Cassa integrazione. Capone, UGL: “Inerzia e ritardi inaccettabili da parte del Governo. Necessaria riforma del welfare e lotta alla burocrazia”

“Oltre 100 mila lavoratori del settore del turismo aspettano il versamento delle integrazioni salariali per Covid-19 da parte dell’Inps, mentre 400 mila lavoratori dipendenti di aziende del settore artigiano, dal mese di maggio, hanno smesso di percepire gli aiuti a causa del mancato sblocco dei fondi da parte del ministero del lavoro. In totale circa mezzo milione di lavoratori è ancora in attesa di ricevere i soldi della cassa integrazione che sono stati stanziati dal Governo. Un’inerzia inaccettabile che l’UGL denuncia da mesi chiedendo all’esecutivo di semplificare e velocizzare il farraginoso iter di erogazione della Cig. Finora le promesse fatte dal Presidente Conte sono rimaste lettera morta. Occorre pertanto intervenire mediante una organica riforma del welfare e una seria lotta alla burocrazia. Lo chiedono imprenditori e lavoratori di quelle piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale del Paese e che in questi giorni, nonostante la grave crisi di liquidità, si trovano a dover fronteggiare anche l’incubo delle scadenze fiscali sospese durante l’emergenza.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al ritardo nell’erogazione della cassa integrazione da parte del Governo.

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