Lotta alla povertà, risorse da 250mila pensionati d’oro

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha commentato il decreto legge varato dal governo che prevede un bonus una tantum per le pensioni fino a 3 mila euro lordi per compensare il blocco dell’indicizzazione bocciato dalla Corte costituzionale, ed ha affermato “c’è un problema di nuovi poveri: i 55-65enni che se perdono il lavoro oggi non lo ritrovano, sono un’emergenza sociale molto grave”.
Se il governo avesse impiegato i 18 miliardi, che è il costo della sentenza della Consulta, per aumentare le pensioni, è chiaro che oggi la possibilità di adottare misure di contrasto alla povertà sarebbe stata molto più difficile”. “Il fenomeno molto grave di forte aumento della povertà era tutt’altro che inevitabile”. “Il dato più grave di questa crisi è legato alla povertà. Abbiamo avuto un aumento dell’incidenza della povertà di circa un terzo.
La percentuale di famiglie che si trovano sotto la soglia di povertà è salita dal 18 al 25%, da 11 a 15 milioni di persone si trovano in questa condizione”, “è la povertà il problema centrale, molto di più delle disuguaglianze dei redditi”, altri paesi che hanno conosciuto una crisi comparabile alla nostra riescono a subire una riduzione del reddito del 7% senza conoscere un incremento dei tassi di povertà”. Contro la povertà che colpisce gli over 55 e per favorire il turnover l’Inps fa le sue proposte, individuando le possibili coperture.  Tra i potenziali perdenti benefici circa 250.000 percettori di pensioni elevate a cui si aggiungerebbero, sottolinea, “più di 4.000 percettori di vitalizi per cariche elettive. L’Inps propone un riordino delle prestazioni assistenziali, parlando di “una cattiva selettività degli strumenti esistenti”. E spiega: “Ci sono costi limitati a carico di circa 230.000 famiglie ad alto reddito (appartenenti perlopiù al 10% della popolazione con redditi più alti)”, che si vedrebbero “ridurre trasferimenti assistenziali loro destinati”.
L’Inps pubblica una proposta di legge in 16 articoli, che toccano a 360 gradi il sistema previdenziale e assistenziale, dal sostegno di inclusione attiva per gli over55 al riordino delle prestazioni collegate al reddito, passando per il ricalcolo dei vitalizi.
Alfredo Magnifico

Commenti Facebook