Per i pensionati importanti proroghe a causa dell’Emergenza Covid 19

            Nel Molise, con i pensionati che rappresentano oltre un quarto della popolazione, rivestono particolare interesse le proroghe delle scadenze di alcuni importanti adempimenti, resesi necessarie a causa dell’emergenza Covid-19, per i titolari o richiedenti pensioni.

            Dopo le disposizioni necessarie per il contenimento delle infezioni da Covid-19, che hanno portato l’INPS a chiudere l’accesso del pubblico alle proprie sedi, limitando l’assistenza alla via web o telefonica, anche i Patronati e i CAAF, naturali intermediari tra Istituto di Previdenza e cittadini, forniscono consulenza prioritariamente tramite telefono e, in casi particolari, ricevono solo su appuntamento.

            Con le ultime disposizioni dell’INPS, scade il 18 maggio 2020 il termine per presentare il cosiddetto modello RED, che è la dichiarazione della situazione reddituale, che deve essere presentata dai pensionati che usufruiscono di alcune prestazioni, il cui diritto e importo sono collegati alla situazione reddituale dei titolari di pensione e, in alcuni casi, dei suoi familiari.

            Per tale adempimento obbligatorio, l’INPS non ha inviato né invierà alcuna comunicazione cartacea ai pensionati residenti in Italia e tenuti a presentare la dichiarazione reddituale. Essa va comunque presentata dai titolari di pensioni collegate al reddito posseduto, che non hanno altri redditi oltre a quello dell’importo pensionistico o che hanno redditi diversi da quelli dichiarati sul modello 730. Ad esempio, fanno scattare l’obbligo di presentazione del modello RED il lavoro dipendente prestato all’estero, gli interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e di altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo d’imposta o sostitutiva dell’IRPEF. Va anche dichiarato il reddito da lavoro autonomo per i titolari di pensioni che prevedono il divieto di cumulo con tale attività.

            Sono, poi, prorogate alcune scadenze per coloro che possono andare in pensione nel 2020, con alcune tipologie di prestazioni. Infatti, la scadenza per l’istanza tempestiva, da presentare all’INPS per accertare il diritto alla pensione, è ora entro il primo giugno 2020, per coloro che intendono avere la “pensione per lavoratori precoci”, l’APe sociale ola “pensione per lavori usuranti”. Per queste istanzeslittano, quindi, le scadenze originarie, che erano rispettivamente al primo marzo, trentuno marzo e primo maggio. Resta disponibile la seconda finestra, che per l’APe social termina il 15 luglio e per la pensione precoci il 30 novembre.

            La pensione per lavoratori precoci, è quella spettante a coloro che possono far valere 41 anni di contributi, con un anno di contributi versati entro il diciannovesimo anno di età.

La cosiddetta “APe sociale”, spetta a chi ha almeno 63 anni e ricade in una delle quattro categorie di aventi diritto, ovvero disoccupati, caregiver, lavoratori con disabilità almeno al 74%, addetti a mansioni gravose.

            Le “pensioni da lavori usuranti” sono quelle i cui requisiti prevedono 35 anni di contributi e svolgimento dei lavori usuranti, contenuti nello specifico elenco della norma, per almeno sette anni negli ultimi dieci oppure per la metà della vita lavorativa.

                                                                                              Giuseppe Colantuoni

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