal 4,45%, vale a dire una rata di circa 690 euro. La distanza tra tassi variabili e fissi ha spinto la quasi totalità dei richiedenti, il 99%, a scegliere questa seconda opzione. Il calo dei tassi fissi continua ad essere un’opportunità per coloro che vogliono provare ad approfittare della surroga, che nel primo trimestre del 2024 ha rappresentato più di un quarto della domanda totale di mutui (25,4%), in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 quando era pari al 17,8%. —[email protected] (Web Info)
Riccardo Rapezzi eletto nuovo presidente Fasdac
(Adnkronos) – È Riccardo Rapezzi, 60 anni toscano, il nuovo presidente Fasdac (FondoAssistenza Sanitaria per i dirigenti delle aziende commerciali, di trasporto e spedizione, dei magazzini generali, degli alberghi e delle agenzie marittime). A nominarlo il Consiglio di amministrazione di Fasdac, su indicazione di Manageritalia, che ha inoltre confermato Bernardino Petrucci, indicato da Confcommercio, alla carica di vicepresidente. Rapezzi, laureato in Economia Aziendale è attualmente Regional Director di Synlab, multinazionale presente in oltre 30 nazioni in tutto il mondo e leader europeo nella diagnostica medica. All’interno di Manageritalia è attualmente presidente di Manageritalia Toscana dove è stato come consigliere sin dal 2008. Precedentemente ha fatto parte del Cda del Fondo Mario Negri e del Comitato di Gestione e del Comitato Esecutivo del Fasdac. “Con il vicepresidente e tutto il nuovo consiglio – ha detto dopo la nomina Riccardo Rapezzi – lavoreremo al meglio e in continuità con chi ci ha preceduto per gestire il nostro importante Fondo sanitario e le sue prestazioni al meglio nell’interesse di dirigenti e aziende. Ringrazio a nome di tutti il presidente uscente Fabrizio Pulcinelli e lo storico direttore Giuseppe Marabotto che ci hanno consegnato un Fondo sanitario in ottima salute e ai massimi livelli di prestazioni”. Oltre alla conferma del vicepresidente Bernardo Petrucci sono stati eletti nel Consiglio di gestione, indicati da Manageritalia, Antonio Bonardo, Massimo Cicatiello, Lucio Fochesato e Simona Lombardi, indicati da Confcommercio, Graziano Dominidiato, Giovanni Zambonelli, Renato Mattioni e, indicato da Confetra, Fabio Marrocco. Nel corso della seduta è stato nominato anche il nuovo direttore Maurizio Mauro, già in azienda come Cfo, che prende il posto di Giuseppe Marabotto per raggiunti limiti pensionistici. —[email protected] (Web Info)
Andrea Dovizioso, incidente in moto: è grave ma non in pericolo di vita, cosa è successo
(Adnkronos) – Andrea Dovizioso, 38 anni, già campione del mondo della classe 125, è rimasto ferito questa mattina, intorno alle 11, cadendo dalla moto da cross su una pista in località Il Tasso nel comune di Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo. Dovizioso, ritiratosi dalle competizioni ufficiali, si stava allenando con la sua moto. Nella caduta avrebbe riportato un trauma cranico. Il campione non è in pericolo di vita, ma, a livello precauzionale, è stato comunque trasferito con l'elisoccorso Pegaso all'ospedale fiorentino di Careggi in codice tre. —[email protected] (Web Info)
Mafia e voto di scambio a Palermo, arrestato l’ex consigliere comunale Mimmo Russo
(Adnkronos) – I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno arrestato Mimmo Russo, ex consigliere comunale di Palermo di Fratelli d'Italia. E' finito in manette in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Palermo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, che ha stabilito i domiciliari per altre due persone. Dalle indagini, condotte dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Palermo nel periodo 2020/2023 su delega della Dda, sarebbe emerso un "rapporto di reciproca convenienza" tra il sindacalista, amministratore locale del comune metropolitano, in carica sino al giugno del 2022, ed esponenti di Cosa nostra palermitana. Le accuse sono state a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, traffico di influenze illecite aggravato dall’aver favorito l’associazione mafiosa. Mimmo Russo si sarebbe adoperato in favore dell’approvazione di una variante al Piano regolatore cittadino, "tesa a modificare da 'verde agricolo' ad 'area commerciale' la destinazione dei terreni sui quali avrebbe dovuto sorgere un centro commerciale". Secondo l'accusa, come contropartita avrebbe ottenuto un "cospicuo numero di assunzioni" nella struttura, posti, spiegano gli investigatori dell'Arma, da "promettere a soggetti legati alla criminalità organizzata, in cambio del sostegno elettorale dell’organizzazione mafiosa". L’inchiesta, infine, ha ricostruito "la promessa ottenuta dal politico di un pacchetto di assunzioni" in una società che si occupa della grande distribuzione alimentare, in cambio di "agevolazioni negli uffici del comune di Palermo e di un incarico di sottogoverno da attribuire a un rappresentante della stessa società commerciale". Avrebbe avuto, anche, "pensanti ingerenze" nei confronti della società che gestisce l'Ippodromo di Palermo. Secondo gli investigatori dell'Arma, coordinati dalla Dda di Palermo, Russo avrebbe condizionato l'operato della società perché "si piegasse al volere dei suoi referenti mafiosi e concorrendo con questi ultimi nella commissione di estorsioni aggravate, ai danni di liberi professionisti che avevano svolto incarichi per conto di quella realtà economico -sportiva e che sono stati costretti, con la minaccia, a rinunciare, in tutto o in parte, al loro compenso". Avrebbe, inoltre, "impiegato vari mafiosi presso il Caf di corso Scinà a Palermo". "Russo non risultava ufficialmente quale titolare dell'Ufficio – dice il gip – che era invece la sede dei seguenti enti: cooperativa sociale 'Emergenza Palermo', una cooperativa e l'associazione Arcos Palermo. L'ufficio in questione è stato anche sede elettorale del candidato Russo alle ultime elezioni amministrative del 2022". Mimmo Russo, racconta il collaboratore di giustizia Francesco Chiarello, "pretendeva il pagamento di 10 euro al mese a testa a titolo di spese sindacali" dai 3.000 lavoratori ex Pip "di cui si occupava". "Era uno di famiglia" ha detto ai magistrati della Dda il collaboratore di giustizia Antonino Siragusa. "Il politico ha storicamente offerto denaro alla famiglia mafiosa del Borgo Vecchio per assicurarsi i voti del quartiere", dice il gip nell'ordinanza. "Fino al 2000 l'interlocutore di Russo è stato Francesco Paolo Romano, quando era capofamiglia del Borgo Vecchio, gli faceva avere dei soldi a seconda di chi si doveva portare nelle votazioni (candidare, ndr.)". L'ex boss mafioso e, poi, collaboratore di giustizia Antonino Giuffrè, dice il pentito Filippo Bisconti, "mi diceva sempre che in tutti gli ambienti mafiosi, in tutte le zone, specie in quelle popolari, tipo a Ballarò, tipo al Capo, Vucciria, in queste zona, all'Arenella o Acquasanta, in tutte le zone più popolate c'è qualcuno sempre che fa riferimento ai politici per le campagne elettorali". "Nel corso della campagna elettorale del 2022 Russo è stato costantemente aiutato nel procacciamento di voti da un personaggio imparentato con la famiglia mafiosa di Corso dei Mille" si legge nell'ordinanza di custodia cautelare. Si tratta di Gregorio Marchese, figlio di Filippo detto il 'milinciana' ('melanzana', ndr), uno dei più spietati killer del periodo delle guerre di mafia. Gregorio Marchese si è comportato come costola di Russo, attivandosi per promettere assunzioni sia presso l'ippodromo che presso il futuro centro commerciale, in cambio di voti". Insieme a lui sono finiti ai domiciliari Gregorio Marchese e Achille Andò. Secondo l'accusa l'ex consigliere comunale avrebbe "patrocinato" l'assunzione come cassiera in un supermercato dell'amante di un boss detenuto e ritenuto al vertice del mandamento mafioso di Brancaccio – Corso dei Mille. "Grazie a degli scambi epistolari dal carcere avvenuti attraverso un intermediario – si legge nell'ordinanza -, Russo si è mosso per soddisfare i desiderata del boss, che aveva ordinato di trovare un posto di lavoro alla sua amante". —[email protected] (Web Info)












