Natale (Confindustria): l’area di crisi non produrrà miracoli per il settore industriale

“La ripresa economica e la crescita dell’occupazione possono arrivare solo dall’industria”. E’ quanto afferma, in una nota inviate alla stampa,  il presidente di Confindustria Molise Mauro Natale, riprendendo le parole pronunciate al Meeting di Rimini di qualche giorno fa dal Presidente nazionale Giorgio Squinzi. “Dobbiamo tornare a credere nell’impresa – prosegue Natale – nel suo valore e nella sua capacità di aumentare la ricchezza prodotta sul nostro territorio. Sono le imprese che creano lavoro e aumentano il pil regionale. Questo va detto con chiarezza, soprattutto in un momento in cui nella nostra regione le imprese industriali sono guardate con sospetto, anziché con rispetto. Sospetto che si è tradotto via via nel tempo in una cultura e un’azione partecipativa ostile ad ogni ipotesi di insediamento industriale. Stiamo aspettando che il Ministero dello Sviluppo Economico accolga la richiesta dell’area di crisi per il territorio compreso nell’area di Bojano-Isernia-Venafro, ma nel frattempo che facciamo? Assistiamo inermi al progressivo smantellamento del nostro sistema industriale?
L’idea che si sta diffondendo qui da noi in regione è che l’accoglimento dell’area di crisi produrrà un nuovo rinascimento industriale. Nutro qualche dubbio sul fatto che ciò possa accadere, perché facciamo parte di un Paese, l’Italia, che ormai è tra i meno attrattivi al mondo per gli investimenti esteri. Conseguentemente ritengo prioritario, anche per il rilancio industriale del Molise, che il governo nazionale ponga al centro della sua agenda i problemi di crescita del Paese, con nuovi interventi per favorire la politica industriale. Ma ciò non significa – aggiunge Natale – che i governi regionali non debbano essere chiamati alle loro responsabilità. Il tempo passa e i problemi del settore industriale aumentano. Confindustria Molise registra oggi una profonda e galoppante crisi del suo sistema, con centinaia di lavoratori in cassa integrazione e diverse aziende, le poche rimaste attive sul nostro territorio, che iniziano a guardare altrove per de localizzare gli investimenti. Siamo fortemente preoccupati della situazione che si profilerà nei mesi autunnali e per questo poniamo al governo regionale- in primis al Presidente Frattura e all’Assessore Petraroia – una domanda: prescindendo dall’area di crisi, che si fa? Abbiamo qualche idea per migliorare il contesto in cui le imprese operano? Ridurre la tassazione, riformare i nuclei industriali, semplificare la burocrazia e velocizzare la richiesta di autorizzazioni, infrastrutturare dignitosamente la regione, insomma: tutta una serie di richieste che noi abbiamo fatto da tempo, rimaste inevase fino ad ora.
A mio avviso l’area di crisi non produrrà miracoli per il settore industriale. Resta per noi determinante che vengano messe in atto azioni di supporto al territorio, ossia scelte politiche che restituiscano competitività al Molise”.

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