Cisl Poste: A distanza di un anno dalla sperimentazione del nuovo servizio di recapito, siamo al punto di partenza

Qualche giorno fa mi sono soffermato a vedere un amico e collega portalettere
che si rinfrescava con l’acqua di una fontanella per trovare refrigerio. Erano le
14,30 e la temperatura era vicina ai 41 gradi. Io stavo semplicemente camminando ed ero un bagno di sudore, mentre lui stava lavorando sotto il sole, consegnava la posta a temperature proibitive.
Gli ho chiesto:
“Ma come fai? Ci sono 40 gradi, non si può lavorare in queste condizioni…”. Mi ha risposto: “Infatti, qualche giorno fa un collega è svenuto e lo hanno portato all’ospedale. Io ho una famiglia con due figli. Per loro lavorerei anche 24 ore al giorno, per farli stare bene e vederli sorridere. Ho la schiena a pezzi e la pelle bollente, ma devo lavorare…”
Sono rimasto senza parole e ho ripreso il mio cammino, ma continuavo a pensare a quell’amico, collega e padre di famiglia.
Ci sono colleghi che s’impegnano quotidianamente e si danno da fare, ma che nessuno considera davvero. Non sono degli eroi, non sono dei martiri… chiamiamoli semplicemente LAVORATORI che fanno grande la nostra Azienda.
E pensare che, mentre il portalettere sotto il sole si rinfresca con l’acqua della fontana, non si può dire la stessa cosa di qualche dirigente che sta al fresco a organizzare un servizio che fa acqua da tutte le parti! A distanza di un anno dalla sperimentazione del nuovo servizio di recapito, praticamente siamo ancora al punto di partenza…

Anton io D’Alessandro

Segretario Interregionale Aggiunto SLP-CISL Abruzzo Molise

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