L’associazione Solidarietà senza confini e il Comune di Campobasso rendono pubblici i risultati della raccolta fondi per i profughi ucraini

Nel mese di marzo del 2022, venne lanciata la raccolta fondi da devolvere al popolo ucraino e alle persone che arrivarono nella nostra regione a seguito dell’inizio del conflitto bellico, organizzata dall’Associazione “Solidarietà senza confini” ONLUS e alla quale il Comune di Campobasso diede il suo doveroso sostegno. Lo scopo di questa raccolta fondi era principalmente quello di sostenere economicamente il soggiorno di tutti i profughi che stavano giungendo nella nostra regione e che stavano trovando accoglienza in case messe a disposizione da famiglie locali

I rappresentanti dell’Associazione “Solidarietà senza confini” ONLUS, il presidente Adelmo Di Lembo e il dottor Antimo Aiello, proprio nei giorni scorsi, hanno fornito al sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, con grande trasparenza, il resoconto dettagliato di quanto raccolto e di come sono stati impiegati i fondi.

L’importo raccolto è stato pari a 18316 euro. L’importo erogato alle famiglie che hanno accolto i profughi ucraini è stato di 20650 euro. Le spese bancarie sostenute sono state di 97,50 euro. La differenza tra l’importo raccolto e quello erogato alle famiglie accoglienti, pari a euro 2431,50 è stato finanziato con fondi propri dell’Associazione. Da sottolineare, tra i tanti contributi giunti e rientranti nell’importo generale delle donazioni, i 4000 euro raccolti dai tifosi del Campobasso Calcio con le loro iniziative a favore dei profughi ucraini.

“L’importo della raccolta fondi, unitamente a fondi propri messi a disposizione dall’Associazione – hanno spiegato i rappresentanti dell’Associazione Solidarietà Senza Confini – hanno permesso di ridurre gli sforzi economici sostenuti dalle famiglie accoglienti che hanno soddisfatto per circa 10 mesi qualsiasi esigenza delle mamme e dei bambini ospitati.”

Le famiglie accoglienti (residenti nel capoluogo ed in alcuni comuni della provincia di Campobasso) sono state 18Tutte le famiglie accoglienti fanno parte dell’Associazione Solidarietà Senza Confini.

I profughi ucraini accolti sono stati 80, prevalentemente donne e bambini. Per la maggior parte dei profughi l’accoglienza è durata dal mese di febbraio al mese di novembre del 2022.

“Ad oggi sono ancora presenti 2 famiglie di profughi per un totale di 8 persone, accolte a Campobasso. Gli altri profughi sono riparti alla volta dell’Ucraina per ricongiungersi con mariti e genitori, impossibilitati a lasciare il proprio Paese. – hanno aggiunto il presidente Adelmo Di Lembo e il dottor Antimo Aiello dell’Associazione Solidarietà Senza Confini – Continuiamo a seguire a distanza i profughi accolti ed ogni singola famiglia accogliente si fa carico di soddisfare eventuali bisogni.”

Va ricordato che l’Associazione Solidarietà Senza Confini, già in passato, si era distinta per aver ospitato, per circa 15 anni nel nostro territorio, in tutto, circa un migliaio di bambini che arrivavano da Chernobyl e che trascorrevano le vacanze estive e natalizie in compagnia di famiglie molisane. Non appena, tra febbraio e marzo del 2022, la situazione in Ucraina è precipitata, l’Associazione si è subito riattivata per rendere operativa una rete di assistenza che potesse accogliere coloro, soprattutto donne e bambini, che stavano fuggendo dalla guerra.

“Il Comune di Campobasso non può che ringraziare l’Associazione Solidarietà senza confini e le famiglie che fanno parte dell’intera rete territoriale attivata dalla stessa associazione, per quanto hanno contribuito a fare, in questi mesi, per offrire forme di ospitalità il più possibile adeguate, sotto ogni punto di vista, a chi cercava rifugio dal conflitto sviluppato in Ucraina. – ha dichiarato il sindaco Gravina – La città di Campobasso ha dimostrato con i fatti che quando c’è da accogliere chi ha bisogno è sempre pronta a fare la sua parte, di questo sono orgoglioso come rappresentante dell’Amministrazione e per questo ringrazio di vero cuore tutti i cittadini che hanno contribuito, con la loro offerta, alla raccolta.”

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