domenica, Luglio 13, 2025
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Dolci contaminati, 233 bimbi avvelenati da piombo in asilo cinese

(Adnkronos) – Grave caso di avvelenamento da piombo per 233 bambini che hanno mangiato alla mensa dell'asilo Peixin della città di Tianshui, nel nord-ovest della Cina. Le analisi hanno rilevato livelli anomali di piombo nel sangue dopo che avevano mangiato dolci contaminati. Secondo quanto riportato dalla televisione statale Cctv, 201 alunni sono attualmente ricoverati in ospedale. I test effettuati su tortine di datteri e rotoli dolci di mais, serviti a colazione e durante i pasti hanno rilevato concentrazioni di piombo superiori di oltre 2.000 volte ai limiti di legge: 1.052 mg/kg per le tortine e 1.340 mg/kg per i rotoli, contro un limite nazionale di 0,5 mg/kg. Le indagini hanno portato all'arresto della direttrice dell’asilo, la signora Zhu, e di un investitore, il signor Li, insieme ad altre sei persone dello staff. Secondo le autorità, il personale della cucina ha utilizzato pigmenti industriali comprati on line, etichettati come non commestibili, per colorare gli impasti. Le immagini delle telecamere di sorveglianza mostrano l'aggiunta del colorante giallo a una miscela di farina.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Eclissi solare totale, in Italia nel 2027 un evento unico

(Adnkronos) – Tra due estati assisteremo anche in Italia uno dei più suggestivi spettacoli offerti dal nostro cielo. Il 2 agosto 2027 avrà luogo un'eclissi di sole, parziale nella maggior parte dei Paesi e totale in alcuni luoghi 'fortunati'.  L'eclissi totale sarà visibile in diverse città della Spagna (Malaga, Cadiz, Tarifa), a Gibilterra, e in alcuni località di Yemen, Arabia Saudita, Libia, Tunisia e Algeria. Il luogo perfetto però per ammirarla sarà Luxor, in Egitto. Nonostante l'eclissi totale sarà visibile anche da altri punti del Paese, il sito archeologico tanto suggestivo e la durata dell'esperienza (6 minuti e 19 secondi) rendono Luxor un luogo senza pari.  Nonostante in Italia l'eclissi non sarà totale, in diverse zone sarà comunque uno spettacolo notevole. L'oscuramento del disco solare sarà a circa il 70% a Napoli e Roma e in Sicilia supererà il 90% in Sicilia. L'eclissi inizierà a Cagliari alle 9:55, seguito da Torino alle 9:59, Palermo alle 10 e Napoli, Roma, Firenze e Milano circa due o tre minuti dopo. Secondo quanto riporta Space.com dal 1991 non si verifica un'eclissi di così lunga durata e solo nel 2114 l'uomo ne potrà ammirare una di durata maggiore. Bisogna ricordare però che l'eclissi non va ammirata a occhi 'nudi', ma sarà obbligatorio usare degli appositi occhiali dotati di filtri solari certificati in modo da proteggere gli occhi dalle radiazioni solari nocive, provenienti dal Sole. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Cancro seno metastatico, ok Aifa a cura mirata: -45% rischio progressione o morte

(Adnkronos) – L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la rimborsabilità di elacestrant per il trattamento di donne in postmenopausa, e di uomini, con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico positivo per i recettori degli estrogeni (Er+) e negativo per la proteina Her2 (Her2-), con una mutazione attivante del gene Esr1, che mostrano progressione della malattia in seguito ad almeno una linea di terapia endocrina comprendente un inibitore delle cicline Cdk 4/6. La nuova terapia ormonale mirata ha ridotto il rischio di progressione o morte del 45%. Le mutazioni di Esr1 – è stato ricordato oggi a Milano in un incontro con la stampa promosso da Menarini Stemline Italia – si sviluppano sotto la pressione selettiva della terapia endocrina e rendono il tumore più aggressivo con conseguente prognosi sfavorevole e peggiori tassi di sopravvivenza. "Nel 2024, in Italia, sono state stimate quasi 53.700 nuove diagnosi di tumore del seno, il più frequente in tutta la popolazione – afferma Lucia Del Mastro, professore ordinario e direttore della Clinica di Oncologia medica dell'Irccs ospedale policlinico San Martino, università di Genova – Il carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali e negativo per Her2 comprende circa 2 terzi di tutti i casi ed è più frequente nelle donne in postmenopausa. Lo standard di prima linea del trattamento della malattia metastatica Er+/Her2- è rappresentato dall'associazione della terapia endocrina con l'inibitore di Cdk 4/6. Nonostante l'efficacia di questo trattamento, l'esposizione prolungata alle terapie endocrine spesso determina l'insorgenza di diversi meccanismi di resistenza. Tra questi, uno dei più frequenti è l'acquisizione di mutazioni a carico del recettore estrogenico Esr1, che si sviluppa in circa il 50% delle pazienti con carcinoma mammario avanzato. Come conseguenza dello sviluppo di questa mutazione, il tumore non è più sensibile al trattamento con inibitori delle aromatasi. Alcune delle nuove terapie ormonali sono state specificamente progettate per superare questo meccanismo di resistenza".  "Da qui l'importanza dell'approvazione della rimborsabilità di elacestrant da parte di Aifa – spiega Giuseppe Curigliano, presidente eletto della Società europea di oncologia medica (Esmo), professore di Oncologia medica all'università degli Studi di Milano e direttore divisione Sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative all'Ieo di Milano – Elacestrant appartiene alla classe di farmaci chiamata Serd (degradatori selettivi del recettore degli estrogeni), che", come spiega l'acronimo, "porta alla potente degradazione selettiva del recettore degli estrogeni, cioè alla sua distruzione. L'efficacia e la sicurezza della nuova terapia ormonale sono state valutate nello studio clinico di fase 3 Emerland, che ha confrontato elacestrant con lo standard di cura costituito dai trattamenti ormonali 'tradizionali', cioè fulvestrant o inibitori dell'aromatasi. Nello studio sono state coinvolte 478 pazienti ed elacestrant ha ridotto del 45% il rischio di progressione o morte nella popolazione con mutazione di Esr1, già fortemente pretrattata, con un Hr di 0,55". Un'analisi di sottogruppo dello studio Emerald – riporta una nota – ha dimostrato che la durata del precedente trattamento con inibitori delle cicline Cdk4/6 era positivamente associata a una sopravvivenza libera da progressione più lunga con elacestrant.  "Questi risultati sono statisticamente e clinicamente significativi e dimostrano il valore terapeutico aggiunto di elacestrant – sottolinea Curigliano – Grazie all'approvazione di Aifa, cambia la strategia di cura di seconda linea nella malattia endocrino-responsiva con mutazione di Esr1". Inoltre si tratta di "un farmaco orale, pertanto maneggevole, e va ricordato che le Linee guida Esmo raccomandano elacestrant in questa popolazione di pazienti e specificano che la decisione sul trattamento di seconda linea richiede una valutazione di biologia molecolare". Precisa Del Mastro: "Al momento della progressione di malattia deve essere effettuata la biopsia liquida per individuare le mutazioni di Esr1. Il test viene eseguito su un campione di sangue" che deve essere analizzato in "un laboratorio specializzato in biologia molecolare" con "tecnologie d'analisi innovative come ad esempio la Next Generation Sequencing (Ngs)". Si identificano così "nel sangue delle pazienti affette da carcinoma della mammella metastatico alterazioni genomiche che sono da un lato fattori di resistenza ai trattamenti ormonali convenzionali, e dall'altro fattori predittivi di risposta a farmaci innovativi". "Il carcinoma mammario è estremamente complesso e viene classificato in diversi sottotipi istologici, rendendo necessario un approccio personalizzato – evidenzia Adriana Bonifacino, fondatrice di Fondazione IncontraDonna – La biopsia liquida rientra nell'oncologia di precisione e sta diventando sempre più importante per la selezione e la personalizzazione delle cure. Presenta grandi vantaggi rispetto alla tradizionale: consiste in un semplice prelievo di sangue, procedura poco invasiva. E' indispensabile che nelle Regioni vi siano percorsi strutturati, per garantire con tempestività e appropriatezza l'accesso di tutte le pazienti alla biopsia liquida. Solo così l'innovazione rappresentata da elacestrant sarà realmente disponibile, perché il farmaco richiede la selezione sulla base di un target molecolare, quale lo stato mutazionale di Esr1". "L'approvazione della rimborsabilità di elacestrant nel carcinoma mammario metastatico è un risultato decisivo per le pazienti italiane e per la comunità scientifica che le ha in cura – conclude Monica Binaschi, direttore Dipartimento di Scienze precliniche e traslazionali di Menarini Ricerche – Lavoriamo ogni giorno per rendere disponibili trattamenti sempre più mirati, efficaci e con il miglior profilo di tollerabilità possibile. Elacestrant è il nostro terzo farmaco rimborsato in 2 anni in Italia in onco-ematologia. Rappresenta un esempio del nostro impegno: una terapia mirata, frutto di una ricerca d'avanguardia, che risponde a un bisogno clinico insoddisfatto per una popolazione di pazienti con prognosi sfavorevole, caratterizzata da resistenza ai trattamenti precedenti e ad alto rischio di progressione". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Termoli/ Torna “Il Cinema e le Stelle”, i film in programmazione

Torna dal 13 luglio al 17 agosto “Il Cinema e le Stelle” organizzato da “Silent Tribe” in collaborazione con il Comune di Termoli.
Proiezioni di film di successo che si terranno in cinque quartieri della città.
Film a proiezione gratuita che si terranno nei quartieri di San Pietro, Difesa Grande, nel quartiere Sant’Alfonso, a Porticone e Colle della Torre.
“Il Cinema e le Stelle” nasce alcuni anni fa come iniziativa per l’Estate termolese e con l’idea di portare tale forma di spettacolo in modo itinerante nei quartieri della città, in modo da offrire a tutti la possibilità di partecipare, rivitalizzando e valorizzando nel corso dell’estate anche le aree periferiche.
Tutte le proiezioni sono gratuite e si terranno a partire dalle ore 21.


Di seguito l’elenco dei film in programmazione:

  • 13 luglio “Volevo un figlio maschio” con Enrico Brignano Quartiere San Pietro e Paolo (parcheggio chiesa)
  • 20 luglio “Kung fu panda 4” – animazione Quartiere Difesa Grande (anfiteatro)
  • 27 luglio “Un mondo a parte” Con Antonio Albanese e Virginia Raffaele Quartiere Sant’Alfonso (parchetto)
  • 10 agosto “The fall guy” – azione commedia Con Ryan Goslin e Emily Blunt Quartiere Porticonen (traversa bar Via Firenze)
  • 17 agosto Bob Marley “One love” musical Quartiere Colle della Torre (Caffè dei poeti)
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Cancro stomaco, 42mila vite salvate in 12 anni ma resta gap territoriale

(Adnkronos) – In Italia i pazienti con tumore dello stomaco vivono di più rispetto alla media europea. Nel nostro Paese, infatti, la sopravvivenza a 5 anni raggiunge il 32% rispetto al 25% dell'Europa. Non solo: in 12 anni (dal 2007 al 2019) sono state salvate 42mila vite in una neoplasia un tempo orfana di terapie, ma oggi caratterizzata da opzioni di cura sempre più efficaci. Nonostante i progressi della ricerca e dell'innovazione, restano diverse criticità da risolvere. In Italia manca un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (Pdta) nazionale per il carcinoma gastrico, con la conseguenza che sono ancora troppe le differenze territoriali nell'accesso ai test diagnostici di immunoistochimica, fondamentali per una corretta caratterizzazione molecolare del tumore e per definire la terapia appropriata in ogni paziente. Inoltre, le attuali tariffe stabilite nei Lea, Livelli essenziali di assistenza, coprono solo in parte i costi reali sostenuti dai laboratori di anatomia patologica per svolgere queste analisi diagnostiche. Sono necessarie anche campagne di prevenzione strutturate per questo tipo di neoplasia, dato che in Italia solo 1 caso su 5 viene diagnosticato in fase precoce, riducendo le possibilità di guarigione.  Le criticità nella gestione e presa in carico del paziente affetto da tumore gastrico, assieme ad alcune proposte di soluzione, sono illustrate nel documento 'Diagnosticare per trattare in oncologia. Il valore dei test diagnostici nel tumore gastrico', realizzato da The European House-Ambrosetti con il contributo non condizionante di Amgen e presentato oggi in conferenza stampa a Roma alla Camera dei deputati.  "E' indispensabile promuovere azioni concrete che valorizzino il ruolo dei test diagnostici in modo uniforme nei diversi contesti assistenziali, sia a livello nazionale che regionale – afferma Vanessa Cattoi, componente Commissione Bilancio, tesoro e programmazione della Camera e promotrice dell'Intergruppo parlamentare 'Insieme per un impegno contro il cancro' – E' fondamentale istituire un Pdta nazionale per il tumore gastrico, affiancato da Pdta regionali coerenti e armonizzati tra loro per migliorare l'efficienza delle cure. Un Pdta nazionale garantirebbe la centralità del paziente, promuovendo una presa in carico multidisciplinare all'interno di centri specializzati e l'interazione sistematica tra le diverse figure professionali coinvolte. In questo contesto sarebbe rilevante inserire nel Dpcm di aggiornamento Lea in valutazione da parte della Conferenza Regioni un pacchetto per la caratterizzazione immunoistochimica del carcinoma gastrico avanzato che comprenda i 5 biomarcatori che sono indispensabili per la scelta della terapia più appropriata ed efficace. L'aggiornamento consentirebbe di garantire una gestione efficace e tempestiva del paziente affetto da tumore gastrico in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale". Nel 2024, in Italia, sono state stimate 14.105 nuove diagnosi di tumore dello stomaco. "L'oncologia di precisione rappresenta uno dei più significativi sviluppi nella terapia dei tumori – spiega Carmine Pinto, direttore dell'Oncologia dell'Ausl-Irccs di Reggio Emilia – Si basa sull'identificazione di specifiche alterazioni ed espressioni bio-molecolari della neoplasia, predittive della risposta ai farmaci, che consentono di personalizzare le terapie, adattandole al profilo genomico e biologico del tumore di ciascun paziente. Anche nel caso del carcinoma gastrico, questo paradigma si applica attraverso un processo diagnostico che integra l'impiego di test immunoistochimici. Le analisi di caratterizzazione bio-patologica rappresentano uno strumento indispensabile per la scelta della migliore terapia per questi pazienti, contribuendo in modo significativo alla realizzazione di un approccio di medicina personalizzata. La caratterizzazione bio-patologica del carcinoma gastrico permette quindi di dare una maggiore probabilità di risposta alle cure, con un impatto concreto sul miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita". "L'attuale oncologia di precisione si basa sul paradigma di diagnostica di precisione, ove l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per garantire l'accesso ai farmaci target e a percorsi di cura personalizzati – sottolinea Matteo Fassan, professore di Anatomia patologica dell'università degli Studi di Padova e direttore di Anatomia patologica dell'Ulss 2 Marca Trevigiana – L'immunoistochimica è una tecnica diagnostica di laboratorio di prima linea dell'oncologia di precisione, ampiamente diffusa nei reparti di anatomia patologica. Tale metodica consente di rilevare antigeni specifici, permettendo una prima stratificazione molecolare del carcinoma gastrico attraverso l'analisi di 3 biomarcatori chiave: Her2, la cui iperespressione è rilevabile in circa il 12-17% dei casi, Pd-L1 e Mmr, indicativi della possibilità di utilizzo di terapie mirate o immunoterapiche. Recentemente l'attenzione si sta estendendo anche a nuovi target molecolari, come Claudina-18.2 e Fgfr2b, in corso di validazione per nuovi approcci di cura. E' essenziale che il materiale biologico esaminato sia rappresentativo e adeguato, infatti le attuali linee guida di Esmo, la Società europea di oncologia medica, raccomandano l'analisi di almeno 5-8 campioni bioptici ottenuti dalla neoplasia per garantire una valutazione accurata dei biomarcatori". "Oggi – illustra Pinto – nessun paziente con carcinoma gastrico avanzato può ricevere una prima linea di terapia senza che sia stata eseguita un'adeguata e appropriata caratterizzazione del tumore (biopsia o pezzo operatorio) con test in immunoistochimica (Her2, Pd-L1, Mmr), per consentire poi l'accesso a farmaci già rimborsati dal Ssn che migliorano in maniera significativa l'efficacia clinica del trattamento. Viene anche richiesto un quarto test di immunoistochimica per la Claudina-18.2, in quanto per i pazienti con iper-espressione della Claudina-18.2 è stato dimostrato il vantaggio clinico dell'introduzione nella prima linea di terapia di un anticorpo anti-claudina (attualmente disponibile in fascia C a 1 euro) in combinazione con la chemioterapia. In prospettiva potrebbe essere necessario anche un quinto test per Fgfr2b, per la cui introduzione siamo in attesa dei risultati di due studi clinici. Pertanto è necessario, in assenza di un pezzo operatorio, che durante la gastroscopia diagnostica vengano eseguiti almeno 6 prelievi bioptici, per l'esecuzione dei test in immunoistochimica".  "In prima linea di terapia – prosegue l'oncologo – nei tumori con iper-espressione di Her2 il paziente può essere indirizzato verso una terapia mirata con un farmaco anti-Her2 in combinazione con la chemioterapia. Nei pazienti con tumore Her2 positivo, che presentano anche positività per Pd-L1, è possibile migliorare ulteriormente l'efficacia del trattamento combinando nel regime di terapia un checkpoint inibitore anti-Pd-1 con la chemioterapia e un farmaco anti-Her2. In seconda linea di trattamento, è possibile poi utilizzare un anticorpo coniugato anti-Her2, con miglioramenti di efficacia sia nella risposta che nella sopravvivenza. L'immunoterapia con un checkpoint inibitore anti-Pd-1 è indicata anche in caso di tumori con d-Mmr (Msi-H), cioè con difetto nel sistema di riparazione del Dna". Il costo totale per la valutazione dei biomarcatori Her2, Pd-L1 e Mmr, che richiede l'esecuzione totale di 6 test immunoistochimici (1 per Her2, 1 per Pd-L1, 4 per Mmr), ammonta a 245 euro, mentre il rimborso previsto dal Nomenclatore Lea, entrato in vigore il 30 dicembre 2024, corrisponde a 189,45 euro. Con l'aggiunta della valutazione del biomarcatore Claudina-18.2, il numero totale dei test salirebbe a 7 e il costo complessivo a 346 euro, con un rimborso pari a 252,60 euro. L'inclusione ulteriore del biomarcatore Fgfr2b, attualmente in fase di studio e di prossima introduzione nella pratica clinica, porterebbe il costo per 8 test a 447 euro, mentre il rimborso resterebbe fermo a 252,60 euro, riporta una nota. "E' evidente la discrepanza tra i costi effettivi sostenuti dai laboratori e i rimborsi riconosciuti dal Servizio sanitario nazionale – rimarca Fassan – L'impatto economico complessivo di questi test sul sistema è minimo, ma rappresenta un fattore cruciale per garantire l'equità di accesso alle terapie innovative su tutto il territorio nazionale. E' urgente aggiornare le tariffe Lea per i test immunoistochimici predittivi, riconoscendo i costi reali della diagnostica molecolare e assicurando la sostenibilità delle attività dei laboratori a livello nazionale".  "Tra le criticità nella presa in carico del paziente emerge anche la mancanza di un supporto nutrizionale adeguato per i pazienti, fondamentale per affrontare il carcinoma gastrico, prima, durante e dopo il trattamento – aggiunge Claudia Santangelo, presidente dell'associazione pazienti 'Vivere senza stomaco si può Odv' – La malnutrizione e la perdita di peso nel periodo post-operatorio sono condizioni frequenti e spesso gravi, che richiederebbero il coinvolgimento precoce e sistematico di nutrizionisti. Questi professionisti possono aiutare a individuare le esigenze specifiche del paziente, pianificando una dieta bilanciata e, se necessario, integrando con supplementi alimentari. Tuttavia, l'accesso agli alimenti a fini medici speciali è limitato e spesso grava economicamente sui pazienti. Questi prodotti vanno inclusi nei Lea – suggerisce – per garantire un trattamento equo e omogeneo. Anche il Pdta nazionale per il tumore gastrico dovrebbe includere il riferimento alla valutazione dello stato nutrizionale e ai piani dietetici, proprio per assicurare una gestione dei pazienti a 360 gradi". Un ulteriore elemento critico "riguarda l'assenza di un supporto psicologico strutturato – precisa Anna Maria Mancuso, presidente dell'associazione Salute Donna Odv e coordinatrice del progetto 'La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere' – I bisogni emotivi dei pazienti affetti da tumore gastrico sono spesso trascurati, nonostante l'impatto significativo che il sostegno psicologico può avere sull'aderenza alle terapie, sulla qualità della vita e sul decorso della malattia. L'implementazione di servizi di assistenza psicologica continuativa dovrebbe essere considerata parte integrante del percorso di cura. Più in generale, una volta completata la diagnosi, il paziente deve essere preso in carico da un'équipe multidisciplinare, possibilmente composta da oncologo, chirurgo, gastroenterologo, radiologo, anatomo-patologo, infermiere specializzato, nutrizionista, fisioterapista e psicologo, che definiscono un piano terapeutico personalizzato. E' cruciale – conclude – che la presa in carico del paziente avvenga all’interno di centri specializzati". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Totti e Ilary, ‘affido condiviso’ per i Rolex della discordia: la decisione del giudice

(Adnkronos) – 'Affido condiviso' per i quattro Rolex motivo di diatriba fra Ilary Blasi e Francesco Totti. Il tribunale civile di Roma ha confermato quanto aveva già deciso in via interlocutoria nel 2023, stabilendo che gli orologi dovranno rimanere a disposizione di entrambi.  I Rolex, che inizialmente erano rimasti alla presentatrice dopo che la coppia si era lasciata, erano stati reclamati dall’ex capitano giallorosso che ne chiedeva la restituzione. Ora le parti dovranno trovare il modo per garantire che entrambi possano usarli. Chiusa questa fase della vicenda, adesso ciascuna delle parti potrà impugnare il provvedimento. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Morto 13enne ucraino caduto da balcone a Grosseto, era in Italia da pochi giorni

(Adnkronos) – Non ce l'ha fatta il tredicenne ucraino precipitato dal balcone della casa dei nonni a Grosseto nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Il ragazzo, arrivato in Italia solo tre giorni prima per sfuggire alla guerra in Ucraina, è morto nella tarda serata di lunedì 7 luglio all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove era stato ricoverato in condizioni gravissime. A lanciare l'allarme è stato un cugino, anche lui adolescente e residente nell'abitazione dei nonni, che ha trovato il ragazzino esanime nella corte interna del palazzo. I due si trovavano insieme nella cameretta poco prima dell'accaduto. Quando il cugino si è reso conto che il tredicenne non era più nella stanza, è uscito a cercarlo e ha fatto la drammatica scoperta. Immediato l'intervento dei soccorsi: sul posto sono intervenuti un'ambulanza, '’automedica del 118 e gli agenti della polizia. Il giovane, che presentava gravi traumi alla testa e numerose fratture, è stato trasportato d'urgenza all’ospedale Misericordia di Grosseto, per poi essere trasferito al Meyer di Firenze, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. Dopo due giorni in coma, i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.  Secondo i primi accertamenti, si sarebbe trattato di un incidente domestico, ma le indagini della polizia proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda.  Gli inquirenti della squadra mobile stanno ricostruendo le ultime ore del ragazzo, ascoltando i familiari e raccogliendo elementi utili per comprendere la dinamica della caduta dal terzo piano. Il tredicenne era arrivato a Grosseto per essere accolto dai nonni materni, in fuga dal conflitto in Ucraina. I suoi genitori, secondo quanto riportato dalle cronache locali, si trovano ancora nel Paese d’origine e non sono riusciti a raggiungerlo in tempo. La comunità ucraina della zona, insieme a molti residenti di Grosseto, si è stretta attorno alla famiglia in queste ore di profondo dolore. Una tragedia che lascia attoniti e che colpisce doppiamente: per la giovane vita spezzata e per il contesto di fragilità in cui il ragazzo si trovava, lontano dai genitori e in cerca di sicurezza dopo essere fuggito dalla guerra. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Facile.it, nell’ultimo anno 27 milioni di italiani hanno usato i comparatori on line

(Adnkronos) – Più di 8 italiani su 10 hanno usato almeno una volta un comparatore online e nell’ultimo anno ben 27 milioni di consumatori si sono serviti di questi strumenti per confrontare assicurazioni auto, utenze domestiche, hotel, tariffe degli aerei e molto altro. Il dato arriva dall’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Different e presentata oggi in occasione dell’evento ‘Confrontare, il segreto del risparmio’, organizzato in collaborazione con Consumerismo No Profit. Il risparmio è la prima motivazione che spinge gli italiani ad usare gli strumenti di comparazione: secondo le stime di Facile.it, nel 2024 tramite il portale, solo considerando l’assicurazione auto, grazie alla comparazione sono stati risparmiati ben 109 milioni di euro. “Negli anni – afferma Maurizio Pescarini, ceo di Facile.it – gli italiani sono passati da una comprensibile diffidenza verso i compratori, strumento per loro nuovo ed innovativo un decennio fa, ad un uso sempre più maturo e consapevole del mezzo che, numeri alla mano, ha dimostrato di essere fondamentale per risparmiare e pianificare al meglio le spese familiari. Se il primo passo è stato fatto su prodotti o servizi in qualche modo più semplici da confrontare – penso alle assicurazioni auto o ai voli aerei – oggi sempre più consumatori si rivolgono ai comparatori anche per scelte complesse come mutui, tariffe energia o investimenti”. I comparatori online, arrivati sul mercato nei primi anni duemila, hanno iniziato a cambiare gradualmente il modo in cui gli italiani si approcciano alle spese di casa e nell’ultimo anno ben il 65% della popolazione nazionale adulta si è servita di un comparatore, con una media d’uso pari a tre volte l’anno. Guardando al profilo degli italiani che si rivolgono ai comparatori online, emergono dati interessanti. Il primo è legato all’età; la fascia che ha usato maggiormente questi strumenti nell’ultimo anno è quella con età compresa tra i 35 e i 44 anni (78%).  Dal punto di vista territoriale, l’attitudine a confrontare le spese di casa con strumenti online è più diffusa nel Nord Italia (circa 69% del campione), ma comunque molto forte anche al Centro (65%) e al Sud (60%). Se la prima ragione che spinge gli italiani ad utilizzare gli strumenti di comparazione online è il risparmio economico (66%), la seconda è la 'certezza di trovare le offerte migliori' (57%), mentre circa 13 milioni di consumatori (48%) apprezzano la semplicità di confronto delle tariffe. Sono invece ben 3.315.000 (12% del campione totale con picchi che arrivano a sfiorare il 18% nella fascia 55 – 64 anni) i consumatori che hanno dichiarato di servirsene perché hanno apprezzato la possibilità di ottenere una consulenza specializzata indipendente.  Importante anche il ruolo dei compratori in termini informativi, di educazione e tutela dalle truffe: più di 3 milioni di consumatori hanno dichiarato di usare un comparatore per acquisire conoscenze su prodotti o servizi non familiari o per ricevere una consulenza indipendente, mentre quasi 4 milioni si affidano a questi strumenti per evitare di cadere vittima di truffe.  Le assicurazioni auto e moto sono la spesa per la quale gli italiani hanno usato maggiormente i comparatori nell’ultimo anno (41% del campione intervistato, pari a circa 11,3 milioni di consumatori). Pochi meno (11 milioni) quelli che si sono rivolti ai comparatori per confrontare offerte luce e gas. Gli italiani scelgono il confronto anche quando si tratta di decidere l’hotel in cui soggiornare (31%) o prenotare un volo aereo (27%). Un consumatore su quattro lo fa per la telefonia, ma non manca chi si rivolge ai comparatori per confrontare prodotti di finanza personale o risparmio come prestiti (12%) e mutui (7%).  L’uso dei comparatori varia in base all’età dell’utente: gli under 34, ad esempio, utilizzano questi strumenti principalmente per risparmiare sui viaggi (hotel e aerei), mentre dai 35 anni in su si confrontano RC auto e utenze domestiche. La comparazione di mutui e prestiti è particolarmente utilizzata dalla fascia 25-34 anni, mentre il noleggio a lungo termine da quella 35-44 anni. Sono i più giovani (18-24 anni) ad utilizzare maggiormente i comparatori per cercare prodotti assicurativi diversi dall’Rc auto o moto. Per ogni settore cambiano anche le motivazioni per cui si usano i comparatori: se, in generale, il risparmio è la prima ragione, quando si parla di bollette, ad esempio, viene molto apprezzata la semplicità del confronto; per i prestiti la possibilità di verificare i costi prima di chiedere il finanziamento, per i mutui il risparmio di tempo. L’84% della popolazione adulta ha usato i comparatori almeno una volta (percentuale che arriva addirittura al 95% nella fascia 35-44 anni), ma esiste una fetta di consumatori che non si è mai affidata a questi strumenti; il 16% dei rispondenti all’indagine. La principale ragione dichiarata per cui non si usano i comparatori è la mancanza di fiducia verso questi strumenti (51%), mentre una parte minoritaria di rispondenti dice che, nonostante il lavoro dei comparatori, resta comunque difficile confrontare le offerte (18%); il 12% è dell’opinione che non ci sia un vero risparmio. “In realtà – sostiene Gianluca Castelnuovo, psicologo comportamentale dell’Università Cattolica di Milano – le ragioni dichiarate per il non uso sono più che altro delle scuse che il consumatore si dà. Alcuni individui, semplicemente, preferiscono mantenere le loro abitudini e non percepiscono la necessità di cambiare gestore o offerta. Anche se questo, sovente, va a loro discapito”.  "I comparatori sono fondamentali anche per l'educazione e la tutela dalle truffe". A dirlo Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo NO profit. "Nel 2024 – ha ricordato – oltre 3,5 milioni di italiani hanno dichiarato di aver subito una truffa o un tentativo di frode nell'ambito delle bollette luce e gas. 1,5 milioni, invece, nell'ambito dell'rc auto". "I canali più usati – ha spiegato – sono: email, finti call center, porta a porta, sms. Ma non mancano le truffe andate a segno tramite app di messaggistica istantanea e social network". "E per contrastare il fenomeno delle truffe – ha spiegato – con Facile.it nel 2023 abbiamo lanciato il progetto 'Stop alle truffe'. L'iniziativa è nata per offrire ai consumatori italiani un sito di riferimento, www.stopalletruffe.it, dove trovare strumenti concreti per riconoscere i rischi ed evitare di cadere in trappola nell'ambito delle bollette luce e gas e, dal 2025, si è esteso anche alle truffe in ambito rc auto. Abbiamo così aiutato oltre 13mila utenti, ricevuto più di 260 segnalazioni e siamo stati riconosciuti come 'best in class' a livello internazionale". Uno dei dati emersi dall’indagine commissionata da Facile.it ad Emg Different, è che circa 7 milioni di italiani non hanno mai utilizzato un comparatore di prezzi e i principali motivi dichiarati sono la mancanza di fiducia (51%), la difficoltà di confrontare le offerte (18%), l’idea che non ci sia una grande differenza nei prezzi (12%), la mancanza di chiarezza (10%) e la paura che vengano raccolti dati personali (6%). "Queste risposte – spiega Gianluca Castelnuovo, psicologo, psicoterapeuta e Ph.D. in neuropsicologia – possono essere interpretate alla luce di diverse motivazioni tipicamente psicologiche ben documentate a livello di letteratura scientifica. Da molti anni la psicologia scientifica si occupa di interpretare, comprendere e a volte spiegare i comportamenti anche in ambito economico. Daniel Kahneman, psicologo e premio Nobel per l’economia, ha ben dimostrato nel suo lungo e intenso lavoro di ricerca come le scelte degli individui siano spesso guidate più da processi emotivi e cognitivi rapidi, piuttosto che da un’analisi razionale, ponderata o approfondita". "Purtroppo – avverte – l’affidarsi principalmente a scelte emotive e prendere di conseguenza decisioni di 'pancia', coinvolge anche il mondo dei comparatori di tariffe, portando alcuni consumatori a non utilizzarli nel pieno delle loro potenzialità – nonostante siano strumenti utili e affidabili – generando così uno svantaggio nelle scelte finali. Spinti dunque dalle emozioni, rischiamo di compiere la scelta meno conveniente e vantaggiosa, provocando a noi stessi, involontariamente, un vero e proprio danno economico. In effetti, già da parecchio tempo la psicologia ha dimostrato che gli esseri umani, se guidati dalle emozioni, possono compiere scelte poco lucide, frettolose e controproducenti da un punto di vista economico". "Fra gli altri aspetti da considerare – precisa – segnalo che la mancanza di fiducia verso le piattaforme online nel loro complesso è presente soprattutto tra le fasce più anziane, ma anche qui il rischio è quello di dire di no a sistemi tecnologici, come i comparatori, che in realtà ci proteggono proprio dai pericoli, in primis dalle truffe digitali. Un conto sono le minacce on-line, un conto sono i sistemi tecnologici nati per tutelarci e fare chiarezza nel mondo digitale". "C’è poi – fa notare Gianluca Castelnuovo – un tema di 'pigrizia' nelle scelte, nel senso che alcuni individui preferiscono mantenere le loro abitudini e non percepiscono la necessità di cambiare gestore o offerta, anche se le differenze di prezzo sono significative e una scelta diversa sarebbe razionalmente vantaggiosa. Mantenere le stesse posizioni non sempre risulta la soluzione migliore, per cui permettersi di cambiare, accompagnati da comparatori affidabili, è di gran lunga più conveniente. Risulta inoltre importante che, proprio per non generare resistenze o un senso di invasione della propria privacy, fra i dati personali il comparatore raccoglie solo quelli fondamentali alla ricerca dell’offerta migliore".  "Riassumendo – commenta – si può affermare che il comportamento di non utilizzo dei comparatori è spesso frutto di resistenze emotive e paure generate della mancata conoscenza di cosa veramente propone il comparatore e di come funziona il suo meccanismo retrostante. Un approccio razionale, di conoscenza e utilizzo consapevole di questi strumenti, può superare tali paure e permettere dunque ai comparatori di svolgere il loro pieno ruolo di funzionale aiuto alle scelte dei consumatori".    —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Fire: “Nuovo record nel 2024 per le nomine di energy manager”

(Adnkronos) – Nuovo record per gli energy manager, l'esperto in gestione dell'energia, nel 2024: sono 2571 le nomine totali (+19% tra il 2014-2020 e +4% 2020-2024) di cui 1752 da soggetti obbligati (+17% 2014-2020 e +3% 2020-2024). Questi i dati del Rapporto ufficiale sugli energy manager nominati in Italia, predisposto da Fire e presentato in occasione del webinar 'Presentazione del Rapporto Gli Energy Manager in Italia 2025'. "C'è stato un trend tendenzialmente crescente che si è interrotto solo fra il 2021 e il 2022 a causa della pandemia e della forte riduzione dei consumi registrata in quel periodo – spiega Dario Di Santo, direttore Fire – Appena c'è stata una ripresa, le statistiche sono tornate a salire raggiungendo nuovi record". "Complessivamente abbiamo 1869 energy manager che sono meno delle nomine perché per le realtà medio-piccole spesso un consulente opera per più soggetti, quindi ovviamente non c'è un'equivalenza fra nomine ed energy manager", osserva. Da segnalare "una continua crescita della parte femminile che è arrivata al 12%, era al 10% l'anno scorso, al 7% 3-4 anni fa" e che "un terzo delle nomine viene da soggetti non obbligati che quindi ritengono un energy manager comunque fondamentale per le loro attività".  Dal punto di vista dell'inquadramento, "se parliamo dei soggetti che scelgono di nominare un proprio dipendente, vediamo che per il 28% sono dirigenti, per il 34% quadri, per il 38% hanno altre posizioni all'interno dell'azienda. Dopodiché un 33% circa delle nomine riguarda consulenti esterni. L'energia gestita è pari a 95 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio". Di Santo sottolinea nel suo intervento che "usare meglio l'energia conviene non solo in termini di bolletta: c'è la riduzione delle emissioni, sia climalteranti sia nocive, c'è il tema del miglioramento della sostenibilità, che ovviamente è importante per imprese che magari sono sottoposte agli obblighi di reportistica, e c'è il tema del miglioramento dell'uso delle risorse economiche perché chiaramente se uso meglio l'energia riduco i rischi sugli approvvigionamenti, riduco i costi, libero risorse per poter fare altro. D'altra parte in termini sistemici usare meglio l'energia mi consente di ridurre gli investimenti in nuova potenza di generazione, riduce la domanda e la dipendenza dall'estero per gli approvvigionamenti energetici e riduce anche la necessità di intervenire sulle reti di trasporto e distribuzione". Il tutto con una serie di ricadute in termini di "valore degli asset, sicurezza, continuità produttiva, produttività, conformità legislativa o ambiente".  Durante il webinar è stata presentata, tra le altre, un'indagine realizzata da Fire sull'uso dell’Ia per l’energy management. Il campione contattato da Fire coinvolge fornitori di tecnologie, esperti del settore e aziende utilizzatrici di media-grande dimensione. "Il 38% delle aziende di taglia medio-grande ha implementato l'Ia nel proprio lavoro. Invece, il 56% sta valutando come può implementarla nei prossimi anni", spiega Yasaman Meschenchi di Fire. Quanto alle aree di applicazione, l'Ia viene impiegata per lo più "per monitoraggio, ottimizzazione dei consumi, manutenzione predittiva, automazione dei processi e gestione delle rete". Tra i benefici indicati, "riduzione dei costi, aumento dell'efficienza energetica, riduzione degli sprechi, riduzione del tempo necessario per fare analisi". Non mancano le sfide come la "mancanza di risorse umane con formazione adeguata e macchinari adatti, e a volte ci sono scetticismo e diffidenza verso l'Ia". In conclusione "i risultati della nostra indagine confermano che l'intelligenza artificiale è una leva strategica per migliorare l'efficienza energetica, per ridurre i costi, accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile. Se usiamo bene l'intelligenza artificiale, possiamo sfruttare molto bene l'Ia nel nostro lavoro", conclude Meschenchi. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Richiesta urgente di intervento per il ripristino dell’organizzazione delle Professioni Sanitarie all’interno dell’ASReM

La CISL Funzione Pubblica intende denunciare con forza la gravissima situazione organizzativa
in atto all’interno delle strutture aziendali dell’ASReM, resa ancor più critica dalla cronica carenza di
personale, sia sanitario che tecnico-amministrativo.
Nonostante le dichiarazioni iniziali di un “cambio di passo” da parte della nuova governance,
che avrebbe dovuto valorizzare le professioni sanitarie, la realtà quotidiana evidenzia un grave collasso
gestionale che sta compromettendo la qualità e la continuità dei servizi sanitari offerti alla cittadinanza.
In particolare, si segnala con forte preoccupazione:

La rimozione del Direttore delle Professioni Sanitarie, avvenuta in concomitanza con il
pensionamento di due figure cardine (le P.O. dell’Area Ospedaliera e del Veneziale di Isernia), che ha
determinato il completo smantellamento dell’Ufficio delle Professioni Sanitarie.
Questo ufficio gestiva anche numerose pratiche amministrative ora impropriamente riversate su settori
già sovraccarichi, con inevitabili ricadute sulla funzionalità aziendale.

L’adozione di provvedimenti disorganici e contraddittori, come:

La Delibera n. 764 dell’11/06/2025, con cui si assegnano due infermieri al 118 – ambito di Isernia (1 a
Frosolone, 1 a Isernia);

La manifestazione d’interesse prot. n. 69848 del 07/06/2025 (relativa a Frosolone), che indica una
carenza di personale laddove invece esiste un esubero.
Caso emblematico è quello delle postazioni del 118 di Isernia e Frosolone, che dovrebbero
prevedere 6 infermieri ciascuna. Oggi, a seguito dei provvedimenti sopra citati, vi sono 8 infermieri a
Isernia e 7 a Frosolone, un evidente squilibrio che avrebbe potuto essere gestito attraverso una semplice
mobilità interna.

Nonostante il parere favorevole della Direzione Sanitaria Aziendale, per ben tre volte la
Direzione Generale ha respinto l’ordine di servizio predisposto dalla Centrale Operativa del 118, volto a
trasferire una unità da Isernia a Frosolone.
Ci si chiede: esiste realmente un dialogo tra le strutture aziendali?
A causa di tale immobilismo, l’azienda è stata costretta a ricorrere con frequenza alla pronta
disponibilità per coprire i turni: solo nel mese di maggio, a Frosolone, il ricorso a tale istituto ha
superato le 15 attivazioni, con un costo di oltre 200 euro per ciascun turno di 12 ore.
Tali problematiche, unitamente ad altri aspetti critici, sono state sollevate anche nel tentativo di
conciliazione del 18 giugno 2025, alla presenza della Struttura Commissariale e di Sua Eccellenza il
Prefetto di Campobasso, il quale ha richiesto una relazione da parte dell’ASReM.
Ad oggi, la Direzione Generale Aziendale non ha ancora prodotto alcun documento giustificativo,
disattendendo le richieste di un autorevole rappresentante dello Stato.
Questa gestione, spesso condizionata da pressioni politiche o mediatiche, compromette la
credibilità dell’intero sistema sanitario regionale, demotivando i lavoratori e minando la fiducia dei
cittadini.
Alla luce di quanto sopra esposto, la CISL FP chiede con urgenza:

La nomina immediata di un nuovo Direttore delle Professioni Sanitarie;

Il ripristino dell’Ufficio delle Professioni Sanitarie, con personale adeguato per il suo corretto
funzionamento;

L’avvio delle procedure per l’assegnazione degli incarichi di funzione e coordinamento, sia sanitari
che amministrativi;

L’espletamento di tutti i concorsi per il personale del comparto Sanità, per garantire adeguata
copertura delle dotazioni organiche;

Una gestione trasparente, competente e indipendente delle risorse umane, non influenzata da logiche
estranee all’organizzazione aziendale.
La CISL FP sottolinea, con profondo rammarico, che nemmeno durante la pandemia si erano
registrate disfunzioni così estese e gravi all’interno dell’ASReM. È necessario un intervento immediato,
strutturale e determinato per ripristinare efficienza, dignità e qualità nell’interesse dei lavoratori e di
tutta la popolazione molisana.

Il Segretario Generale Aggiunto
CISL FP AbruzzoMolise
Bruno DELLI QUADRI

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