Le “bufale” ai tempi di coronavirus: i 10 consigli di Adoc Molise


L’Adoc da molto tempo si batte per contrastare le fake news, o “bufale” che dir si voglia, che circolano in rete. Facebook, Twitter, WhatsApp etc. sono invasi in questo periodo delicato da vere e proprie bufale in tema di Coronavirus.
Cerchiamo di capire quali e quante sono le bufale da cui dobbiamo difenderci. Negli ultimi giorni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha intensificato i contatti con le principali piattaforme social per contrastare la diffusione di allarmismi e teorie complottistiche sull’origine del virus e far emergere le notizie provenienti da fonti sicure.

Pubblichiamo i consigli per smascherare le bufale
1)- Controlla il mezzo di informazione.
Conosci questo mezzo di informazione? Controlla la loro pagina “about” o il “chi siamo”: se il tono è eccessivamente drammatico, sii scettico. Chi c’è dietro? Chi la finanzia? Verifica cosa dicono altre fonti autorevoli. Molti siti di bufale sono fake di pagine ufficiali. Spesso questi siti hanno nomi molto somiglianti a quelli di testate giornalistiche note. Sono creati ad hoc per ingannare la gente che legge distrattamente. (ad esempio: ”ilgiomale.it”;“larefubblica.it”;” il fatto quotidaino”…).

2)- Controlla l’autore. Si tratta di una persona reale? Verifica con una ricerca online. Se un autore utilizza un nome falso, è probabile che anche altre informazioni che diffonde siano false.

3)- Controlla le fonti.
L’autore usa delle fonti autorevoli nel suo articolo o messaggio? Gli esperti citati sono dei veri specialisti della materia? Se le fonti dell’informazione sono anonime o vaghe, la notizia potrebbe essere falsa.

4)- Usa i motori di ricerca.
Appena leggi una notizia che ti sembra clamorosa confrontala. Il modo più immediato è controllare su Google o su altri motori di ricerca se la notizia è stata ripresa. In alcuni casi, vedrai che alcuni siti che si occupano di smascherare bufale ne hanno già parlato e l’hanno già smentita.

Osserva le immagini: le notizie false spesso contengono immagini e video ritoccati.
Altre volte invece le immagini potrebbero essere autentiche, ma prese e condivise fuori dal loro contesto originale, contribuendo a fornire una lettura distorta di questa. Per scoprire da dove arriva l’immagine, basta salvarla sul proprio pc e fare una ricerca con Google Images o altri strumenti che analizzano le immagini per vedere se sono state modificate o alterate.

6)- Condividi solo notizie o messaggio o video che hai verificato.
Prima di premere il tasto “condividi” od inoltrare messaggi ad altri, fermati a riflettere e verifica che la notizia sia vera. Il titolo o il messaggio vocale possono essere “allettanti” e generare molti click. Ma potrebbe anche essere una distorsione della realtà. O trattarsi di una notizia vecchia. O potrebbe trattarsi di satira. Se la storia è vera, i media tradizionali ne parlerebbero. Fai un confronto tra più media prima di arrivare alle conclusioni. Spesso chi apre un sito di contenuti falsi ha l’accortezza di tutelarsi da possibili responsabilità penali e il modo più semplice è quello di inserire un disclaimer, una sorta di avvertimento,
poco visibile (spesso ai piedi del sito), nel quale si spiega che i contenuti degli articoli sono satirici, e redatti nel pieno diritto pensiero e di espressione. (“Il sito XYZ è un sito di satira”, “Gli articoli qui riportati sono un’invenzione dei nostri autori”, “Il sito è un esperimento sociale”).

7)- Attenzione alla trappola dei titoli “scoop”
La presenza di titoli che utilizzano toni esagerati, esasperati o eccessivamente entusiastici, è indice che il contenuto potrebbe non essere così affidabile. La tecnica del “Click-Bait” si basa proprio sull’utilizzo di titoli che cercano di catturare la nostra attenzione con toni e parole sensazionalistici e che inducono così a condividere il pezzo senza continuare con la lettura.

8)- Attenzione ai “vecchi” articoli.
Attraverso i social media spesso vengono postati vecchi articoli con il solo intento di acchiappare qualche like. Spesso, tra l’altro, le date degli eventi e delle notizie riportate all’interno del contenuto potrebbero essere sbagliate e la loro cronologia potrebbe non avere alcun senso e creare inutili allarmismi.

9)- Allenati a riflettere.
la nostra capacità d’analisi e di critica sono l’arma più potente per difendersi dalle fake.

10)- Segnala e denuncia le fake news.
Resta aggiornato sulle strategie usate da chi vuole diffondere notizie false. Segnala le potenziali fake news. Sensibilizza i tuoi contatti. La profilazione degli utenti, spesso, passa anche attraverso fake news e permette di ottenere preziose informazioni e queste vengono utilizzate per selezionare quei contenuti che risultano più vicini al loro modo di pensare. Le fake news fanno leva proprio su delle comuni paure, pregiudizi e false credenze già insite nella testa delle persone.

Per qualunque informazione e chiarimento, scrivi a adoc.molise@gmail.com oppure telefona al 0874 413052.

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