Luminarie natalizie a Campobasso, Colagiovanni lancia un appello a chi gestisce le grandi catene di distribuzione

La struttura alle Attività Produttive del Comune di Campobasso è proiettata al Natale. Sulla falsariga del dicembre 2014, anche quest’anno si punterà a far vivere appieno giorni di festa durante le festività natalizie, creando un’atmosfera accogliente nel capoluogo molisano. Non mancheranno, così come nel 2014, le luminarie che costituiranno la base per quell’atmosfera che piace alle famiglie. E in tema di luci natalizie, parte dall’assessore al ramo, Salvatore Colagiovanni, l’appello a chi gestisce le grandi catene di distribuzione “affinché quest’anno la città di Campobasso, a differenza degli ultimi anni, possa illuminarsi tutta insieme, l’8 dicembre”.
È fatto noto, infatti, che i grandi centri di distribuzione preferiscono anticipare l’accensione delle luci di Natale dopo la prima settimana di novembre. “Sono sicuro che coloro ai quali è indirizzato il mio appello – ha sottolineato l’assessore Salvatore Colagiovanni – accoglieranno il mio invito. Il mese dedicato al Natale, per antonomasia, è quello di dicembre fino all’Epifania. Non è bello vedere zone della città illuminate a ridosso del giorno in cui si commemorano i defunti, così come non è il massimo dell’eleganza creare un clima di festa durante il mese dedicato alle anime dei defunti”.
“Io credo – ha proseguito Colagiovanni – che per una città, quale è quella di Campobasso, sia più giusto decidere un giorno per accendere, materialmente e idealmente, le luci natalizie tutti insieme. Occorre stabilire le regole anche per iniziative che possono sembrare banali, ma così non sono. Campobasso deve avere un suo stile e, a mio avviso, l’8 dicembre è il giorno migliore per dare avvia al mese più gioioso dell’anno, che terminerà il 6 gennaio 2016. Diversamente, sembra far parte di due città: da un lato, la grande distribuzione che accendono le luminarie già nei primi giorni di novembre e il resto della città, dove si attende l’8 dicembre. Credo che almeno su situazioni come questa, si possa iniziare a ragionare insieme, con unità di intenti”.

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