Taglio del trasporto urbano, Poleggi scrive a Battista: ai cittadini non resta che rassegnarsi, muovendosi a caso

Riceviamo e pubblichiamo la nota che Filippo Poleggi ha inoltrato al sindaco Antonio Battista.

Caro Sindaco,
ti scrivo affettuosamente perché non escludo che avendo perso contatto, da punto di vista dell’utente, con una realtà, quella del trasporto urbano, ti sfugge che i cittadini che usano questo sistema di mobilità, per responsabilità sociale oppure per necessità, potrebbero paragonarsi a “naufraghi o dispersi “ nella nostra città,fatte le dovute, rispettose differenze.
L’orario del trasporto urbano “estivo” di Campobasso è entrato in funzione con “tagli”che metterebbero in imbarazzo financo il quasi Presidente Cottarelli.
Riduzioni e soppressioni drastiche su tutte le linee, tanto da ridurre i bus a un “simbolo”.
Il cittadino, interdetto, si chiede sulla base di quali valutazioni si è operato questo massacro.
Si è forse rilevato che d’estate i cittadini si di Campobasso si trasformino in massa in una folla festante e vacanziera che si porta dietro anche i vecchietti?
Non ci pare.
Certo le attività si riducono ma il sistema di TP cittadino lascerebbe dedurre che la città è in coma farmacologico.
Non la voglio fare lunga e ti faccio l’esempio delle due circolari base del TPL cittadino , 1 rosso e 1 nero.
L’1 rosso è ridotto e totalmente soppresso nel pomeriggio.
L’Uno nero, dopo poche, primissime ore del mattino, viene svolto con una sola macchina che passa circa ogni 50 minuti, il tempo che impiega per compiere tutto il suo percorso.
Ci sforziamo di pensare che si è voluto puntare, nella generale devastante “riforma”, su una linea che grosso modo percorre o costeggia le varie zone della città.
Noi che siamo mooooolto ragionevoli pensiamo che poteva essere una soluzione ragionevole: se si fosse almeno lasciato in esercizio le due macchine con cui la linea è abitualmente servita. Ad un rafforzamento nemmeno ci pensiamo, figurarsi!
Sembra che non si è voluto tener conto che la linea 1 nero è già abitualmente sovraccarica per l’utenza di necessità e quella da diporto (per altro legittima) dei devoti pellegrini. giovani ed anziani, che per vari motivi si recano ai supermercati, templi dei nostri giorni.
Questo significa che su quella linea, opportunità quasi unica di mobilità cittadina, si viaggia come sui carri bestiame nelle ore di punta e i tempi che non esistono più perché le condizioni d’esercizio, ritardi e condizioni d’imbarco e sbarco, fanno in modo che il bus, nonostante l’impegno degli autisti esasperati al pari dei passeggeri, passa “quando può” e ai cittadini non resta che rassegnarsi, muovendosi a caso, o affidarsi alla fortuna di qualche automobilista amico pietoso che lo soccorra.
Sembra quasi che il provvedimento sia stato studiato per dissuadere dall’imbarcarsi, come va per la maggiore; a proposito anche i supermercati hanno adottato una tecnica dissuasiva, nei giorni scorsi di caldo non hanno attivato l’aria condizionata, finita la pacchia anche lì. Caro Sindaco, ti assicuro che non ho esagerato per niente e t’invito a fare insieme un giro sulla linea 1N, le altre è come se non ci fossero.

Filippo Poleggi
Presidente del Forum TPL del Molise

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