Contratto a tutele crescenti e nuovo ammortizzatore Naspi : oggi il via libero del Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei ministri convocato alle 12 deve dare il via libera definitivo ai due decreti attuativi del Jobs Act sul contratto a tutele crescenti e sulla nuova Aspi e anche il primo «sì» al dlgs sul riordino delle tipologie contrattuali.
– Per il riordino dei contratti si prospetta un primo giro di tavolo, sullo schema di Dlgs di una quindicina di articoli che conterrà anche la modifica dell’articolo 13 dello Statuto dei lavoratori che riguarda le mansioni. Il Consiglio dei Ministri  oggi darà il via libera definitivo ai due Dlgs che istituiscono il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti e il nuovo ammortizzatore sociale Naspi, questo vuol dire che dal 1° marzo le aziende potranno assumere con le nuove regole ha annunciato  il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ridisegnano l’articolo 18 per i neo assunti con contratto a tutele crescenti.
– In caso di licenziamento illegittimo il lavoratore avrà diritto a un indennizzo monetario crescente sulla base dell’anzianità di servizio, con un tetto fissato a 24 mensilità, mentre il reintegro sarà preso in considerazione solo per i licenziamenti nulli e discriminatori, e anche in quelli disciplinari se il fatto è insussistente.

– Sul fronte Naspi, il nuovo ammortizzatore sociale in caso di disoccupazione involontaria, prenderà il via da maggio e avrà una durata massima di 24 mesi. Ma dal 2017 scenderà a 18 mesi con l’impegno, tuttavia, del Governo a reperire le risorse necessarie per uniformare la durata.
– Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti 2015 dalla parte del lavoratore: questo nuovo contratto di lavoro unico, sarà riservato solo ai lavoratori neoassunti che verranno contrattualizzati a seguito della Riforma del Lavoro 2014. Tale contratto, sostituirà quindi tutte le forme di contratto di lavoro attualmente vigenti, per cui un’azienda che vorrà assumere dovrà farlo utilizzando o il contratto a tutele crescenti oppure a tempo determinato. In questa prospettiva, i lavoratori nel 2015 saranno quindi solo dipendenti, a tempo indeterminato o a tempo determinato, oppure, autonomi con partita IVA che svolgeranno la propria attività autonomamente.

– Il contratto a tutele crescenti 2015 da parte dell’azienda funziona in questo modo, il datore di lavoro assume neolavoratori con questo contratto e ottiene degli sconti fiscali. Sconti che però sono solo per chi assume con contratto a tempo indeterminato e che devono essere restituiti allo Stato, qualora il licenziamento del lavoratore avvenga entro 3 anni dalla data di inizio del rapporto.

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